Silvio Patruno
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Eventi e cultura

Silvio Patruno in una spedizione al sito NASA

Per le operazioni di lancio in orbita del microsatellite ArgoMoon

L'ingegnere Silvio Patruno è coinvolto in una spedizione al sito NASA Kennedy Space Centre (KSC) per le operazioni di lancio in orbita del microsatellite ArgoMoon pronto a spiccare il volo verso la Luna. Il giovane canosino Patruno Silvio, diplomatosi presso il Liceo Scientifico Enrico Fermi di Canosa, si è laureato in Ingegneria Spaziale presso il Politecnico di Milano. Attualmente ricopre l'incarico di System Engineer del progetto Argomoon e sarà impegnato in Florida presso il Kennedy Space Center (NASA) per il completamento dei test e integrazione del satellite ArgoMoon a bordo dello Space Launch System. Il microsatellite ideato e sviluppato da Argotec, finanziato e gestito dall'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), sta per essere spedito negli Stati Uniti al sito di integrazione della NASA, per le attività di preparazione al lancio previsto a fine anno. ArgoMoon farà parte del prezioso carico di Artemis 1, la prima missione del nuovo lanciatore americano Space Launch System SLS quale parte del più ampio programma Artemis di NASA che segnerà il ritorno dell'uomo, e per la prima volta di donne, sulla Luna.

Nel corso del volo inaugurale del lanciatore statunitense SLS, oltre alla capsula Orion erede dei moduli per astronauti del programma Apollo, saranno imbarcati 13 microsatelliti, di cui 10 americani, 2 giapponesi e ArgoMoon, l'unico europeo. Il microsatellite italiano sarà rilasciato durante l'avvicinamento alla Luna con l'obiettivo di scattare immagini significative dello Space Launch System utili alla NASA per verificare il buon esito della propria missione. Altra finalità tutta nazionale sarà quella di validare tecnologie per applicazioni su nanosatelliti ed in particolare sui sistemi di telecomunicazione e di controllo di assetto e orbitale nello spazio profondo, nonché la resistenza di componenti e unità alle radiazioni tipiche di questi ambienti.

Questa missione Made in Italy sarà affidata a un gioiellino tecnologico di soli 30x20x10 cm. In questo volume ridotto sono racchiuse le stesse capacità di un satellite dalle grandi dimensioni con sottosistemi miniaturizzati tecnologicamente avanzati, capaci di resistere alle difficili condizioni dello spazio profondo. Attraverso un software basato sull'intelligenza artificiale, realizzato interamente nei laboratori di Argotec, il satellite è in grado di effettuare il riconoscimento degli oggetti nel suo campo visivo, di attuare autonomamente manovre orbitali e di assetto per mantenere la corretta distanza e catturare immagini di alta valenza tecnica ma anche di forte impatto pubblico.

"Con la piattaforma Hawk sviluppata per il progetto ArgoMoon abbiamo dato forma ad un nuovo concetto di microsatellite per l'esplorazione spaziale. Si tratta di una piattaforma, prima nel suo genere, in grado di raggiungere elevate prestazioni di affidabilità e autonomia in spazi ridotti. – ha affermato David Avino, Managing Director di ArgotecArtemis 1 sarà una pietra miliare per il ritorno sulla Luna, una missione strategica che vedrà Argotec supportare la validazione operativa del nuovo veicolo americano. In attesa del lancio stiamo completando le procedure operative con i colleghi della NASA per lo scambio dei dati e delle immagini che riceveremo presso il nostro centro di controllo. Essere gli unici europei a bordo della missione statunitense ci rende orgogliosi e fieri del lavoro svolto dalla nostra azienda."

A conclusione dei lavori, Argotec ha consegnato la piattaforma all'Agenzia Spaziale Italiana e sono iniziate le attività logistiche per trasportare il satellite verso la NASA. ArgoMoon raggiungerà prima Los Angeles e a inizio giugno sarà in Florida, al Kennedy Space Center per completare l'integrazione a bordo dello Space Launch System. Un team di Argotec supporterà negli Stati Uniti tutte le operazioni del satellite.

"L'ASI conferma il ruolo e il prestigio italiani al fianco delle maggiori agenzie spaziali mondiali - spiega Mario Cosmo, direttore della Scienza e Ricerca dell'Agenzia Spaziale Italiana - grazie alla missione ArgoMoon e alla credibilità costruita negli anni, soprattutto con il partner americano, l'ASI ha potuto assicurare al proprio paese l'opportunità unica di mettere la propria bandiera a bordo della prima missione nello spazio profondo di un veicolo human rated dai tempi delle missioni Apollo. ArgoMoon, missione interamente nazionale, è la prima di una serie di attività a cui l'ASI ha dato vita nel quadro di una importante partecipazione nazionale al programma di esplorazione lunare."

Il lancio di Artemis 1, ad oggi programmato per novembre 2021, sarà un'occasione irripetibile per valorizzare un progetto nazionale molto ambizioso e che rappresenta il primo di numerose attività che vedranno l'Italia e il Made in Italy ancora una volta protagoniste nei programmi di esplorazione spaziale.


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