Scuola e Lavoro
Scuola Primaria Mauro Carella: tradizione carnevalesca
Uomo e valori della tradizione carnevalesca canosina. Molta emozione nell’affettuoso ritorno al passato
Canosa - mercoledì 22 febbraio 2012
11.43
SPAZIO ALL'UOMO E AI VALORI NELLA TRADIZONE CARNEVALESCA CANOSINA
Questi i prioritari intenti formativi trasmessi, sabato 18 febbraio 2012, nella sede della scuola primaria "Mauro Carella", ove i bambini delle classi quinte A-B-C e gli alunni della scuola secondaria di 1° grado "G.Bovio", hanno interpretato un "vecchio" ma sempre attuale copione in vernacolo canosino, dando risalto ad una famosa coppia. I signori "Carnevale", marito e moglie, vestiti con abiti semplici, capelli e ornamenti di paglia, arnesi di paglia, battipanni di vimini e altri "antichi" oggetti dell'antica tradizione canosina, hanno preso vita nell'immaginario solaio della casa dei nonni, dialogando tra di loro sul senso della vita, alla luce di vicende che sembrano negare, più che affermare, oggi,l'intelligenza e la saggezza dell'uomo.
L'atto unico, "Lassaml fej all'umn",scritto diversi anni fa dal nostro concittadino dott.Pantaleo Cassano, è stato interpretato insieme ad una poesia,sempre in vernacolo canosino, "U chiù snce'r rngraziamend",composta dal canosino sig.Sabino Armagno, recuperando, nel copione, anche un esempio di "papulett", dedicato ad una riflessione sull'educazione dei figli. Molta emozione, quindi, nell'affettuoso "ritorno al passato", sottolineato anche dalla presenza dei due ex alunni della scuole media "U.Foscolo", (Bologna Antonio e Catano Anna, classe 3^ C )che nell'a.s.80/81, ben 31 anni fa, avevano interpretato gli stessi personaggi, con i medesimi costumi, con il medesimo trucco, e con le medesime finalità formative, alla luce della "continuità" che, istituzionalmente, ha dato origine a questo progetto.
Un sentito riconoscimento è stato espresso dal Dirigente Scolastico prof.Di Stasi Francesco, preside della scuola secondaria di 1° grado "G.Bovio", a tutti gli insegnanti ed operatori scolastici, nonché alle mamme degli alunni che hanno attivamente collaborato alla realizzazione di un "buffet" ricco di cibi e pietanze dell'antica tradizione culinaria canosina, sorpresa conclusiva della serata, dopo l'esibizione dell'Associazione Banda Filarmonica "G.Verdi", diretta dal sig. C.Azzellino, intervenuta con entusiasmo per l'occasione.
"L'invito rivolto dai bambini al mondo degli adulti, "C' piaciar …azzcchet à fè l'umn!"- ha ricordato la Dirigente Scolastica dott.ssa Amalia Balducci – "vuole essere la richiesta di attenzione alle dimensioni più umane possibili della vita, che trovano le radici più solide nel nostro passato e in esse trovano anche i valori di riferimento, si auspica, delle nostre giovani generazioni".
Questi i prioritari intenti formativi trasmessi, sabato 18 febbraio 2012, nella sede della scuola primaria "Mauro Carella", ove i bambini delle classi quinte A-B-C e gli alunni della scuola secondaria di 1° grado "G.Bovio", hanno interpretato un "vecchio" ma sempre attuale copione in vernacolo canosino, dando risalto ad una famosa coppia. I signori "Carnevale", marito e moglie, vestiti con abiti semplici, capelli e ornamenti di paglia, arnesi di paglia, battipanni di vimini e altri "antichi" oggetti dell'antica tradizione canosina, hanno preso vita nell'immaginario solaio della casa dei nonni, dialogando tra di loro sul senso della vita, alla luce di vicende che sembrano negare, più che affermare, oggi,l'intelligenza e la saggezza dell'uomo.
L'atto unico, "Lassaml fej all'umn",scritto diversi anni fa dal nostro concittadino dott.Pantaleo Cassano, è stato interpretato insieme ad una poesia,sempre in vernacolo canosino, "U chiù snce'r rngraziamend",composta dal canosino sig.Sabino Armagno, recuperando, nel copione, anche un esempio di "papulett", dedicato ad una riflessione sull'educazione dei figli. Molta emozione, quindi, nell'affettuoso "ritorno al passato", sottolineato anche dalla presenza dei due ex alunni della scuole media "U.Foscolo", (Bologna Antonio e Catano Anna, classe 3^ C )che nell'a.s.80/81, ben 31 anni fa, avevano interpretato gli stessi personaggi, con i medesimi costumi, con il medesimo trucco, e con le medesime finalità formative, alla luce della "continuità" che, istituzionalmente, ha dato origine a questo progetto.
Un sentito riconoscimento è stato espresso dal Dirigente Scolastico prof.Di Stasi Francesco, preside della scuola secondaria di 1° grado "G.Bovio", a tutti gli insegnanti ed operatori scolastici, nonché alle mamme degli alunni che hanno attivamente collaborato alla realizzazione di un "buffet" ricco di cibi e pietanze dell'antica tradizione culinaria canosina, sorpresa conclusiva della serata, dopo l'esibizione dell'Associazione Banda Filarmonica "G.Verdi", diretta dal sig. C.Azzellino, intervenuta con entusiasmo per l'occasione.
"L'invito rivolto dai bambini al mondo degli adulti, "C' piaciar …azzcchet à fè l'umn!"- ha ricordato la Dirigente Scolastica dott.ssa Amalia Balducci – "vuole essere la richiesta di attenzione alle dimensioni più umane possibili della vita, che trovano le radici più solide nel nostro passato e in esse trovano anche i valori di riferimento, si auspica, delle nostre giovani generazioni".