Politica
Replica del Capogruppo PD Capozza all'articolo della Saccinto
"Lotti nella zona artigianale D6, il Comune ripaghi gli assegnatari"
Canosa - martedì 20 gennaio 2015
11.01
Replica all'articolo "Lotti nella zona artigianale D6, il Comune ripaghi gli assegnatari".. "E' un piacere verificare che non sia morta l'indomita pretesa di raccontare fandonie anche da parte di chi, ben consapevole della nullità dei contenuti, era parte di una squadra politicamente capace di "far finta d'aver fatto". E, invece di ringraziare il "silenzio assordante", stucchevole e ripetitivo ossimoro che consigliamo di eliminare all'unica penna scrivente del gruppo, si lancia in proclami ridicoli". Sono le parole del capogruppo consiliare del Pd, Antonio Capozza, in seguito all'articolo "Lotti nella zona artigianale D6, il Comune ripaghi gli assegnatari", pubblicato il 16 gennaio 2015 sul quotidiano "La Gazzetta del Mezzogiorno", a firma dell'ex assessore alle Attività produttive del Comune di Canosa, Cristina Saccinto.
"Nel 2011 - prosegue Capozza - gli artigiani (e non solo) canosini, acquistano terreni in lotti destinati alla realizzazione di capannoni in zona Costantinopoli. Ogni lotto veniva assegnato a 50.000€ e con richiesta di fideiussione (a garanzia e al netto del saldo finale). Questo denaro serviva per garantire, assieme a quello dei Prusst, pari ad 1.100.000€, gli espropri e le urbanizzazioni della zona". Ma, udite udite, mentre si contrattualizzava, non vi era certezza alcuna di ottenere la quota dei Prusst: già negli atti del 2011 si descrivono perplessità sul reale utilizzo dei "Programmi di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio" per l'approssimarsi della scadenza dei termini! come in un caleidoscopio di presunte certezze".
"E deve essere infettiva la malattia di Pinocchio se, contagiata dal morbo, omette di dire che i soldi da nessuno, e sottolineo, "nessuno", erano stati ufficialmente girati alle mirabolanti variazioni delle Amministrazioni precedenti l'attuale. "Fatto" dicevano loro: fatto un bel niente, in realtà. Senza la certezza di ottenere il denaro (dato l'approssimarsi della scadenza del Prusst che è stato definanziato) e senza l'ufficiale destinazione all'opera in oggetto, non si può fare un bel niente. Tranne prendere in giro la gente - sottolinea il capogruppo del Pd - . E non ci vorrà molto a sentirsi raccontare la stessa storia da coloro che in prima persona ci sono cascati: certo, in buona fede da entrambe le parti, ma altrettanto certamente in maniera pasticciata e guascona"
"Oggi l'indomita ex assessore piange delle lentezze del sindaco La Salvia, che, invece, come Penelope, disfa una tela bucata e piena di "incongruenze", al fine di ritesserla legale e trasparente. Gli artigiani, stanchi di bugie e tatticismi, oggi chiedono il denaro indietro, con la risoluzione del contratto a suo tempo firmato: chi può dargli torto? In realtà, documenti alla mano, la conferma del Ministero sulla certezza del fondo dei Prusst, sulla legittimazione del prolungamento dei termini, l'attribuzione all'area "Madonna di Costantinopoli", diversa da quanto previsto originariamente ed oltre la scadenza dei termini, sulla esistenza ancora nelle casse del Comune di Barletta, è arrivata solo in questi giorni ed è il frutto di una serie di incontri iniziati solo a luglio del 2012, con l'Amministrazione La Salvia! Lì dove era stato abbandonato ha preso posto una fallimentare propaganda: lascio al lettore la definizione di cosa possa voler dire "abbiamo fatto", prima di avere certezze sul denaro.
