
Storia
Una scuola è il luogo ideale dove allestire una mostra
Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli in visita alla mostra "Forme e colori dall'Italia preromana. Canosa di Puglia"
Canosa - martedì 1 aprile 2025
17.43
Un primo aprile che passerà agli annali della storia canosina che ha visto in tarda mattinata odierna l'arrivo del Ministro della Cultura Alessandro Giuli per visitare la mostra "Forme e colori dall'Italia preromana. Canosa di Puglia", a cura di Massimo Osanna e Luca Mercuri, allestita in un'ala dell'edificio scolastico "G. Mazzini". A pochi mesi dalla visita ufficiale del 9 novembre 2024 presso il Teatro Comunale "R. Lembo", in occasione dell'incontro pubblico relativo alla nascita del nuovo Museo Archeologico Nazionale, il Ministro della Cultura Alessandro Giuli è stato accolto dalle autorità cittadine tra le quali il Sindaco di Canosa, Vito Malcangio, l'europarlamentare Francesco Ventola, il presidente del consiglio comunale Michele Vitrani, l'assessore alla cultura Cristina Saccinto, il presidente della Fondazione Archeologica Canosina Sergio Fontana, la dirigente Nadia Landolfi e tutta la comunità scolastica. "Una scuola è il luogo ideale dove allestire una mostra perché, per quanto possa essere di livello molto elevato la qualità scientifica della ricerca che c'è dietro questa esposizione, essa resta la base di ogni formazione, anche primaria" Ha dichiarato il Ministro Giuli durante la visita alla mostra "Forme e colori dall'Italia preromana. Canosa di Puglia", accompagnato dalla Direttrice del Museo Archeologico di Canosa Anito Rocco e dal delegato alla Direzione Regionale Musei Puglia Francesco Longobardi.
La mostra espone alcune fra le produzioni artigianali più caratteristiche del popolo dei Dauni, raccontando e illustrando uno dei momenti più significativi nell'immaginario daunio quando, durante lo svolgimento delle cerimonie funerarie dedicate ai membri dell'élite canosina fra IV e II secolo a.C., erano utilizzati questi materiali. Armi, gioielli, ornamenti, insieme ai vasi policromi e plastici, caratteristici delle botteghe canosine dell'epoca, selezionati dai depositi e dalle collezioni di importanti musei pugliesi, tra cui il Museo Archeologico Nazionale di Canosa di Puglia, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto, il Museo Archeologico di Santa Scolastica di Bari, e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Barletta Andria Trani e Foggia, nonché dalla Soprintendenza Nazionale per il patrimonio culturale subacqueo, sono "i protagonisti" della storia di Canosa di Puglia, uno dei centri più rilevanti del distretto daunio. Per la prima volta è esposto anche un reperto di straordinaria importanza recuperato dal Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, assegnato alla Direzione regionale Musei nazionali Puglia nel dicembre 2024: un grande frammento di dipinto murale con scena figurata forse proveniente da un ipogeo della Daunia. La mostra, inaugurata lo scorso 14 marzo, è reduce da un notevole successo di pubblico registrato nelle sedi degli Istituti Italiani di Cultura a Santiago del Cile alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, Buenos Aires, San Paolo, Città del Messico e, poi a Roma a Castel Sant'Angelo. La mostra "Forme e colori dall'Italia preromana. Canosa di Puglia", che sarà visitabile al pubblico fino al 18 maggio 2025. nei giorni di mercoledì, giovedì, venerdì e domenica dalle ore 9.00 alle 15.30 (ultimo ingresso 14:00) e il sabato dalle ore 13.00 alle 19.30 (ultimo ingresso 18.00). All'interno dell'edificio scolastico "G. Mazzini", in Via Piave n.67, a Canosa di Puglia sono disponibili biglietteria, bookshop e audioguide.
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La mostra espone alcune fra le produzioni artigianali più caratteristiche del popolo dei Dauni, raccontando e illustrando uno dei momenti più significativi nell'immaginario daunio quando, durante lo svolgimento delle cerimonie funerarie dedicate ai membri dell'élite canosina fra IV e II secolo a.C., erano utilizzati questi materiali. Armi, gioielli, ornamenti, insieme ai vasi policromi e plastici, caratteristici delle botteghe canosine dell'epoca, selezionati dai depositi e dalle collezioni di importanti musei pugliesi, tra cui il Museo Archeologico Nazionale di Canosa di Puglia, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto, il Museo Archeologico di Santa Scolastica di Bari, e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Barletta Andria Trani e Foggia, nonché dalla Soprintendenza Nazionale per il patrimonio culturale subacqueo, sono "i protagonisti" della storia di Canosa di Puglia, uno dei centri più rilevanti del distretto daunio. Per la prima volta è esposto anche un reperto di straordinaria importanza recuperato dal Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, assegnato alla Direzione regionale Musei nazionali Puglia nel dicembre 2024: un grande frammento di dipinto murale con scena figurata forse proveniente da un ipogeo della Daunia. La mostra, inaugurata lo scorso 14 marzo, è reduce da un notevole successo di pubblico registrato nelle sedi degli Istituti Italiani di Cultura a Santiago del Cile alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, Buenos Aires, San Paolo, Città del Messico e, poi a Roma a Castel Sant'Angelo. La mostra "Forme e colori dall'Italia preromana. Canosa di Puglia", che sarà visitabile al pubblico fino al 18 maggio 2025. nei giorni di mercoledì, giovedì, venerdì e domenica dalle ore 9.00 alle 15.30 (ultimo ingresso 14:00) e il sabato dalle ore 13.00 alle 19.30 (ultimo ingresso 18.00). All'interno dell'edificio scolastico "G. Mazzini", in Via Piave n.67, a Canosa di Puglia sono disponibili biglietteria, bookshop e audioguide.
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