Bandi e Concorsi
Torna il "Bando per il Commercio": eliminato l'ordine cronologico
Sistema in tilt lo scorso marzo e ripristino a partire dal prossimo 27 giugno. Oltre 6 milioni e mezzo di euro a disposizione del "piccolo commercio"
Puglia - venerdì 21 giugno 2013
10.14
Nella sostanza cambia solo una regola essenziale per l'accettazione delle domande: non varrà l'ordine cronologico di invio ma sarà stilata una vera e propria graduatoria valutativa per singolo progetto al termine dei tre mesi di apertura del bando. Stiamo parlando del "Bando per il Piccolo Commercio" che dallo scorso 5 marzo, giorno del primo "clic day" per l'invio delle richieste da parte dei commercianti pugliesi, ha creato non poche polemiche e problemi alla Regione Puglia ideatrice di questa opportunità di finanziamento.
In quei delicati giorni di apertura della procedura telematica, infatti, i sistemi sono stati tempestati di richieste ed attaccati da numerosi tentativi di hackeraggio che ne hanno compromesso le funzionalità basilari. La Regione aveva previsto che l'ordine di accettazione delle domande fosse semplicemente cronologico sino al termine delle risorse a disposizione. Gli oltre 6 milioni e mezzo di euro messi a disposizione da fondi statali e regionali, sarebbero così stati distribuiti senza una sorta di valutazione dell'idea progettuale. Ora, invece, la scelta è ricaduta su alcuni criteri che saranno utilizzati per scegliere a chi assegnare i contributi stessi: imprese che non hanno mai ricevuto contributi, innovazione tecnologica e sicurezza, imprenditoria femminile, tutela dell'ambiente e sede nei centri storici.
L'intervento è stato ripubblicato ieri, 20 giugno 2013, sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia. Sarà aperto dal 27 giugno al 27 settembre 2013. Beneficiari sono i piccoli commercianti dei centri storici e delle vie cittadine tradizionalmente ricche di negozi, ma anche le edicole, i piccoli ristoranti, le pizzerie, i bar, le associazioni tra commercianti di una stessa via o di una stessa strada, i consorzi costituiti tra imprese di commercio al dettaglio o tra commercianti dei mercati rionali. L'esercizio deve essere già costituito e non più grande di 250 mq. L'obiettivo è permettere ai piccoli commercianti pugliesi di migliorare la propria attività e allo stesso tempo riqualificare e rivitalizzare il sistema distributivo soprattutto nei centri storici e nelle zone urbane a tradizionale vocazione commerciale, compresi i mercati su aree pubbliche. L'intensità dell'aiuto è pari al 50% delle spese ammissibili per gli esercizi singoli e al 70% per le associazioni e i consorzi.
In quei delicati giorni di apertura della procedura telematica, infatti, i sistemi sono stati tempestati di richieste ed attaccati da numerosi tentativi di hackeraggio che ne hanno compromesso le funzionalità basilari. La Regione aveva previsto che l'ordine di accettazione delle domande fosse semplicemente cronologico sino al termine delle risorse a disposizione. Gli oltre 6 milioni e mezzo di euro messi a disposizione da fondi statali e regionali, sarebbero così stati distribuiti senza una sorta di valutazione dell'idea progettuale. Ora, invece, la scelta è ricaduta su alcuni criteri che saranno utilizzati per scegliere a chi assegnare i contributi stessi: imprese che non hanno mai ricevuto contributi, innovazione tecnologica e sicurezza, imprenditoria femminile, tutela dell'ambiente e sede nei centri storici.
L'intervento è stato ripubblicato ieri, 20 giugno 2013, sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia. Sarà aperto dal 27 giugno al 27 settembre 2013. Beneficiari sono i piccoli commercianti dei centri storici e delle vie cittadine tradizionalmente ricche di negozi, ma anche le edicole, i piccoli ristoranti, le pizzerie, i bar, le associazioni tra commercianti di una stessa via o di una stessa strada, i consorzi costituiti tra imprese di commercio al dettaglio o tra commercianti dei mercati rionali. L'esercizio deve essere già costituito e non più grande di 250 mq. L'obiettivo è permettere ai piccoli commercianti pugliesi di migliorare la propria attività e allo stesso tempo riqualificare e rivitalizzare il sistema distributivo soprattutto nei centri storici e nelle zone urbane a tradizionale vocazione commerciale, compresi i mercati su aree pubbliche. L'intensità dell'aiuto è pari al 50% delle spese ammissibili per gli esercizi singoli e al 70% per le associazioni e i consorzi.