Una cosa, invece, è vera: non avendo bisogno di consigli da parte di chi ha complicato la vita ad artigiani ed operai, non abbiamo ritenuto necessario confrontarci con il genio della lampada per ragioni propagandistiche ma, a testa bassa, lavorare per dare certezze. Anche negative, ma trascrivibili, finalmente, in atti notarili possibili e con le coperture finanziarie previste e soprattutto "certificate". Una certa politica ha stremato le aspettative e gli uomini: quella stessa politica, avendo perso le pecore, pensa di poter trovare la lana. Certamente troverà la disaffezione della gente alla cosa pubblica", ha concluso Capozza.
Ufficio Stampa Comunale
Francesca Lombardi
"Nel 2011 - prosegue Capozza - gli artigiani (e non solo) canosini, acquistano terreni in lotti destinati alla realizzazione di capannoni in zona Costantinopoli. Ogni lotto veniva assegnato a 50.000€ e con richiesta di fideiussione (a garanzia e al netto del saldo finale). Questo denaro serviva per garantire, assieme a quello dei Prusst, pari ad 1.100.000€, gli espropri e le urbanizzazioni della zona". Ma, udite udite, mentre si contrattualizzava, non vi era certezza alcuna di ottenere la quota dei Prusst: già negli atti del 2011 si descrivono perplessità sul reale utilizzo dei "Programmi di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio" per l'approssimarsi della scadenza dei termini! come in un caleidoscopio di presunte certezze".
"E deve essere infettiva la malattia di Pinocchio se, contagiata dal morbo, omette di dire che i soldi da nessuno, e sottolineo, "nessuno", erano stati ufficialmente girati alle mirabolanti variazioni delle Amministrazioni precedenti l'attuale. "Fatto" dicevano loro: fatto un bel niente, in realtà. Senza la certezza di ottenere il denaro (dato l'approssimarsi della scadenza del Prusst che è stato definanziato) e senza l'ufficiale destinazione all'opera in oggetto, non si può fare un bel niente. Tranne prendere in giro la gente - sottolinea il capogruppo del Pd - . E non ci vorrà molto a sentirsi raccontare la stessa storia da coloro che in prima persona ci sono cascati: certo, in buona fede da entrambe le parti, ma altrettanto certamente in maniera pasticciata e guascona"
"Oggi l'indomita ex assessore piange delle lentezze del sindaco La Salvia, che, invece, come Penelope, disfa una tela bucata e piena di "incongruenze", al fine di ritesserla legale e trasparente. Gli artigiani, stanchi di bugie e tatticismi, oggi chiedono il denaro indietro, con la risoluzione del contratto a suo tempo firmato: chi può dargli torto? In realtà, documenti alla mano, la conferma del Ministero sulla certezza del fondo dei Prusst, sulla legittimazione del prolungamento dei termini, l'attribuzione all'area "Madonna di Costantinopoli", diversa da quanto previsto originariamente ed oltre la scadenza dei termini, sulla esistenza ancora nelle casse del Comune di Barletta, è arrivata solo in questi giorni ed è il frutto di una serie di incontri iniziati solo a luglio del 2012, con l'Amministrazione La Salvia! Lì dove era stato abbandonato ha preso posto una fallimentare propaganda: lascio al lettore la definizione di cosa possa voler dire "abbiamo fatto", prima di avere certezze sul denaro.
Una cosa, invece, è vera: non avendo bisogno di consigli da parte di chi ha complicato la vita ad artigiani ed operai, non abbiamo ritenuto necessario confrontarci con il genio della lampada per ragioni propagandistiche ma, a testa bassa, lavorare per dare certezze. Anche negative, ma trascrivibili, finalmente, in atti notarili possibili e con le coperture finanziarie previste e soprattutto "certificate". Una certa politica ha stremato le aspettative e gli uomini: quella stessa politica, avendo perso le pecore, pensa di poter trovare la lana. Certamente troverà la disaffezione della gente alla cosa pubblica", ha concluso Capozza.
Ufficio Stampa Comunale
Francesca Lombardi