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Randagismo: Sit-in di protesta a Bari

Le richieste delle associazioni animaliste illustrate al presidente Loizzo

No all'allargamento dei canili, sì alla costruzione di quelli "sanitari", censimento, microchippatura, sterilizzazione: è la strategia contro il randagismo indicata da una delegazione in rappresentanza di cento associazioni animaliste e illustrata da una delegazione al presidente del Consiglio regionale Mario Loizzo, nel corso della protesta di stamani in via Gentile a Bari contro la nuova legge regionale sul controllo e la prevenzione del fenomeno. Gli animalisti temono che le modifiche alla legge regionale 12/1995 possano favorire il "business dei canili". Secondo le intese raggiunte nella Conferenza dei capigruppo, l'Assemblea legislativa esaminerà l'iniziativa di legge il 15 ottobre, ha informato il presidente Loizzo che ha invitato le associazioni a raccogliere le proprie osservazioni in un documento, anche sotto forma di proposte emendative da sottoporre all'attenzione di tutti i consiglieri.

Il consigliere del M5S Gianluca Bozzetti ha incontrato questa mattina i rappresentanti del Coordinamento Associazioni Animaliste Pugliesi che hanno manifestato davanti al Consiglio regionale per chiedere che la legge sul randagismo tuteli realmente gli animali e punti sulla prevenzione. "Purtroppo - dichiara Bozzetti - le loro istanze sono state ignorate e ovviamente Emiliano era troppo impegnato per incontrarli. Sosteniamo totalmente le loro richieste, come cancellare dalla legge la possibilità di superare il limite di 200 cani in canile o di costruire canili contigui e in serie o, in caso di necessità, addirittura permettere il trasferimento dei cani fuori regione. Abbiamo presentato emendamenti soppressivi a questi articoli: lo ripetiamo ancora una volta, la gestione dei canili non deve essere un business. Il randagismo è un problema sociale che, se mal gestito, crea enorme sperpero di denaro pubblico e alimenta illegalità e maltrattamento degli animali. La Puglia ogni anno spende oltre 20 milioni di euro per il mantenimento degli animali nei canili, molto più rispetto ad altre regioni, anche più grandi della nostra, che ne spendono meno della metà. Una cifra che invece dovrebbe essere utilizzata per combattere questo fenomeno con la prevenzione, l'educazione e le sterilizzazioni. Continueremo ad essere al fianco delle associazioni fino ad ora dimenticate dalla Regione e sosterremo tutte le loro iniziative e future manifestazioni. Emiliano non può continuare a rifiutare un confronto chiesto da mesi per la tutela degli animali".
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