Cronaca
Quasi 7mila casi di tumore registrati nella BAT tra 2006 e 2008
A dirlo i dati del nuovo accreditato Registro Tumori della ASL BAT
BAT - venerdì 11 aprile 2014
13.38
La Asl Bt ha accreditato il proprio Registro Tumori con i dati relativi agli anni 2006, 2007 e 2008. In totale sono state registrate 6721 schede di patologie tumorali: 3761 per i maschi, 2960 per le donne. La popolazione totale della Provincia Bat è di 392mila abitanti: si caratterizza per essere mediamente più giovane della popolazione pugliese e della popolazione italiana. L'indice di vecchiaia è di 91 mentre quello della Puglia è di 120. L'età media è di 40 anni contro i 42 della Puglia e i 43 dell'Italia. La popolazione è in lieve crescita mentre è molto bassa la presenza degli stranieri, prossima al 2 per cento della popolazione residente. L'accreditamento del Registro Tumori è avvenuto al termine del completamento della registrazione di tre anni, nel corso della XVIII Riunione annuale dell'Airtum (Associazione Italiana Registro Tumori) in programma a Taranto.
«Siamo molto fieri e soddisfatti di questo risultato – ha detto Giovanni Gorgoni, Direttore Generale della Asl Bt – l'accreditamento Airtum certifica un lavoro meticoloso e attento realizzato in questi anni dalla struttura aziendale di Epidemiologia e Statistica e rappresenta insieme un obiettivo centrato ma anche un nuovo importante punto di partenza per continuare l'analisi puntuale e dettagliata delle patologie tumorali del territorio». Soddisfazione anche per l'Assessore alla Sanità della Regione Puglia, Elena Gentile: «Questo è il terzo Registro Tumori della rete dei Registri Tumori Puglia, accreditato dall'Airtum – dice Elena Gentile, Assessore regionale al Welfare e alle Politiche della Salute – è la sintesi di un esercizio di volontà e tenacia che oggi ci permette di aggiungere un tassello importante alla comprensione della incidenza delle patologie neoplastiche nella Regione Puglia».
L'attività di registrazione delle patologie tumorali avviene incrociando i dati di fonti primarie e fonti secondarie di informazioni. Le fonti primarie sono le anatomie patologiche, le schede di ricovero ospedaliero e i dati di mortalità mentre le fonti secondarie sono le radioterapie, i codici di esenzione ticket, gli archivi delle commissioni invalidi civili, le radiodiagnostiche, le prestazioni ambulatoriali di radioterapia e di chemioterapia e le prescrizioni farmaceutiche: «L'attività di registrazione e classificazione necessita di un lavoro di analisi dettagliato e di un confronto continuo non solo tra gli operatori della struttura di Epidemiologia e Statistica, ma anche con le altre strutture regionali e extraregionali di riferimento – dice Vincenzo Coviello, direttore della unità operativa di Epidemiologia e Statistica - rispetto agli anni classificati, nel 55 per centro dei casi il primo ricovero avviene in strutture ospedaliere non aziendali o fori regione. Questo naturalmente comporta la necessità di recuperare i dati e di incrociarli con quelli derivanti da fonti aziendali».
Ma il registro è in continuo aggiornamento ed in questo momento si sta procedendo con la registrazione dei dati relativi agli anni 2009 e 2010. Da una prima analisi dei dati si pone in evidenza una incidenza alta dei tumori del fegato: 128 casi nel 2006 e nel 2007 e 99 casi nel 2008. Sono in linea con i dati nazionali i riferimenti numerici dei tumori polmonari, della mammella, della prostata e dell'utero per i quali proprio negli stessi anni su tutto il territorio regionale è stato avviato un progetto di screening che ha consentito di fare attività di prevenzione, ma anche di scoprire patologie tumorali in fase iniziale.
«Siamo molto fieri e soddisfatti di questo risultato – ha detto Giovanni Gorgoni, Direttore Generale della Asl Bt – l'accreditamento Airtum certifica un lavoro meticoloso e attento realizzato in questi anni dalla struttura aziendale di Epidemiologia e Statistica e rappresenta insieme un obiettivo centrato ma anche un nuovo importante punto di partenza per continuare l'analisi puntuale e dettagliata delle patologie tumorali del territorio». Soddisfazione anche per l'Assessore alla Sanità della Regione Puglia, Elena Gentile: «Questo è il terzo Registro Tumori della rete dei Registri Tumori Puglia, accreditato dall'Airtum – dice Elena Gentile, Assessore regionale al Welfare e alle Politiche della Salute – è la sintesi di un esercizio di volontà e tenacia che oggi ci permette di aggiungere un tassello importante alla comprensione della incidenza delle patologie neoplastiche nella Regione Puglia».
L'attività di registrazione delle patologie tumorali avviene incrociando i dati di fonti primarie e fonti secondarie di informazioni. Le fonti primarie sono le anatomie patologiche, le schede di ricovero ospedaliero e i dati di mortalità mentre le fonti secondarie sono le radioterapie, i codici di esenzione ticket, gli archivi delle commissioni invalidi civili, le radiodiagnostiche, le prestazioni ambulatoriali di radioterapia e di chemioterapia e le prescrizioni farmaceutiche: «L'attività di registrazione e classificazione necessita di un lavoro di analisi dettagliato e di un confronto continuo non solo tra gli operatori della struttura di Epidemiologia e Statistica, ma anche con le altre strutture regionali e extraregionali di riferimento – dice Vincenzo Coviello, direttore della unità operativa di Epidemiologia e Statistica - rispetto agli anni classificati, nel 55 per centro dei casi il primo ricovero avviene in strutture ospedaliere non aziendali o fori regione. Questo naturalmente comporta la necessità di recuperare i dati e di incrociarli con quelli derivanti da fonti aziendali».
Ma il registro è in continuo aggiornamento ed in questo momento si sta procedendo con la registrazione dei dati relativi agli anni 2009 e 2010. Da una prima analisi dei dati si pone in evidenza una incidenza alta dei tumori del fegato: 128 casi nel 2006 e nel 2007 e 99 casi nel 2008. Sono in linea con i dati nazionali i riferimenti numerici dei tumori polmonari, della mammella, della prostata e dell'utero per i quali proprio negli stessi anni su tutto il territorio regionale è stato avviato un progetto di screening che ha consentito di fare attività di prevenzione, ma anche di scoprire patologie tumorali in fase iniziale.