Piazza Terme
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Cronaca

Quarta bomba a Piazza Terme

Si collabori con le Forze dell’ordine, l'appello del sindaco

Per la quarta volta il discount «Alter» di Canosa di Puglia(BT) è stato preso di mira da ignoti, che hanno fatto esplodere un ordigno, la notte del 22 dicembre, creando molti più danni rispetto alle altre tre volte. Un rituale che si è ripetuto per la quarta volta dopo gli attentati degli scorsi 30 maggio, 1 luglio e 20 ottobre, sempre a danno dell'attività commerciale della centralissima Piazza Terme. "Attorno alla mezzanotte – ha dichiarato il sindaco di Canosa, Ernesto La Salvia - centinaia di cittadini sono stati svegliati dallo scoppio violentissimo di una bomba posizionata per danneggiare il 'solito supermercato di piazza Terme': oggi la 'nota di colore' è data dalla potenza dell'ordigno che ha danneggiato i vetri dei palazzi circostanti, rompendo persino quelli della teca che coprono il passaggio al sito archeologico della piazza stessa. Ho immediatamente contattato le forze di polizia presenti sul luogo e, persino attraverso l'apparecchio telefonico, ho sentito voci di alcune persone arrabbiate, e di una signora in particolare, che si rivolgevano al proprietario del supermercato, urlandogli: "Deve andare via"!; la signora stessa riceveva rassicurazioni che "tutto sarebbe stato rimesso a posto" e che "la vendita non si sarebbe fermata". Ma se la malavita alza il tiro, con quattro attentati dinamitardi messi a segno in uno stesso luogo, il primo cittadino di Canosa picchia duro. E in questa situazione di emergenza non può tollerare situazioni di silenzio, reticenza e omertà. "Ma si può andare avanti in questo modo? – prosegue il primo cittadino - Possibile che un imprenditore non sappia perché è oggetto di tali attenzioni, esclusivamente a lui riservate? Attenzioni pericolosissime per lui e per tutti gli cittadini (al momento senza feriti ma non vogliamo temere il peggio). Lo capirebbe anche un bambino: quattro ordigni esplosivi contro la stessa persona non possono essere un caso; non si può continuare a sostenere di "non saperne nulla", mettendo così a rischio la propria incolumità e quella di tutti gli altri".

"Io penso – ha detto La Salvia - che i commercianti che non denunciano dovrebbero essere denunciati per concorso esterno di associazione di stampo mafioso o associazione per delinquere finalizzata al reato di estorsione. Questo perché una denuncia mancata può essere grave e dannosa, tanto quanto il reato stesso", così come ha annunciato il questore di Foggia, Piernicola Silvis, qualche giorno fa, per casi legati ad attentati dinamitardi che riguardano la città in cui opera. Le Istituzioni, ognuno per il suo ruolo, fanno la loro parte (anche se la percezione dei cittadini non è sempre proporzionata all'impegno profuso!). A volte in affanno, a volte è necessario attendere i tempi investigativi: i costanti contatti con la Prefettura mantengono alto il livello d'attenzione per la vicenda, ma ancora mancano i risultati. Stamane il Prefetto, Clara Minerva, dopo un colloquio con i vertici di polizia e carabinieri, ha predisposto il potenziamento dei controllo del territorio, garantendo un maggiore pattugliamento del centro abitato".
"La zona è videosorvegliata. Anche in altre circostanze le telecamere hanno ripreso tutto: da chi posizionava l'ordigno all'auto lanciata contro la saracinesca! Ciò nonostante non si individuano i responsabili a dimostrazione che la tecnologia è di supporto al senso di civiltà, che dovrebbero avere le persone stesse, collaborando con le forze dell'ordine. Rinnovo quindi, il mio appello al titolare dell'attività commerciale e a tutti i cittadini a collaborare con le forze di polizia, affinché le indagini possano andare avanti e si possa vivere con un minimo di serenità in più ", ha concluso La Salvia.
Ufficio Stampa Francesca Lombardi
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