Territorio
Stabilimenti balneari: "Gli operatori attendono risposte non più rimandabili"
L'intervento di Abaterusso (LeU/I Progressisti)
Puglia - sabato 3 novembre 2018
15.00
"Sulle concessioni balneari il governo deve necessariamente e urgentemente intervenire. Lo deve fare per salvaguardare un settore fondamentale per l'economia della Puglia che da anni vive nell'incertezza normativa". A sostenerlo è Ernesto Abaterusso, Presidente del Gruppo consiliare LeU/I Progressisti in Regione Puglia. "Conosciamo bene - afferma Abaterusso - i ritardi e i tentennamenti che hanno caratterizzato gli ultimi anni così come conosciamo altrettanto bene l'importanza di un settore che ha permesso la nascita e la crescita economica di tante realtà, sviluppato un modello competitivo di turismo, prodotto reddito e creato posti di lavoro. Proprio per questo crediamo che la categoria meriti certezze normative e chiediamo al Governo: cosa sta facendo per risolvere il problema? Che fine ha fatto il decreto anti-smontaggio promesso poche settimane fa dalla Sottosegretaria al Mibact? L'incertezza in cui sono costretti a vivere tanti operatori balneari è inaccettabile. Qui è in gioco la dignità di un settore importante e strategico per la nostra economia!"
"Il governo gialloverde - conclude Abaterusso - metta da parte, una buona volta, la sua indole all'inadempienza e dia risposte certe agli operatori del settore che aspettano solo concretezza, certezze e atti di responsabilità. La campagna elettorale è finita, è ora di mettersi al lavoro! La Regione, dal canto suo, faccia tutta la pressione di cui è capace sul Governo perché mantenga gli impegni assunti. Valuti, inoltre, quali strumenti essa possa, autonomamente, attivare nel breve periodo per non vessare ancora di più il settore".
"Il governo gialloverde - conclude Abaterusso - metta da parte, una buona volta, la sua indole all'inadempienza e dia risposte certe agli operatori del settore che aspettano solo concretezza, certezze e atti di responsabilità. La campagna elettorale è finita, è ora di mettersi al lavoro! La Regione, dal canto suo, faccia tutta la pressione di cui è capace sul Governo perché mantenga gli impegni assunti. Valuti, inoltre, quali strumenti essa possa, autonomamente, attivare nel breve periodo per non vessare ancora di più il settore".