Enzo Princigalli
Enzo Princigalli
Politica

Tufarelle:"Ragionare sugli atti e sui fatti più che sulle mere dichiarazioni"

Le dichiarazioni del consigliere Princigalli

Prendo atto con soddisfazione della ribadita vicinanza della Provincia Barletta Andria Trani alle istanze delle Comunità interessate consacrata nella delibera provinciale del 7 settembre scorso e fa bene il Presidente Nicola Giorgino a respingere ogni tentativo di strumentalizzazione politica. Ma proprio per evitare interpretazioni faziose appare quanto mai necessario ragionare sugli atti e sui fatti più che sulle mere dichiarazioni. E i fatti dicono che l'Organo Tecnico della Provincia che giuridicamente esprime all'esterno la volontà dell'Ente, disattendendo l'indirizzo politico e le censure sul procedimento amministrativo sollevate dai Comuni, ha sposato in pieno con la parte motiva della Determinazione di costituirsi in giudizio, la legittimità della Autorizzazione Provinciale in favore della Azienda richiedente. Ed allora con tutto il rispetto per l'opinione espressa dal Presidente Collega Giorgino, devo dire che non mi convince, in punto di diritto, la considerazione secondo la quale la costituzione in giudizio CONTRO i Comuni ed a sostegno della legittimità della rilasciata autorizzazione sarebbe un atto dovuto per scongiurare possibili conseguenze risarcitorie a carico dell'Ente Provinciale. La decisione di costituirsi in giudizio non è un atto dovuto come si evince agevolmente dalla articolata motivazione posta dal Dirigente a sostegno della Determinazione il quale invece affronta nel merito il tema delle censure rassegnate dai Comuni sostenendone la infondatezza e quindi la necessità di difendere in giudizio l'operato della Provincia. Se fosse stato un atto dovuto non ci sarebbe stato bisogno di argomentare sulle ragioni sottese alla decisione di costituirsi. Non convince poi l'argomento dei danni che si vorrebbero scongiurare perché l'attività della Impresa allo stato non risulta neppure iniziata. Se il TAR dovesse ritenere illegittima l'autorizzazione è di tutta evidenza che un atto illegittimo non potrebbe mai giustificare alcuna richiesta risarcitoria. Se invece TAR e Consiglio di Stato dovessero sancire la piena legittimità dell'Autorizzazione, nessun ritardo potrebbe essere imputato comunque alla Provincia sol che si fosse, com'era auspicabile, semplicemente rimessa alle determinazioni del Giudice rispetto ad un ricorso promosso da terzi. (In realtà c'è abbastanza per una revoca in autotutela ma per questo ci vuole coraggio ed onesta' intellettuale). D'altra parte ben più gravi saranno i danni ambientali che la Provincia si è esposta a risarcire ai Comuni qualora l'attività autorizzata dovesse rivelarsi come noi sosteniamo, illegittima. La vicinanza alle comunità va dimostrata nei fatti prendendo tempestivamente le distanze da atti amministrativi che offendono il territorio e la nostra intelligenza. Siamo fiduciosi che il TAR farà giustizia in linea con l'orientamento già espresso a chiare lettere dal Consiglio di Stato prima delle "piroette argomentative" della Conferenza dei Servizi.
Enzo Princigalli - consigliere comunale di opposizione di Canosa Popolare
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