Cronaca
Scoperta una piantagione di canapa indiana
Tratti in arresto quattro soggetti dalla Guardia di Finanza
Canosa - venerdì 21 giugno 2019
20.08
A seguito della diuturna attività di controllo del territorio, i finanzieri della Compagnia di Barletta transitando lungo la S.P.12 tra Barletta e Canosa di Puglia, avvertivano, un forte odore tipico della marijuana provenire da un terreno, situato nei pressi dell'arteria autostradale A14, ma raggiungibile esclusivamente a piedi. Un primo sopralluogo del fondo (avente un'ampiezza di circa 500 metri quadrati) consentiva di rilevare la presenza di oltre 400 piante di canapa (con altezza media di 1 metro circa), poste a dimora che, a dispetto di un'altezza ancora piuttosto ridotta, si presentavano già ricche di infiorescenze, a notevole vantaggio del tenore complessivo di principio attivo THC. Le ridotte dimensioni delle piante, unitamente alla notevole impervietà del sito, rendevano particolarmente difficile ed impegnativa l'individuazione della piantagione ma, i militari riuscivano ad accedere al fondo nel pieno delle fasi di coltivazione della Cannabis, sorprendendo 4 soggetti intenti all'irrigazione delle piante non ancora "mature". Alla vista dei finanzieri, i responsabili cercavano di dileguarsi precipitosamente nelle campagne circostanti, ma venivano tutti bloccati ed arrestati in flagranza di reato dopo un inseguimento a piedi. L'attività si concludeva con il sequestro delle attrezzature per l'irrigazione, della droga e con l'arresto dei quattro soggetti (tre andriesi rispettivamente di 63, 60 e 35 anni ed un barlettano di 52 anni) gravati da precedenti di polizia, anche specifici, i quali venivano associati presso la Casa Circondariale di Trani a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. L'attività di servizio testimonia il costante presidio esercitato dalla Guardia di Finanza in Puglia a contrasto di fenomeni connotati da forte pericolosità sociale, come i traffici di sostanze stupefacenti, sia via mare che via terra. Sono infatti in corso specifici accertamenti al fine di ricostruire le geometrie di eventuali sodalizi che, nel business della marijuana, stanno diversificando le proprie forze criminali in coltivazioni in house su territorio pugliese, che si affiancano, in maniera sempre più preponderante, alle tradizionali rotte Balcaniche di approvvigionamento della cannabis.