Tendoni uva
Tendoni uva
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Si produrranno tra i 46 e i 47 milioni di ettolitri di vino e mosto.

Le previsioni della vendemmia 2015

La vendemmia è cominciata e le previsioni sulle stime della produzione e della qualità impazzano. Considerato l'andamento meteorologico decisamente favorevole dell'annata, la quantità risulterebbe superiore al 2014 del 10%. Luglio, il più caldo degli ultimi due secoli. L'anticiclone africano, si è fatto sentire tenendo l'Italia sotto pressione nei mesi di giugno e luglio. Al Centro Nord si sono registrate temperature decisamente al di sopra della media e con un tasso di umidità altissimo. Il Sud d'Italia e la Sicilia hanno mantenuto temperature nella norma fino al 9 luglio. Il vento poi ha cambiato direzione spostando le alte temperature al Sud e mitigandole al Nord. Fatta eccezione per alcune zone, l'escursione termica tra giorno e notte ha privilegiato i vigneti mantenendosi su valori accettabili. A fine luglio, Caronte ha continuato a pompare caldo dall'Africa, tanto da portare le temperature a valori molto vicini, e in alcuni casi superiori, ai 40°C in diverse zone della Penisola. Da qui le valutazioni del CNR, che ha classificato il mese di luglio 2015 come il più caldo dal 1800, con circa 3,5°C superiori alla media.

Dal punto di vista quantitativo le prime stime al 30 agosto 2015, dicono che quest'anno si produrranno tra i 46 e i 47 milioni di ettolitri di vino e mosto, a fronte della media quinquennale (2010/2014) di 44,1 milioni di ettolitri e di quella decennale (2005/2014) di 45,5 milioni di ettolitri. L'elaborazione di Assoenologi fa infatti ipotizzare che la produzione di uva possa oscillare fra i 63 e i 65 milioni di quintali che, applicando il coefficiente medio di trasformazione del 73%, danno tra i 46 e i 47 milioni di ettolitri di vino, un quantitativo superiore del 10% a quello dello scorso anno (42,1 milioni di ettolitri di vino – dato Istat) e del 5% se riferito alla media quinquennale (2010/2014). Fatta eccezione della Toscana (-5%), della Lombardia e della Sardegna (produzione uguale al 2014), tutte le altre regioni registrano un incremento produttivo oscillante da +5% (Emilia Romagna) a +25% (Puglia). Dal punto di vista qualitativo si prevede un'annata ottima/eccellente in tutt'Italia. Le buone riserve idriche accumulate hanno determinato un'interessante ripresa vegetativa, sfociata in una primavera che ha favorito le fasi fenologiche per lasciare poi il posto ad un'estate calda, mitigata nella seconda metà di agosto da provvidenziali piogge, condizioni che hanno sancito un percorso decisamente positivo della maturazione dei grappoli con l'accumulo di sostanze aromatiche e polifenoliche.
Dr. Serafino Suriano
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