Politica
Replica consigliere prov. Lovino ai partiti di centro sinistra
Revoca finanziamenti per manutenzione del torrente Locone. Revoca del finanziamento di circa 200mila euro
Canosa - sabato 28 gennaio 2012
10.28
Rispetto alle dichiarazioni di alcuni partiti di Centrosinistra di Canosa di Puglia, riportata stamani da alcuni organi di stampa, in merito alla revoca del finanziamento di circa 200mila da parte della Regione Puglia per la manutenzione del torrente Locone, giunge puntuale la replica del Consigliere provinciale de Il Popolo della Libertà, Fedele Lovino.
«Agli attacchi che alcuni partiti rivolgono alla nostra Amministrazione provinciale - esordisce Lovino - mi preme replicare per far chiarezza sulla vicenda del finanziamento di 200mila euro per la manutenzione del torrente Locone, recentemente revocato dalla Regione Puglia. A tal riguardo, è doveroso precisare come tra Regione Puglia, Provincia di Bari (inizialmente beneficiaria del finanziamento) e la Provincia di Barletta - Andria - Trani (in seguito divenuta competente in materia) esista una corrispondenza di una certa importanza, che cerco di sintetizzare, anche a beneficio dei partiti che oggi chiedono spiegazioni.
Lo scorso 14 dicembre, infatti, l'Assessore alle Risorse Naturali, Politiche Ambientali e Difesa del Suolo della Provincia di Barletta - Andria - Trani, Gennaro Cefola, ed il Dirigente del Settore competente, Vito Bruno, inviavano all'Assessore regionale alle Opere pubbliche Fabiano Amati e, per conoscenza alla Provincia di Bari, una nota con cui la nostra Provincia si rendeva disponibile a divenire nuovo soggetto attuatore e beneficiario dei finanziamenti assegnati dalla Regione Puglia alla Provincia di Bari, a patto di ricevere una ricognizione di tutta la documentazione che la stessa Provincia di Bari avrebbe dovuto trasferire alla Bat; la stessa, infatti, era stata già trasmessa nel dicembre del 2010, ma senza alcun titolo e soprattutto senza che la nostra Amministrazione provinciale avesse accettato il trasferimento delle competenze.
Nella stessa nota a firma dell'Assessore Cefola e del Dirigente Bruno - prosegue Lovino -, si richiedeva l'invio del disciplinare di attuazione regolanti i rapporti tra la Regione e la Provincia Bat (al fine di farlo sottoscrivere ai legali rappresentanti dei due enti), la definizione della responsabilità di un'eventuale revoca dei finanziamenti (ai sensi del Dpr n. 331 del 2001), l'accertamento della tipologia e delle quantità del materiale presente per disporre gli opportuni interventi di recupero o smaltimento propedeutici ad ogni intervento di manutenzione straordinaria, la consegna dell'atto di rinuncia al finanziamento della Provincia di Bari e, infine, la rimodulazione del finanziamento, a seguito di una ricognizione attualizzata dello stato dei luoghi, utile per una progettazione ed esecuzione di interventi coerenti con i principi dell'economicità e dell'efficienza dell'azione amministrativa.
A tutte queste condizioni da noi legittimamente richieste - afferma ancora Lovino -, la Regione Puglia non ha mai replicato: l'unica loro risposta è stata la revoca di un finanziamento della quale siamo stati costretti a prendere atto. D'altronde, senza la previa individuazione della quantità e della qualità dei rifiuti da smaltire, il finanziamento sarebbe stato sostanzialmente inutilizzabile con sicuro danno erariale: sarebbe pertanto stato privo di alcun senso ereditare un finanziamento ormai vecchio di sette anni e quindi sostanzialmente inutilizzabile, se non attualizzato e rimodulato in base all'attuale stato dei luoghi».
Il Consigliere provinciale del Pdl ha poi concluso con una considerazione di stampo prettamente politico. «Gli amici del Centrosinistra ci interrogano sul perché della perdita del finanziamento; domanda legittima, per carità, che consiglierei di rivolgere a chi in questi anni ha amministrato la Provincia di Bari, ed in particolar modo alle compagini di centrosinistra guidate da Vernola prima e Divella poi, che non hanno fatto che perder tempo e, inevitabilmente, un finanziamento importante come quello per la manutenzione del torrente Locone. A noi - conclude Lovino - potrebbero invece chieder conto, ad esempio, del finanziamento sul monitoraggio di Contrada Tufarelle, che, lo dico con un pizzico d'orgoglio, non ci siamo affatto lasciati scappare!».
