Amministrazioni ed Enti
Sostegno didattico agli alunni non autonomi
L' assessore Negro risponde a Damascelli
Puglia - martedì 12 gennaio 2016
16.48
Interrogazione urgente a firma del consigliere di Forza Italia Domenico Damascelli in merito agli "Insegnanti-educatori della ASL/BA per il sostegno didattico agli alunni non autonomi". Damascelli fa riferimento alla situazione in cui versano gli insegnanti-educatori presso i centri diurni socio educativi, con particolare riferimento ai centri per l'Alzheimer della ASL BA. Si tratta di insegnanti-educatori alle dipendenze dell'ASL che hanno svolto un importantissimo, delicato e prezioso ruolo all'interno delle scuole. All'improvviso, per una serie di procedimenti amministrativi e burocratici questi insegnanti-educatori sono stati richiamati dall'ASL e trasferiti a svolgere altre funzioni. I bambini si sono ritrovati privati di un servizio importante nelle scuole. In più che logica ha, dopo 20-25 anni, prendere un insegnante-educatore e metterlo in archivio a controllare le determine dell'ASL, a numerarle o quant'altro?
Altre ASL non hanno proceduto così, perché hanno utilizzato il sistema della stabilizzazione dei precari, ma gli insegnanti-educatori non erano dei precari che andavano stabilizzati, erano già a tempo indeterminato dipendenti direttamente dell'ASL. L'assessore al welfare Negro precisa che il problema degli insegnanti-educatori nasce nell'ASL di Bari per effetto di un contenzioso che si è generato. Diverse sentenze passate in giudicato danno ragione all'ASL e non ai soggetti che l'avevano proposto. Il problema è che questi soggetti non hanno il possesso della laurea, quindi non possono essere inquadrati con la Categoria D, come per esempio è successo nelle altre ASL. La stabilizzazione è stata fatta a seguito del comma 38 dell'articolo 3 della legge regionale n. 40/2007 e ha riguardato chi aveva lavorato o era in servizio continuativo da almeno tre anni dall'entrata in vigore della stessa legge presso le ASL, con un rapporto di lavoro convenzionale oppure con un incarico a tempo determinato adibito al servizio di integrazione scolastica di cui alla L.R. 9 giugno 1987, n. 16. Tutto questo è stato applicato dalla ASL di Bari.
C'era un problema con l'insegnante di sostegno che non può essere sostituito come spesso cercano di fare anche i dirigenti scolastici. A questo devono provvedere i Piani regionali delle politiche sociali, i Piani d'ambito a cui si sta cercando di porre un'attenzione massima, anche nella previsione del Bilancio. Ovviamente la riduzione dei fondi da parte del Fondo nazionale per le politiche sociali, da parte del Fondo globale socio assistenziale e anche dei Comuni che hanno sempre meno risorse pone delle difficoltà. In occasione del prossimo bilancio sarà posta in essere ogni azione possibile per soddisfare questi bisogni che sono di primaria importanza. Damascelli contesta che gli insegnanti-educatori della ASL BA non siano laureati e, riservandosi un approfondimento, si è dichiarato insoddisfatto della risposta.
Altre ASL non hanno proceduto così, perché hanno utilizzato il sistema della stabilizzazione dei precari, ma gli insegnanti-educatori non erano dei precari che andavano stabilizzati, erano già a tempo indeterminato dipendenti direttamente dell'ASL. L'assessore al welfare Negro precisa che il problema degli insegnanti-educatori nasce nell'ASL di Bari per effetto di un contenzioso che si è generato. Diverse sentenze passate in giudicato danno ragione all'ASL e non ai soggetti che l'avevano proposto. Il problema è che questi soggetti non hanno il possesso della laurea, quindi non possono essere inquadrati con la Categoria D, come per esempio è successo nelle altre ASL. La stabilizzazione è stata fatta a seguito del comma 38 dell'articolo 3 della legge regionale n. 40/2007 e ha riguardato chi aveva lavorato o era in servizio continuativo da almeno tre anni dall'entrata in vigore della stessa legge presso le ASL, con un rapporto di lavoro convenzionale oppure con un incarico a tempo determinato adibito al servizio di integrazione scolastica di cui alla L.R. 9 giugno 1987, n. 16. Tutto questo è stato applicato dalla ASL di Bari.
C'era un problema con l'insegnante di sostegno che non può essere sostituito come spesso cercano di fare anche i dirigenti scolastici. A questo devono provvedere i Piani regionali delle politiche sociali, i Piani d'ambito a cui si sta cercando di porre un'attenzione massima, anche nella previsione del Bilancio. Ovviamente la riduzione dei fondi da parte del Fondo nazionale per le politiche sociali, da parte del Fondo globale socio assistenziale e anche dei Comuni che hanno sempre meno risorse pone delle difficoltà. In occasione del prossimo bilancio sarà posta in essere ogni azione possibile per soddisfare questi bisogni che sono di primaria importanza. Damascelli contesta che gli insegnanti-educatori della ASL BA non siano laureati e, riservandosi un approfondimento, si è dichiarato insoddisfatto della risposta.