Cronaca
Scandalo derivati, sul registro degli indagati 15 tra banchieri e manager
Inchiesta della Procura di Trani. Truffa aggravata: è bufera nel mondo delle banche
BAT - domenica 19 gennaio 2014
12.04
Il sostituto procuratore della Repubblica di Trani Michele Ruggiero ha notificato l'avviso di chiusura inchiesta per i reati, a vario titolo, di truffa pluriaggravata e continuata e di concorso in abusivismo finanziario continuato a 15 responsabili di Banca Intesa Spa e della controllata Banca Caboto Spa tra il 2004 ed il 2008. L'indagine riguarda i prodotti finanziari "Interest Rate Swap" (IRS) che sarebbero stati piazzati in modo truffaldino a danno di un imprenditore barlettano che aveva chiesto un mutuo per la sua attività.
Alla luce delle risultanze investigative della Guardia di Finanza gli swap (costituiti da contratti o titoli il cui prezzo è basato sul valore di mercato di altri beni) sarebbero stati molto gravosi. Avrebbero avuto natura "speculativa, cioè di vere e proprie scommesse sui tassi, sempre sbilanciata in favore della Banca". Sulla carta avrebbero dovuto tutelare l'imprenditore dalle pericolose fluttuazioni degli interessi passivi ed invece sarebbero stati vantaggiosi solo per l'istituto di credito che avrebbe avuto un forte interesse a che venissero sottoscritti quei prodotti finanziari.
L'indagine del pm Ruggiero prese le mosse dall'esposto dell'imprenditore barlettano Ruggiero Di Vece, amministratore della Sas Euroalluminio, che denunciò i presunti illeciti meccanismi di alcuni prodotti finanziari che aveva sottoscritto nella filiale di Barletta di Banca Intesa Mediocredito. La Procura di Trani conta altre indagini, condotte anche da altri pubblici ministeri, sui meccanismi truffaldini che si anniderebbero nei contratti derivati piazzati dalle banche.