Grazia e Giuseppe Di Nunno
Grazia e Giuseppe Di Nunno
Scuola e Lavoro

Scuola“G.Bovio":Svelato e consegnato lo Stemma Municipale dell’800

E' intervenuto il maestro Giuseppe Di Nunno

Il giorno 8 Maggio nel Collegio dei Docenti dell'Istituto Comprensivo Bovio – Mazzini di Canosa di Puglia(BT), alla presenza di più di cento Docenti, è stato presentato lo stemma municipale del'800, presente in un fregio architettonico sulle due balconate della facciata monumentale della Scuola Media Statale Giovanni Bovio e finora sconosciuto. A svelare le sue radici storiche è intervenuto il maestro Giuseppe Di Nunno, ricercatore storico, scopritore dello stemma in policromia negli studi dell'Archivio Storico Comunale. Lo stesso ha presentato e proiettato immagini sul percorso cognitivo che da venti anni ha riscoperto questo sigillo sulle pagine dell'Archivio Storico Comunale; nel fregio ligneo dell'armadio antico situato nella stanza del Sindaco dal tempo del Sindaco Malcangio; nella scoperta della stampa originale in policromia ripiegata nell'Archivio; approdando nella lettura della facciata della Scuola Bovio che espone il sigillo da circa 150 anni; presentando in anteprima il volto di Giovanni Bovio con il sigillo a fianco nella ritrovata pergamena artistica della Cittadinanza Onoraria a Giovanni Bovio.

Sono stati i ragazzi di Scuola i primi fruitori di una lezione volontaria offerta dal maestro Di Nunno e lo scorso 8 maggio sono i Docenti della scuola Bovio ad accogliere con sensibilità e competenza professionale la storia e l'identità dello stemma, divulgato per la prima volta in Città e a Scuola. Con orgoglio ed emozione, la dirigente scolastica, professoressa Grazia Di Nunno, ha evidenziato il proprio ricordo,da bambina, degli interessi culturali di suo fratello Peppino Di Nunno, che ha poi illustrato la sua lettura araldica dello Stemma del Regno di Napoli, in vigore fino al 1 gennaio del 1900, quando viene adottato l'attuale stemma con i gigli angioini e le croci bizantine e i colori rosso-blu, presente nei fregi in cemento all'esterno della Scuola Elementare del 900 Giuseppe Mazzini, ripetuto per dodici volte all'ingresso della "Sezione Femminile" e della "Sezione Maschile". La lettura dello stemma antico, elaborato con uno studio con l'Archivio di Stato di Napoli, da dove fu estratto dal Municipio di Canosa, ha svelato l'aquila dorata degli Svevi con rami di alloro, su un ovale con fondo azzurro, con le stelle che unificano il Regno della Due Sicilie, con i colori aragonesi di terra di Siena e giallo. Lo stemma non è solo un simbolo, ma identifica un'epoca radicata a Canosa dall'800 tra cultura, monumenti come quello della Colonna della Concezione, Chiese come quella dell'Immacolata, pietre del basolato storico dei passi dei nostri padri, lessico popolare dialettale e Scuola Municipale Giovanni Bovio dopo l'Unità d'Italia.

Il maestro Peppino ha richiamato la cultura dello stemma della Repubblica Italiana in uso un tempo nello scudetto sul braccio dei bambini di Scuola Elementare sul Tricolore a suggellare l'identità della Scuola Italiana. Al termine della lettura è stata consegnata nelle mani della Dirigente una stampa-quadro dello stemma in policromia con una legenda, che costituirà nelle mani dei Docenti, un documento educativo nella formazione dei ragazzi di Scuola, che ora sono i più autorevoli scopritori, scrittori e lettori dello stemma che, affacciato dai balconi, li saluta all'ingresso del mattino a Scuola, nella memoria dei Padri e nel cammino del presente. La stampa-quadro è stata firmata in condivisione dal Sindaco Roberto Morra, in quanto costituisce un patrimonio civile e istituzionale del Municipio di Canosa e nasce nello studio volontario dalla fonti dell'Archivio Storico Comunale (A.S.C.).A seguito della memoria della morte dolorosa di "Aldo Moro, il Professore", evocata per l'anniversario dei quaranta anni, il Collegio dei Docenti ha espresso il plauso al maestro Peppino Di Nunno, nella promossa riscoperta dell'identità delle radici storiche della Scuola Giovanni Bovio, in attesa di una prossima data e cerimonia a suggellare le radici storiche della Scuola e la ritrovata pergamena artistica a Giovanni Bovio.
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