Turismo
Turismo religioso e Via Francigena per il Ponte di Ognissanti
I cammini di pellegrinaggio che uniscono l’arte, la bellezza, la storia con il cibo e la cultura contadina pugliese
Puglia - giovedì 31 ottobre 2024
18.51
Nel lungo ponte di Ognissanti saranno oltre 10mila tra italiani e stranieri che hanno deciso di trascorrere la breve vacanza negli agriturismi in Puglia, dove cresce tra l'altro il turismo religioso con i piccoli borghi che conservano le antiche tradizioni enogastronomiche rurali, incrementando la capacità di offrire un patrimonio naturale, paesaggistico, culturale e artistico senza eguali. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, sulla base delle stime di Terranostra, associazione agrituristica e ambientale, in occasione del lungo ponte per le festività di Ognissanti e del 2 novembre, in cui i turisti religiosi affollano i piccoli borghi rurali in Puglia, il 33% tra i più belli d'Italia, con il rafforzamento del primato europeo di San Giovanni Rotondo con oltre 6 milioni di pellegrini, l'aumento delle presenze a Monte Sant'Angelo grazie all'iscrizione della Basilica di San Michele nel Patrimonio mondiale dell'UNESCO e al Colle della Minerva dove la chiesa è consacrata ai Martiri d'Otranto.
Le tradizioni e la cultura religiosa in Puglia e la presenza di importanti santuari di riferimento per itinerari spirituali che non hanno eguali nel mondo – spiega Coldiretti Puglia – rappresentano punti di richiamo di flussi turistici motivati da interessi religiosi sul territorio. Il pellegrino non è un turista high-spender e viaggia principalmente in bassa stagione contribuendo così alla destagionalizzazione delle destinazioni. Ma si registra anche una crescente attenzione a mete secondarie spesso in abbinamento al turismo ecologico e a quello enogastronomico con oltre 80 agriturismi lungo i cammini di pellegrinaggio che uniscono l'arte, la bellezza, la storia con il cibo e la cultura contadina, come la Via Francigena che unisce Brindisi, Monopoli, Bari, Canosa di Puglia fino al Gargano, con la possibilità di varianti marittime come quella da Bisceglie, Giovinazzo fino a Bari, ma anche la Via Leucadense in provincia di Lecce e la Via Sallentina in provincia di Taranto dove si producono le 365 specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, 60 cibi e vini certificati DOP e IGP, a cui si aggiungono le 4 STG nazionali e le 2 bevande spiritose IG regionali, per un totale di 66 Indicazioni Geografiche, in 950 agriturismi che conservano da generazioni i segreti della cucina contadina, oltre ai 1000 agricoltori in vendita diretta con Campagna Amica e le numerose iniziative di valorizzazione, dalle sagre alle strade del vino.
A trainare le visite nelle campagne sono soprattutto le esperienze offerte dagli agriturismi per la stagione autunnale , con la possibilità di partecipare alle attività di raccolta o di scoprire gusti e segreti di settori in crescita. Se l'enoturismo è ormai una realtà consolidata, tanto da aver superato in estate il record di 6 milioni di presenze registrato lo scorso anno, cresce anche l'oleoturismo, con i frantoi e le aziende olivicole offrono l'opportunità di visite e degustazioni. Da segnalare negli ultimi anni la riscoperta di forme più tradizionali di turismo – conclude Coldiretti Puglia – con un numero crescente di chi percorre a piedi gli itinerari religiosi verso le mete di culto.
Le tradizioni e la cultura religiosa in Puglia e la presenza di importanti santuari di riferimento per itinerari spirituali che non hanno eguali nel mondo – spiega Coldiretti Puglia – rappresentano punti di richiamo di flussi turistici motivati da interessi religiosi sul territorio. Il pellegrino non è un turista high-spender e viaggia principalmente in bassa stagione contribuendo così alla destagionalizzazione delle destinazioni. Ma si registra anche una crescente attenzione a mete secondarie spesso in abbinamento al turismo ecologico e a quello enogastronomico con oltre 80 agriturismi lungo i cammini di pellegrinaggio che uniscono l'arte, la bellezza, la storia con il cibo e la cultura contadina, come la Via Francigena che unisce Brindisi, Monopoli, Bari, Canosa di Puglia fino al Gargano, con la possibilità di varianti marittime come quella da Bisceglie, Giovinazzo fino a Bari, ma anche la Via Leucadense in provincia di Lecce e la Via Sallentina in provincia di Taranto dove si producono le 365 specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, 60 cibi e vini certificati DOP e IGP, a cui si aggiungono le 4 STG nazionali e le 2 bevande spiritose IG regionali, per un totale di 66 Indicazioni Geografiche, in 950 agriturismi che conservano da generazioni i segreti della cucina contadina, oltre ai 1000 agricoltori in vendita diretta con Campagna Amica e le numerose iniziative di valorizzazione, dalle sagre alle strade del vino.
A trainare le visite nelle campagne sono soprattutto le esperienze offerte dagli agriturismi per la stagione autunnale , con la possibilità di partecipare alle attività di raccolta o di scoprire gusti e segreti di settori in crescita. Se l'enoturismo è ormai una realtà consolidata, tanto da aver superato in estate il record di 6 milioni di presenze registrato lo scorso anno, cresce anche l'oleoturismo, con i frantoi e le aziende olivicole offrono l'opportunità di visite e degustazioni. Da segnalare negli ultimi anni la riscoperta di forme più tradizionali di turismo – conclude Coldiretti Puglia – con un numero crescente di chi percorre a piedi gli itinerari religiosi verso le mete di culto.