Archeologia
Roma : Presentata la monografia “Coemetria Requirere I” sul complesso Catacombale di Lamapopoli
La sfida di renderlo fruibile in occasione del Giubileo del 2025
Canosa - sabato 20 gennaio 2024
12.35
Il complesso catacombale di Lamapopoli, risalente al IV-VI secolo, rappresenta uno straordinario esempio della compresenza di storia ed archeologia unite ai notevoli potenziali paesaggistici e naturalistici. A seguito della IX campagna di scavi, condotta dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra (Ispettorato per le catacombe di Puglia), svoltasi nel mese di settembre 2023 sotto la direzione scientifica della professoressa Paola De Santis dell'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro", è stata prodotta dalla stessa una monografia scientifica dal titolo "Coemetria Requirere I" riportante al suo interno un backstage lavorativo che parte dal 2016, anno in cui ebbe luogo la prima campagna di scavi. Il volume che contiene analisi topografiche, reperti ceramici, archeologia dei paesaggi e non solo, è stato presentato lo scorso 18 gennaio presso l'Aula Magna del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana a Roma alla presenza tra gli altri del Sindaco di Canosa Vito Malcangio, del consigliere regionale Francesco Ventola, del consigliere comunale Michele Vitrani, del direttore dell'Archeoclub "Ponte Romano" Sabino Silvestri e del presidente di CanoSIamo Salvatore Paulicelli. A relazionare in merito a quanto scaturito dalle attività di cantiere ma anche dai laboratori pomeridiani, sono stati il professor Vincenzo Fiocchi Nicolai dell'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", la dottoressa Angela Maria Ferroni del Ministero della Cultura, la professoressa Paola De Santis, Ispettore per le Catacombe della Puglia e Mons. Pasquale Iacobone, Presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. La presentazione , interessante e ricca di spunti, è stata caratterizzata da un viaggio all'interno del cantiere alla scoperta di tutto ciò che le catacombe cristiane hanno messo in risalto. I vari interventi effettuati, da quelli di messa in sicurezza a quelli di conservazione e restauro, hanno l'obiettivo, come anche ampiamente dichiarato da Mons. Iacobone, di rendere fruibile in occasione del Giubileo del 2025 alcune catacombe presenti all'interno del sito rientrando in un programma di aperture dei complessi in tutta Italia. A questo proposito, ad avvalorare quella che è una sfida a tutti gli effetti, la collaborazione e la sinergia concretizzata in questi mesi con l'Amministrazione Comunale, che continuerà ad essere ancora più intensa affinchè questo traguardo possa essere raggiunto, restituendo così parzialmente alla città un complesso catacombale, un unicum in tutto il Sud Italia, che andrà ad arricchire il patrimonio storico e archeologico a disposizione. Il cimitero di Lamapopoli a Canosa di Puglia è collocato nel suburbio nord-orientale della città, in prossimità del tracciato dell'antica via Traiana; esso è caratterizzato dalla compresenza di nuclei ipogei familiari e collettivi, scavati a diverse quote sul fronte della lama che caratterizza orograficamente il sito, e una necropoli subdiale distribuita sulla pianura antistante.La frequentazione funeraria dell'intero complesso si inquadra -senza soluzione di continuità- tra II e VI secolo, in coerente sincronia con il ruolo raggiunto da Canusium come capitale provinciale della Regio II (Apulia et Calabria) e poi come centro diocesano di primaria importanza. Tra il IV e il VI secolo la realizzazione degli insediamenti ipogei intensifica e potenzia esponenzialmente le modalità di occupazione del cimitero in età tardoantica.