Eventi e cultura
Vie antiche di Puglia
Il progetto delle Pro Loco pugliesi sarà presentato al Salone del Libro di Torino
Italia - mercoledì 8 maggio 2019
17.22
Il Comitato Regionale delle Pro Loco pugliesi sarà presente al Salone Internazionale del Libro di Torino a partire dalle ore 15,00 di giovedì 9 maggio, nel Padiglione 2 - Stand Regione Puglia - L21-K26. All'Edizione n. 32 dell'evento culturale internazionale presenzierà anche l'Unpli Puglia per parlare di "Vie antiche di Puglia - Emozioni e bellezze sulle tracce di Santi, Principi, Pastori e Mercanti". Relazioneranno per presentare il progetto Anna Vita Perrone, Dirigente presso la Sezione Biblioteca e Comunicazione Istituzionale del Consiglio regionale, e Gerardo Strippoli, Dirigente Unpli Puglia. Collaborano con Unpli Puglia il Consiglio Regionale della Puglia e Claudio Grenzi Editore. "Anche in una vetrina dal respiro globale come il Salone del Libro di Torino le Pro Loco pugliesi racconteranno l'impegno e la dedizione che profondono nella realizzazione di progetti come questo."- Spiega il presidente Unpli Puglia Rocco Lauciello - "Si tratta di un progetto dal sapore antico, ma con una vision moderna, innovativa e, soprattutto, che ha creato una sinergica rete tra Pro Loco di Puglia".
Il Salone Internazionale del Libro di Torino nasce nel 1988 da un'idea di due torinesi: il libraio Angelo Pezzana e l'imprenditore Guido Accornero. Fin dalla prima edizione si caratterizza per un tema annuale, un filo conduttore che unisce i convegni più importanti. A inaugurare il Salone è il poeta russo Josif Brodskij, premio Nobel 1987. Nel 1999 il Salone viene rilevato da Regione Piemonte, Provincia di Torino e Città di Torino e prende il nome di Fiera del Libro e dal 2001 Fiera Internazionale del Libro, per poi tornare alla denominazione originaria nel 2010. La promozione e il progetto culturale sono affidati alla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura. Presidente dal 1998 al giugno 2015 è Rolando Picchioni, dal giugno 2015 al luglio 2016 Giovanna Milella, da ottobre 2016 ad aprile 2017 Mario Montalcini e dall'aprile 2017 fino a settembre 2018 Massimo Bray. Direttore editoriale dal 1998 al 2016 è lo scrittore Ernesto Ferrero, cui succede dal 14 ottobre 2016 lo scrittore barese Nicola Lagioia che alla vigilia dell'inaugurazione in un'intervista ha dichiarato: "Il Salone dev'essere il biglietto dell'editoria italiana nel mondo. Noi viaggiando come facciamo portiamo gli autori italiani e l'editoria italiana all'estero, per darle un'opportunità in più di farsi conoscere fuori dai nostri confini. Il Salone ha una forte vocazione internazionale. Lo scambio con gli altri paesi, le altre culture, le altre lingue è continuo".
Il Salone Internazionale del Libro di Torino nasce nel 1988 da un'idea di due torinesi: il libraio Angelo Pezzana e l'imprenditore Guido Accornero. Fin dalla prima edizione si caratterizza per un tema annuale, un filo conduttore che unisce i convegni più importanti. A inaugurare il Salone è il poeta russo Josif Brodskij, premio Nobel 1987. Nel 1999 il Salone viene rilevato da Regione Piemonte, Provincia di Torino e Città di Torino e prende il nome di Fiera del Libro e dal 2001 Fiera Internazionale del Libro, per poi tornare alla denominazione originaria nel 2010. La promozione e il progetto culturale sono affidati alla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura. Presidente dal 1998 al giugno 2015 è Rolando Picchioni, dal giugno 2015 al luglio 2016 Giovanna Milella, da ottobre 2016 ad aprile 2017 Mario Montalcini e dall'aprile 2017 fino a settembre 2018 Massimo Bray. Direttore editoriale dal 1998 al 2016 è lo scrittore Ernesto Ferrero, cui succede dal 14 ottobre 2016 lo scrittore barese Nicola Lagioia che alla vigilia dell'inaugurazione in un'intervista ha dichiarato: "Il Salone dev'essere il biglietto dell'editoria italiana nel mondo. Noi viaggiando come facciamo portiamo gli autori italiani e l'editoria italiana all'estero, per darle un'opportunità in più di farsi conoscere fuori dai nostri confini. Il Salone ha una forte vocazione internazionale. Lo scambio con gli altri paesi, le altre culture, le altre lingue è continuo".