Religioni
Ucraina: tacciano le armi, costruiamo la Pace
Ad Andria, un incontro per dar voce alle persone accolte in questo anno dalla Caritas Diocesana
BAT - martedì 21 marzo 2023
11.18
"Questa storia di accoglienza è un impegno concreto per la pace", sono le parole di Papa Francesco che lo scorso 18 marzo nella Sala Nervi in San Pietro ha rivolto, tra le altre, alle persone ucraine accolte in questo anno dalla rete Caritas e più in generale da quanti hanno aperto le proprie case e i propri cuori. Ad Andria, alle ore 19.00 di giovedì 23 marzo 2023 ci sarà un incontro organizzato dalla Caritas Diocesana di Andria per dar voce alle persone accolte in questo anno che avrà luogo presso l'Oratorio della Parrocchia S. Michele Arcangelo e S. Giuseppe in via S. Angelo n. 40. L'incontro, a più voci, vuole essere una narrazione dei molteplici aspetti legati alla ospitalità e alle storie personali che si intrecciano alle nostre, alle dinamiche che si sviluppano. Sempre Papa Francesco ha detto "la vostra presenza può essere una benedizione per il Paese in cui vi trovate" e ha continuato dicendo "l'ospitalità che vi è stata offerta è diventata per voi motivo per restituire". Una restituzione in forma di racconto, di passi concreti verso la pace.
"Questo incontro- riferisce Don Mimmo Francavilla, direttore della Caritas Diocesana- vuole rappresentare la possibilità di ascoltare dalla vivavoce delle persone accolte la loro esperienza nella nostra città e nella nostra diocesi di Andria, il loro carico di sofferenza insieme alla possibilità di ritrovare una casa o di sentirsi famiglia. Una opportunità per conoscersi e rinnovare le motivazioni dell'accoglienza e affinare gli strumenti per una ospitalità ormai non più emotiva. Siamo più che consapevoli che se non possiamo far tacere le armi sarà possibile, invece, offrire una testimonianza di come costruire la pace."
Dopo i saluti iniziali si alterneranno diversi interventi da parte di coloro che hanno accolto, dei volontari Caritas, dei Giovani del Servizio Civile come anche le testimonianze dal mondo della scuola per poi prestare ascolto alle testimonianze degli amici ucraini, spezzoni di vita interrotti e di speranza mai abbandonata. Daremo spazio anche alle immagini e al racconto di chi da volontario ha avuto la possibilità di recarsi in Ucraina come anche di una mamma ucraina che vi è ritornata anche per pochi giorni o di una persona accolta che ha deciso di ritornarvi con i suoi figli. L'incontro sarà arricchito anche da intermezzi musicali da parte di un papà e di un bambino ucraino come anche la possibilità di assaggiare alcuni dolci della tradizione ucraina.
L'incontro è aperto a tutta la cittadinanza.
"Questo incontro- riferisce Don Mimmo Francavilla, direttore della Caritas Diocesana- vuole rappresentare la possibilità di ascoltare dalla vivavoce delle persone accolte la loro esperienza nella nostra città e nella nostra diocesi di Andria, il loro carico di sofferenza insieme alla possibilità di ritrovare una casa o di sentirsi famiglia. Una opportunità per conoscersi e rinnovare le motivazioni dell'accoglienza e affinare gli strumenti per una ospitalità ormai non più emotiva. Siamo più che consapevoli che se non possiamo far tacere le armi sarà possibile, invece, offrire una testimonianza di come costruire la pace."
Dopo i saluti iniziali si alterneranno diversi interventi da parte di coloro che hanno accolto, dei volontari Caritas, dei Giovani del Servizio Civile come anche le testimonianze dal mondo della scuola per poi prestare ascolto alle testimonianze degli amici ucraini, spezzoni di vita interrotti e di speranza mai abbandonata. Daremo spazio anche alle immagini e al racconto di chi da volontario ha avuto la possibilità di recarsi in Ucraina come anche di una mamma ucraina che vi è ritornata anche per pochi giorni o di una persona accolta che ha deciso di ritornarvi con i suoi figli. L'incontro sarà arricchito anche da intermezzi musicali da parte di un papà e di un bambino ucraino come anche la possibilità di assaggiare alcuni dolci della tradizione ucraina.
L'incontro è aperto a tutta la cittadinanza.