Associazioni
Unimpresa Bat: Agenzia Puglia Imperiale, linea dura del presidente Marcovecchio
Un clima nuovo e rinnovato. Le parole del Presidente che incita le Associazioni ad affrontare i Sindaci e gli Assessori
Canosa - sabato 2 marzo 2013
18.03
Un clima nuovo e rinnovato. Lo si è notato subito e lo si è capito quando il tavolo della sala riunioni e la sala stessa si sono riempiti di rappresentanti delle Associazioni, delle Pro-Loco e anche di alcuni amministratori pubblici che ancora credono nelle finalità dell'Agenzia con sede a Palazzo Caccetta. Di fronte a questa partecipazione ampia e qualificata, di fronte ad alcune assenze non sempre altrettanto costruttive e soprattutto di fronte alla necessità di vedere le cose in una prospettiva differente, le parole del Presidente Michele Marcovecchio sono chiare, dirette ed esplicite così come esse sono rivolte specificatamente verso coloro che evidentemente poco credono o forse mai hanno creduto nel ruolo importante di Puglia Imperiale ma che sono chiamati ad un ravvedimento o ad altre scelte, purché altrettanto chiare e precise.
Noi come Unimpresa, unitamente a tutti gli altri colleghi delle Associazioni che, come la nostra, fanno parte del Comitato di Pilotaggio, abbiamo apprezzato anche questo nuovo linguaggio così come condividiamo appieno la presa di posizione del Presidente Marcovecchio allorquando, proprio nella riunione dello scorso 22 febbraio, ha affermato a gran voce la volontà di rendere coinvolgente e partecipativo il ruolo di coordinamento che deve spettare a tutti i soggetti coinvolti nel processo di sviluppo del territorio, quindi in primis proprio alle rappresentanze associative che tanto fanno in termini di operatività sopperendo non poco ai deficit e alle carenze, strutturali ma anche culturali, di molti Enti ed Amministrazioni Pubbliche che dovrebbero svolgere ruoli ben più qualificanti ed incisivi.
Le parole del Presidente che incita le Associazioni ad "affrontare i Sindaci e gli Assessori" che poco o niente fanno per il turismo e per lo sviluppo del territorio o che, cosa ancora più grave, ignorano l'attuazione dei minimi strumenti di partecipazione aperta a tutti i soggetti proponenti, non possono passare inosservate e devono indurre alla riflessione così come alla riflessione, più profonda, devono indurre le sue parole quando egli "invita" coloro che ne hanno responsabilità sul territorio ad assumere il giusto ruolo per far si che da un lato vengano colmate alcune carenze normative come l'assenza di un Accordo Quadro, ritardandone lo sviluppo turistico del territorio e dall'altro di evitare il serio e concreto rischio di perdere definitivamente le ingenti risorse disponibili presso la Regione Puglia per quelle finalità.
Quando il dibattito, poi, si è spostato sulla proposta di organizzare la "Settimana del Patrimonio Culturale in Puglia Imperiale" quell'entusiasmo del mondo associazionistico è esploso e la disponibilità a collaborare, in termini operativi e quale contributo di idee e progetti ha trovato anche riscontro da parte dei rappresentanti istituzionali presenti che hanno condiviso l'idea e dichiarato di volerla altresì sostenere.
Un buon punto di ripartenza, quindi, che potrebbe essere la nuova vision di un'Agenzia che se riesce ad ottenere l'interesse di tutti i comuni che ne fanno parte e se veramente ognuno riesce a spogliarsi di ruoli istituzionali che spesso rappresentano un forte freno se non, in taluni casi, addirittura azione di boicottaggio, allora una nuova esperienza potrebbe nascere e se a guidare questa esperienza ci sono le parole pronunciate dal Presidente Marcovecchio nel corso della riunione, allora c'è solo da riorganizzarsi, da creare quella rete territoriale, culturale e organizzativa tra i comuni che quasi sempre, invece, manca perché essi si concentrano sulle proprie isolate iniziative, arrivando ad esaltare ciò che quasi non esiste e finalmente utilizzare le risorse stanziate per scoprire quell'enorme patrimonio che tutti a parole dicono di conoscere e di saper sfruttare ma che in effetti è talmente grande da far paura ai piccoli.
Savino Montaruli
Noi come Unimpresa, unitamente a tutti gli altri colleghi delle Associazioni che, come la nostra, fanno parte del Comitato di Pilotaggio, abbiamo apprezzato anche questo nuovo linguaggio così come condividiamo appieno la presa di posizione del Presidente Marcovecchio allorquando, proprio nella riunione dello scorso 22 febbraio, ha affermato a gran voce la volontà di rendere coinvolgente e partecipativo il ruolo di coordinamento che deve spettare a tutti i soggetti coinvolti nel processo di sviluppo del territorio, quindi in primis proprio alle rappresentanze associative che tanto fanno in termini di operatività sopperendo non poco ai deficit e alle carenze, strutturali ma anche culturali, di molti Enti ed Amministrazioni Pubbliche che dovrebbero svolgere ruoli ben più qualificanti ed incisivi.
Le parole del Presidente che incita le Associazioni ad "affrontare i Sindaci e gli Assessori" che poco o niente fanno per il turismo e per lo sviluppo del territorio o che, cosa ancora più grave, ignorano l'attuazione dei minimi strumenti di partecipazione aperta a tutti i soggetti proponenti, non possono passare inosservate e devono indurre alla riflessione così come alla riflessione, più profonda, devono indurre le sue parole quando egli "invita" coloro che ne hanno responsabilità sul territorio ad assumere il giusto ruolo per far si che da un lato vengano colmate alcune carenze normative come l'assenza di un Accordo Quadro, ritardandone lo sviluppo turistico del territorio e dall'altro di evitare il serio e concreto rischio di perdere definitivamente le ingenti risorse disponibili presso la Regione Puglia per quelle finalità.
Quando il dibattito, poi, si è spostato sulla proposta di organizzare la "Settimana del Patrimonio Culturale in Puglia Imperiale" quell'entusiasmo del mondo associazionistico è esploso e la disponibilità a collaborare, in termini operativi e quale contributo di idee e progetti ha trovato anche riscontro da parte dei rappresentanti istituzionali presenti che hanno condiviso l'idea e dichiarato di volerla altresì sostenere.
Un buon punto di ripartenza, quindi, che potrebbe essere la nuova vision di un'Agenzia che se riesce ad ottenere l'interesse di tutti i comuni che ne fanno parte e se veramente ognuno riesce a spogliarsi di ruoli istituzionali che spesso rappresentano un forte freno se non, in taluni casi, addirittura azione di boicottaggio, allora una nuova esperienza potrebbe nascere e se a guidare questa esperienza ci sono le parole pronunciate dal Presidente Marcovecchio nel corso della riunione, allora c'è solo da riorganizzarsi, da creare quella rete territoriale, culturale e organizzativa tra i comuni che quasi sempre, invece, manca perché essi si concentrano sulle proprie isolate iniziative, arrivando ad esaltare ciò che quasi non esiste e finalmente utilizzare le risorse stanziate per scoprire quell'enorme patrimonio che tutti a parole dicono di conoscere e di saper sfruttare ma che in effetti è talmente grande da far paura ai piccoli.
Savino Montaruli