Ufficio Stampa PDL
«Agli attacchi che alcuni partiti rivolgono alla nostra Amministrazione provinciale - esordisce Lovino - mi preme replicare per far chiarezza sulla vicenda del finanziamento di 200mila euro per la manutenzione del torrente Locone, recentemente revocato dalla Regione Puglia. A tal riguardo, è doveroso precisare come tra Regione Puglia, Provincia di Bari (inizialmente beneficiaria del finanziamento) e la Provincia di Barletta - Andria - Trani (in seguito divenuta competente in materia) esista una corrispondenza di una certa importanza, che cerco di sintetizzare, anche a beneficio dei partiti che oggi chiedono spiegazioni.
Lo scorso 14 dicembre, infatti, l'Assessore alle Risorse Naturali, Politiche Ambientali e Difesa del Suolo della Provincia di Barletta - Andria - Trani, Gennaro Cefola, ed il Dirigente del Settore competente, Vito Bruno, inviavano all'Assessore regionale alle Opere pubbliche Fabiano Amati e, per conoscenza alla Provincia di Bari, una nota con cui la nostra Provincia si rendeva disponibile a divenire nuovo soggetto attuatore e beneficiario dei finanziamenti assegnati dalla Regione Puglia alla Provincia di Bari, a patto di ricevere una ricognizione di tutta la documentazione che la stessa Provincia di Bari avrebbe dovuto trasferire alla Bat; la stessa, infatti, era stata già trasmessa nel dicembre del 2010, ma senza alcun titolo e soprattutto senza che la nostra Amministrazione provinciale avesse accettato il trasferimento delle competenze.
Nella stessa nota a firma dell'Assessore Cefola e del Dirigente Bruno - prosegue Lovino -, si richiedeva l'invio del disciplinare di attuazione regolanti i rapporti tra la Regione e la Provincia Bat (al fine di farlo sottoscrivere ai legali rappresentanti dei due enti), la definizione della responsabilità di un'eventuale revoca dei finanziamenti (ai sensi del Dpr n. 331 del 2001), l'accertamento della tipologia e delle quantità del materiale presente per disporre gli opportuni interventi di recupero o smaltimento propedeutici ad ogni intervento di manutenzione straordinaria, la consegna dell'atto di rinuncia al finanziamento della Provincia di Bari e, infine, la rimodulazione del finanziamento, a seguito di una ricognizione attualizzata dello stato dei luoghi, utile per una progettazione ed esecuzione di interventi coerenti con i principi dell'economicità e dell'efficienza dell'azione amministrativa.
A tutte queste condizioni da noi legittimamente richieste - afferma ancora Lovino -, la Regione Puglia non ha mai replicato: l'unica loro risposta è stata la revoca di un finanziamento della quale siamo stati costretti a prendere atto. D'altronde, senza la previa individuazione della quantità e della qualità dei rifiuti da smaltire, il finanziamento sarebbe stato sostanzialmente inutilizzabile con sicuro danno erariale: sarebbe pertanto stato privo di alcun senso ereditare un finanziamento ormai vecchio di sette anni e quindi sostanzialmente inutilizzabile, se non attualizzato e rimodulato in base all'attuale stato dei luoghi».
Il Consigliere provinciale del Pdl ha poi concluso con una considerazione di stampo prettamente politico. «Gli amici del Centrosinistra ci interrogano sul perché della perdita del finanziamento; domanda legittima, per carità, che consiglierei di rivolgere a chi in questi anni ha amministrato la Provincia di Bari, ed in particolar modo alle compagini di centrosinistra guidate da Vernola prima e Divella poi, che non hanno fatto che perder tempo e, inevitabilmente, un finanziamento importante come quello per la manutenzione del torrente Locone. A noi - conclude Lovino - potrebbero invece chieder conto, ad esempio, del finanziamento sul monitoraggio di Contrada Tufarelle, che, lo dico con un pizzico d'orgoglio, non ci siamo affatto lasciati scappare!».
Ufficio Stampa PDL