Eventi e cultura
Tra orecchiette e strascinati di grano arso con Nunzia Caputo
Larga partecipazione di pubblico a “Tipicamente Canosa”
Canosa - lunedì 5 agosto 2024
8.59
Anche quest'anno la signora Nunzia Caputo di Bari Vecchia ha dato "lezioni" di orecchiette alla 7^ Edizione di "Tipicamente Canosa", rassegna enogastronomica e culturale, promossa ed organizzata dalla Pro Loco UNPLI Canosa, che si è svolta la scorsa domenica 4 agosto, nell'ambito degli eventi dell'Estate Canosina 2024, sotto il patrocinio del Comune di Canosa di Puglia. Grande entusiasmo attorno alla signora Nunzia Caputo che ha partecipato al taglio del nastro, salendo sul palco insieme alle autorità cittadine, tra le quali: il sindaco di Canosa Vito Malcangio, l'assessore alla cultura Cristina Saccinto, l'assessore agli eventi Saverio Di Nunno e il presidente della Pro Loco UNPLI Canosa, Elia Marro che hanno salutato e ringraziato il pubblico e quanti hanno reso possibile l'evento che interessato tutto il centro storico partendo da Piazza Vittorio Veneto al Castello, fino a giungere in Corso Traiano con stand enogastronomici di prodotti tipici e intrattenimenti musicali.
Tra un selfie e l'altro la signora Nunzia Caputo, seduta davanti "u tavelìre", ha svelato alcuni segreti sulle orecchiette baresi accompagnati dalle tecniche per farle a mano. Nel corso della serata dedicata all'arte culinaria è stato evidenziato che le orecchiette sono piccole e rugose, la cui forma rievoca quella di un orecchio; mentre gli strascinati sono preparati in un modo meno elaborato, servendosi esclusivamente di un coltello che li trascina sul piano di lavoro senza rigirarli. A pochi passi dalla signora barese anche la canosina Lucia Pizzuto che ha dimostrato di non temere la concorrenza, spiegando anche la preparazione e la tecnica utilizzata per gli strascinati con la farina di grano arso, definita il "simbolo della cucina della sopravvivenza", una peculiarità del territorio di Canosa di Puglia. Gli strascinati di grano arso sono entrati a far parte dei PAT, Prodotti Agroalimentari Tradizionali, come da aggiornamento del bollettino Ufficiale della Regione Puglia e dalla XXIV revisione del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ai sensi dell'art.12 comma 1 della legge del 12 dicembre 2016 pubblicata il 5 marzo 2024.
Gli strascinati di grano arso sono orecchiette differenti da quelle tipiche del territorio barese, di formato piccolo e ottenuto rivoltando l'impasto in punta di dito. "Lo strascinato ha una forma più grande, una sorta di orecchietta ovalizzata o, come alcuni accusavano, deforme, mal riuscita." Ha tra l'altro dichiarato la consigliera comunale Antonia Sinesi, artefice delle ricerche e dell'iscrizione ai PAT degli strascinati di grano arso: "la vera tipicità del territorio di Canosa di Puglia e di quella che un tempo era il suo agro, in quanto ricavata dalla tostatura del frumento duro seguita dalla molitura. La farina di grano arso conferisce un sapore rustico e aromatico all'impasto per gli strascinati. L'utilizzo della stessa è legato alla povertà e a quei periodi feudali e oscuri in cui Canosa fu costretta a vivere per molti secoli." Gli assaggi e le degustazioni degli strascinati di grano arso, attraverso varie ricette della tradizione, preparate dai ristoratori locali, hanno dato il valore aggiunto alla 7^ Edizione di "Tipicamente Canosa" che ancora una volta ha fatto registrare una larga partecipazione di pubblico, che ha gustato i piatti e condiviso le bontà gastronomiche in tutte le loro declinazioni.
Riproduzione@riservata
Tra un selfie e l'altro la signora Nunzia Caputo, seduta davanti "u tavelìre", ha svelato alcuni segreti sulle orecchiette baresi accompagnati dalle tecniche per farle a mano. Nel corso della serata dedicata all'arte culinaria è stato evidenziato che le orecchiette sono piccole e rugose, la cui forma rievoca quella di un orecchio; mentre gli strascinati sono preparati in un modo meno elaborato, servendosi esclusivamente di un coltello che li trascina sul piano di lavoro senza rigirarli. A pochi passi dalla signora barese anche la canosina Lucia Pizzuto che ha dimostrato di non temere la concorrenza, spiegando anche la preparazione e la tecnica utilizzata per gli strascinati con la farina di grano arso, definita il "simbolo della cucina della sopravvivenza", una peculiarità del territorio di Canosa di Puglia. Gli strascinati di grano arso sono entrati a far parte dei PAT, Prodotti Agroalimentari Tradizionali, come da aggiornamento del bollettino Ufficiale della Regione Puglia e dalla XXIV revisione del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ai sensi dell'art.12 comma 1 della legge del 12 dicembre 2016 pubblicata il 5 marzo 2024.
Gli strascinati di grano arso sono orecchiette differenti da quelle tipiche del territorio barese, di formato piccolo e ottenuto rivoltando l'impasto in punta di dito. "Lo strascinato ha una forma più grande, una sorta di orecchietta ovalizzata o, come alcuni accusavano, deforme, mal riuscita." Ha tra l'altro dichiarato la consigliera comunale Antonia Sinesi, artefice delle ricerche e dell'iscrizione ai PAT degli strascinati di grano arso: "la vera tipicità del territorio di Canosa di Puglia e di quella che un tempo era il suo agro, in quanto ricavata dalla tostatura del frumento duro seguita dalla molitura. La farina di grano arso conferisce un sapore rustico e aromatico all'impasto per gli strascinati. L'utilizzo della stessa è legato alla povertà e a quei periodi feudali e oscuri in cui Canosa fu costretta a vivere per molti secoli." Gli assaggi e le degustazioni degli strascinati di grano arso, attraverso varie ricette della tradizione, preparate dai ristoratori locali, hanno dato il valore aggiunto alla 7^ Edizione di "Tipicamente Canosa" che ancora una volta ha fatto registrare una larga partecipazione di pubblico, che ha gustato i piatti e condiviso le bontà gastronomiche in tutte le loro declinazioni.
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