Eventi e cultura
Tra "Pentole e Pistole"
Il noir di Franco Caprio e Vito Antonio Loprieno
BAT - mercoledì 3 gennaio 2018
16.18
Cresce l'attesa per la divertente presentazione del romanzo "Pentole e Pistole", attraverso letture teatrali, condotta da Marisa Contò e Antonella Caprio, che si terrà alle ore 19,00 di giovedì 4 gennaio a Bisceglie(BT) presso la Libreria "Vecchie Segherie ed Altre Storie", in via Porto nr. 33, con ingresso libero. Il romanzo "Pentole e Pistole", per la casa editrice Radici Future, scritto a quattro mani da Franco Caprio e Vito Antonio Loprieno punta l'attenzione al mondo dei talent, alla televisione, alla malavita, alla cucina e all'enogastronomia. Carmine Lo Riccio, nuovo arrivato tra i detenuti del carcere di Morton Hall, fa presto la conoscenza dell'uomo più temuto del braccio, don Pasquale Cicerchia: boss sanguinario, eppure animato da un immenso amore per la cucina. I due si trovano a condividere il lento scorrere del tempo in prigione, l'uggia del cielo inglese attraverso le sbarre e le radici nell'Italia meridionale, ma soprattutto le succulente ricette che don Pasquale ha facoltà di preparare godendo di un eccezionale regime di libertà. Tra un manicaretto e l'altro, un omicidio e una rappresaglia carceraria, l'intreccio tra Carmine e il boss è destinato a trascendere le circostanze delle prigionia. E ha forse origini più lontane. Intanto in Italia un'altra fortezza, il Castello di Bracciano, è il set prescelto per le finali del più grande reality mai prodotto, vera passione televisiva dei detenuti: The Biggest Chef, una sfida internazionale tra cuochi. Tra scena e retroscena, intrighi, misteriose scomparse, spettri del passato e scheletri negli armadi, sostituzioni di persona, e con lo zampino delle più famigerate organizzazioni mafiose del mondo, The Biggest Chef si rivelerà molto più che un semplice programma televisivo: sarà una vera e propria sfida all'ultimo sangue. Con il romanzo noir "Pentole e pistole" gli autori rendono un divertente omaggio al genere poliziesco, giocando proprio con i suoi più inveterati cliché. Intanto, fonti attendibili riferiscono: "Il romanzo che ha costretto gli autori a vivere sotto scorta... alimentare."