Sabino Facciolongo
Sabino Facciolongo
Vita di città

Siamo alla confusione conclamata

L’assessore Facciolongo replica alla consigliera Petroni

L'assessore alla Cultura e alla Pubblica istruzione, Sabino Facciolongo, replica all'intervento della consigliera comunale Mariangela Petroni pubblicato degli organi di stampa. "Siamo alla confusione conclamata! La consigliera comunale Petroni, infatti, mi chiede ragione (così come ha già fatto con l'assessore Castrovilli) della mancata partenza degli asili nido in zona 167 nelle mie vesti di Assessore alle Politiche scolastiche. Perché, va da sé, il semplice termine "asilo" evoca nella gentile esponente dell'opposizione l'idea di scuola e quindi di politiche scolastiche. È appena il caso di ricordare alla consigliera che l'asilo nido è chiaramente materia di Welfare, in quanto l'obiettivo principale della sua istituzione è quello di permettere alle donne che lavorano di usufruire di un servizio pubblico a loro supporto, oltre che ovviamente a supporto dei bambini non ancora in età scolare: o, meglio, non ancora abbastanza grandi per frequentare la Scuola dell'Infanzia. Quest'ultima sì, consigliera Petroni, è competenza dell'Assessorato da me indegnamente curato; non certo quella che mi attribuisce! Ricordo, infatti, a me stesso, che la competenza dell'Assessorato comunale alle Politiche scolastiche investe il ciclo che va dalla Scuola dell'Infanzia alla Secondaria di I grado. Ed è il caso di ricordarmelo, visto il grado di confusione che un intervento come quello a cui sto rispondendo potrebbe ingenerarmi! Sicuramente sarà stata la verve dell'imminente campagna elettorale a farle pensare, date le competenze specifiche da lei possedute, che potesse essere diversamente. Che poi a supporto della sua richiesta voglia invocare genericamente la "valenza didattica" dell'asilo nido come preparatorio alla Scuola dell'Infanzia e che quindi voglia arruolare tale esperienza nell'ambito del sistema scolastico ci può anche stare! Mi rimane, tuttavia, un piccolo dubbio: come mai, se davvero l'asilo nido facesse parte del sistema scolastico, l'intervento a Canosa a suo tempo sarebbe stato finanziato dall'Assessorato regionale al Welfare? Che non si sia sbagliata anche la Regione Puglia a finanziarlo, oltre che ovviamente io a non occuparmene? Non saprei; attendo risposte, che sicuramente non tarderanno ad arrivare, data la vivacità "grafica" della gentile consigliera. Il medesimo attivismo che l'ha portata a rivendicare, ad esempio, su alcuni social, il merito di aver spinto per l"avvio dei "cantieri di cittadinanza": iniziativa già da tempo invece avviata dall'Amministrazione comunale ed ora giunta a definizione secondo un preciso iter tecnico in cui, duole dirlo, la consigliera non ha avuto alcun ruolo, anche se presumo le sarebbe piaciuto molto fosse stato così. Ma anche questo si capisce: legittime ambizioni di chi aspira a rivestire un ruolo amministrativo più incisivo. Sicuramente molto più incisivo di quello ricoperto sino ad oggi dalla gentile interlocutrice. Che dire ancora? Le auguro di coronare le sue ambizioni, magari con una leggermente maggiore cognizione di causa e conoscenza delle competenze. Non credo di chiedere molto!".

"Durante una gita scolastica della scuola media – conclude il sindaco Ernesto La Salvia - l'indimenticato don Peppino Pinnelli, con il sorriso sulle labbra, così commentò il lavoro dell'autista che tentava di riparare l'autobus che si era rotto: "LO STIAMO AGGIUSTANDO!". E tutti risero di quella battuta, che fece calare la tensione ma che certo non qualificò come meccanico il compianto parroco. Con affetto, rivedo nell'intrepida consigliera la stessa verve, ma senza quella generosa disponibilità tipica del sacerdote, piuttosto con la malafede di chi, anche per la professione che ha svolto, non può non sapere. Per i cantieri di cittadinanza come per i nido. Se vuole infine notizie più dettagliate su quest'ultimo argomento non avrà difficoltà ad ottenerle da chi sul territorio rappresenta l'unica ditta partecipante al bando. Cordialmente la saluto".
Ufficio Stampa: Francesca Lombardi
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