Eventi e cultura
Un posto fisso in Paradiso
Il Festival "SCIAPÒ" ricorda le vittime dei treni
Canosa - martedì 19 luglio 2016
17.44
Non ha deluso le aspettative la rappresentazione teatrale "Un posto fisso in Paradiso" di Corrado Visone, regia di Valerio Buono, con la Compagnia Uomini di Mondo di Ischia in uno scenario incantevole come il parco archeologico del Battistero San Giovanni a Canosa di Puglia(BT). Merito della compagnia campana che domenica scorsa ha dimostrato di valere sul palco, esprimendo professionalità e talento teatrale anche "fuori dai confini dell'isola verde". L'opera in due atti "Un posto fisso in Paradiso" ha catturato l'attenzione di una platea esigente che a più riprese ha fatto sentire il calore degli applausi in sintonia con la verve comica, l'arguzia napoletana e quel pizzico di humour nero anglosassone, apprezzati e commentati positivamente. Il finale è stato emozionante quando l'autore-attore Corrado Visone ha regalato dei momenti di riflessione, davvero toccanti, con un componimento espositivo intitolato "Nei treni al Sud" per commemorare le 23 vittime della tragedia ferroviaria sulla tratta a binario unico Andria- Corato dello scorso 12 luglio.
"""Nei treni al sud si appoggia la testa al finestrino che scotta, qualche volta si dorme, e il rumore è un suono dolce, che ti conduce, tra la campagna e la periferia, altre volte nei treni si sta svegli e il mondo è un acquerello di figure imprecise, e i colori si divertono a scambiarsi di posto e non sai se è una fila di panni stesi o un filare di viti, nei treni al sud fa caldo, e non ripareranno mai l'aria condizionata, se c'è mai stata, al sud nei treni si aspetta le gallerie, perché è buio, perché sono fresche, nei treni al sud si tengono i finestrini aperti, per respirare, e ci si affaccia, e il panorama è sempre bello, c'è quasi sempre il mare, nei treni al sud si fa conversazione e i dialetti si mischiano e anche le giornate di lavoro, di chi comincia e di chi finisce, e l'orario porta sempre le 07.48 anche se fa ritardo, anche se in alcuni giorni non c'è, nei treni ci sono i ragazzi, che ascoltano la musica nelle cuffie e sono distratti, non si accorgono della fermata che scorre via, e quel nome di stazione si confonde con un altro e volevi tornare a casa, ma scendi alla prossima, nei treni al sud fa caldo e anche la strada sbiadisce in lontananza, nei treni al sud si suda e la vista si appanna, e la strada scompare e in fondo forse c'è una mucca, o una casa cantoniera, oppure è un altro treno, che non ha visto il semaforo, che non ha visto un altro treno, uguale e contrario, nello stesso verso, che va in controsenso, e un controsenso è forse la vita, che credi di dormire, e invece nei treni si muore."""
L'artista campano ha commosso il pubblico che ha poi condiviso sui social lo scritto "Nei treni al Sud" di Visone, veritiero e di grande attualità. Consensi unanimi per la Prima Edizione del Festival Nazionale di Teatro Amatoriale "SCIAPÒ" Città di Canosa di Puglia(BT), promosso dalla Pro Loco di Canosa e dalla Compagnia Teatrale "TEATRONUOVO", che non si ferma e propone l'opera teatrale "Questi figli amatissimi" della Compagnia La Cricca di Taranto, in calendario mercoledì 20 luglio 2016 (apertura cancelli alle ore 20,30, sipario alle ore 21,00). L'arte teatrale "a braccetto" con l'archeologia per valorizzare il patrimonio artistico-culturale della Città di Canosa di Puglia votata al turismo di qualità.
"""Nei treni al sud si appoggia la testa al finestrino che scotta, qualche volta si dorme, e il rumore è un suono dolce, che ti conduce, tra la campagna e la periferia, altre volte nei treni si sta svegli e il mondo è un acquerello di figure imprecise, e i colori si divertono a scambiarsi di posto e non sai se è una fila di panni stesi o un filare di viti, nei treni al sud fa caldo, e non ripareranno mai l'aria condizionata, se c'è mai stata, al sud nei treni si aspetta le gallerie, perché è buio, perché sono fresche, nei treni al sud si tengono i finestrini aperti, per respirare, e ci si affaccia, e il panorama è sempre bello, c'è quasi sempre il mare, nei treni al sud si fa conversazione e i dialetti si mischiano e anche le giornate di lavoro, di chi comincia e di chi finisce, e l'orario porta sempre le 07.48 anche se fa ritardo, anche se in alcuni giorni non c'è, nei treni ci sono i ragazzi, che ascoltano la musica nelle cuffie e sono distratti, non si accorgono della fermata che scorre via, e quel nome di stazione si confonde con un altro e volevi tornare a casa, ma scendi alla prossima, nei treni al sud fa caldo e anche la strada sbiadisce in lontananza, nei treni al sud si suda e la vista si appanna, e la strada scompare e in fondo forse c'è una mucca, o una casa cantoniera, oppure è un altro treno, che non ha visto il semaforo, che non ha visto un altro treno, uguale e contrario, nello stesso verso, che va in controsenso, e un controsenso è forse la vita, che credi di dormire, e invece nei treni si muore."""
L'artista campano ha commosso il pubblico che ha poi condiviso sui social lo scritto "Nei treni al Sud" di Visone, veritiero e di grande attualità. Consensi unanimi per la Prima Edizione del Festival Nazionale di Teatro Amatoriale "SCIAPÒ" Città di Canosa di Puglia(BT), promosso dalla Pro Loco di Canosa e dalla Compagnia Teatrale "TEATRONUOVO", che non si ferma e propone l'opera teatrale "Questi figli amatissimi" della Compagnia La Cricca di Taranto, in calendario mercoledì 20 luglio 2016 (apertura cancelli alle ore 20,30, sipario alle ore 21,00). L'arte teatrale "a braccetto" con l'archeologia per valorizzare il patrimonio artistico-culturale della Città di Canosa di Puglia votata al turismo di qualità.