Cronaca
Reati ambientali, vasta operazione della Guardia di Finanza tra Bari e Bat
1.456 denunce e giro d'affari da oltre 1.6milioni di euro
BAT - mercoledì 9 luglio 2014
15.00
È durata un anno l'attività d'indagine della Guardia di Finanza che ha portato alla denuncia di 1.456 persone principalmente di Corato, Ruvo, Andria e Terlizzi, finite nell'occhio della magistratura e delle forze dell'ordine per reati ambientali di diversa natura.
La procedura era semplice, venivano rubati metalli di qualsiasi genere (rame, ottone e ghisa principalmente, anche all'interno di cimiteri) in tutte le città delle provincie di Bari e Barletta-Andria-Trani per poi rivenderli e guadagnarci anche fino a 70mila euro. Nel dettaglio, partendo da una serie di controlli presso siti di raccolta, stoccaggio e smaltimento rifiuti, le pattuglie del gruppo Pronto Impiego di Bari hanno colto in flagranza di reato due persone mentre conferivano rifiuti ferrosi e pericolosi presso altrettanti operatori di Ruvo di Puglia, che erano sprovvisti delle autorizzazioni necessarie.
Nell'occasione i "Baschi Verdi" hanno anche sottoposto a sequestro due mezzi utilizzati per il trasporto del materiale ferroso, le due aree su cui era avvenuta la miscelazione illecita e le l'ingente quantità di rifiuti raccolti. Le discariche nonostante fossero autorizzate ricevevano illegalmente rifiuti non tracciabili.
L'onere della Procura di Trani sarà quello di gestire oltre 1400 notizie di reato, per un'operazione che vede un "movimento economico" di oltre 1.6 milioni di euro. "Trash 4 cash", così è denominata l'attività, vedrà significativi risvolti nei prossimi mesi.
La procedura era semplice, venivano rubati metalli di qualsiasi genere (rame, ottone e ghisa principalmente, anche all'interno di cimiteri) in tutte le città delle provincie di Bari e Barletta-Andria-Trani per poi rivenderli e guadagnarci anche fino a 70mila euro. Nel dettaglio, partendo da una serie di controlli presso siti di raccolta, stoccaggio e smaltimento rifiuti, le pattuglie del gruppo Pronto Impiego di Bari hanno colto in flagranza di reato due persone mentre conferivano rifiuti ferrosi e pericolosi presso altrettanti operatori di Ruvo di Puglia, che erano sprovvisti delle autorizzazioni necessarie.
Nell'occasione i "Baschi Verdi" hanno anche sottoposto a sequestro due mezzi utilizzati per il trasporto del materiale ferroso, le due aree su cui era avvenuta la miscelazione illecita e le l'ingente quantità di rifiuti raccolti. Le discariche nonostante fossero autorizzate ricevevano illegalmente rifiuti non tracciabili.
L'onere della Procura di Trani sarà quello di gestire oltre 1400 notizie di reato, per un'operazione che vede un "movimento economico" di oltre 1.6 milioni di euro. "Trash 4 cash", così è denominata l'attività, vedrà significativi risvolti nei prossimi mesi.