Amministrazioni ed Enti
Sottoscritto il primo manifesto nazionale delle bioenergie
Per il contrasto degli effetti negativi dell’impennata del prezzo dell’elettricità
Italia - domenica 21 novembre 2021
22.42
Adeguamento del PNIEC – Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima - ai target del Green Deal, rafforzamento del ruolo della biomassa, stabilizzazione del mercato dei bioliquidi e dei biocarburanti, riconoscimento del ruolo degli impianti a servizio di realtà manifatturiere e valorizzazione delle filiere locali. Sono solo alcune delle richieste da sottoporre al Governo per dare al comparto delle rinnovabili una prospettiva di reale crescita. Le proposte - fissate nero su bianco - entrano a far parte del Manifesto delle Bioenergie, il primo documento nazionale sottoscritto a Rimini lo scorso 29 ottobre in occasione della Fiera Key Energy dalle maggiori associazioni nel settore della produzione energetica delle agroenergie, fondamentali per la produzione della bioenergia. Il sistema regionale pugliese era presente con il Distretto Produttivo Pugliese "La Nuova Energia", rappresentato a Rimini da Nicola Danza, vicepresidente del Distretto e responsabile gruppo agroenergie.
Il Manifesto si basa sulla centralità del comparto delle bioenergie quale fondamentale elemento per la decarbonizzazione e il contrasto degli effetti negativi dell'impennata del prezzo dell'elettricità. A questi vantaggi si aggiungono rilevanti benefici di natura sociale ed economica. Il settore delle bioenergie infatti, è in grado di assorbire 43.700 occupati in Italia, di contribuire all'economia circolare e di abilitare nuovi modelli di generazione distribuita come le comunità energetiche. "Lo sviluppo e la valorizzazione delle agroenergie con la logica della filiera "corta" e circolare – dichiara il presidente del Distretto Produttivo Pugliese, Beppe Bratta - è la "ricetta" sostenibile da percorrere per il rafforzamento del settore agricolo ed energetico regionale per creare valore per le persone e le aziende che "vivono" il territorio". Hanno sottoscritto il documento, insieme al Distretto Produttivo Pugliese, Elettricità Futura, AIEL, ANPEB, Assitol, Assoebios, Assograssi, Confagricoltura, CIB, EBS e ITABIA, Fiper.
Il Manifesto si basa sulla centralità del comparto delle bioenergie quale fondamentale elemento per la decarbonizzazione e il contrasto degli effetti negativi dell'impennata del prezzo dell'elettricità. A questi vantaggi si aggiungono rilevanti benefici di natura sociale ed economica. Il settore delle bioenergie infatti, è in grado di assorbire 43.700 occupati in Italia, di contribuire all'economia circolare e di abilitare nuovi modelli di generazione distribuita come le comunità energetiche. "Lo sviluppo e la valorizzazione delle agroenergie con la logica della filiera "corta" e circolare – dichiara il presidente del Distretto Produttivo Pugliese, Beppe Bratta - è la "ricetta" sostenibile da percorrere per il rafforzamento del settore agricolo ed energetico regionale per creare valore per le persone e le aziende che "vivono" il territorio". Hanno sottoscritto il documento, insieme al Distretto Produttivo Pugliese, Elettricità Futura, AIEL, ANPEB, Assitol, Assoebios, Assograssi, Confagricoltura, CIB, EBS e ITABIA, Fiper.