Scuola e Lavoro
Zone franche urbane: un nuovo decreto includerà la Puglia
Con il nuovo decreto il governo individua lo strumento, ma saranno le Regioni a finanziarlo con le proprie risorse. Approvato all'unanimità un OdG del Consiglio regionale
Puglia - mercoledì 17 luglio 2013
10.01
Il Ministero dello Sviluppo economico emetterà un nuovo decreto sulle Zone franche urbane che includerà anche la Puglia. Ne dà notizia l'assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone che spiega: "Questa disponibilità è emersa da un incontro al ministero dello Sviluppo economico. Il Mise ha assicurato la propria disponibilità all'estensione della misura con nuove risorse regionali".
"In realtà – ricorda l'assessore – il governo, dopo aver previsto le Zone franche urbane, le aveva lasciate senza finanziamenti. Invece la Regione Puglia se ne era occupata anticipando i tempi già con le risorse comunitarie della programmazione 2007-2013. Infatti aveva avviato specifici interventi non solo nelle tre Zone franche riconosciute ufficialmente dal ministero e cioè Andria, Lecce e Taranto ma anche nelle altre otto – Santeramo, Barletta, Molfetta, Foggia, Manfredonia, San Severo, Lucera e Manduria – ritenute ammissibili dalla Regione Puglia, ma non approvate dal ministero". "Nel complesso la Regione ha già promosso in queste aree interventi per circa 74 milioni di euro, di cui 63 milioni di euro per la riqualificazione urbana, ed 11 per agevolazioni alle micro e piccole imprese. Si ricorderà che il bando regionale dedicato alle Start up di nuove imprese prevedeva finanziamenti specifici per gli esercizi commerciali che ricadevano in tutte le Zone franche, anche in quelle non riconosciute dal ministero". "In ogni caso – chiarisce Loredana Capone – il ministero non ha mai previsto fino ad oggi alcun finanziamento statale. Con il nuovo decreto il governo individua lo strumento, ma saranno le Regioni a finanziarlo con le proprie risorse. La Regione Puglia, che non ha più risorse disponibili sul Fesr, avendo impegnato già tutto, cercherà ulteriori risorse sul Fas".
Il Consiglio regionale ha intanto approvato ieri all'unanimità un Ordine del giorno, presentato dal Consigliere regionale Anna Nuzziello e sottoscritto dai consiglieri Angelo Disabato, Giovanni Brigante, Francesco Laddomada, Antonio Galati, Michele Losappio, Ignazio Zullo, Nino Marmo, Donato Pentassuglia, Andrea Caroppo ed altri, con il quale "impegna il Presidente del Consiglio e la Giunta regionale ad avviare rapidamente tutte le iniziative presso il Consiglio dei ministri e il Parlamento affinché si possano rendere operative le Zone Franche Urbane pugliesi, dotandole di adeguate risorse finanziarie". Le Zone Franche Urbane (ZFU) – si legge nell'odg - rappresentano un importante volano per lo sviluppo economico delle aree svantaggiate del nostro territorio, permettendo, attraverso politiche di defiscalizzazione, una maggiore competitività delle aziende e un generale miglioramento della qualità di vita della collettività che vi risiede.
Andria, Lecce, Taranto, Barletta, Foggia, Lucera, Manduria, Manfredonia, Molfetta, San Severo e Santeramo in Colle sono i comuni pugliesi individuati; di questi solo tre, Taranto, Lecce ed Andria, sono stati ufficialmente ammessi dal Ministero dello Sviluppo Economico ad usufruire delle dotazioni finanziarie e delle agevolazioni fiscali previste per le ZFU. Nel dibattito successivo all'illustrazione dell'ordine del giorno da parte del consigliere Nuzziello che non ha nascosto la propria perplessità circa un recupero a posteriori, l'assessore Capone ha informato il Consiglio di aver avviato con il MISE una "proficua interlocuzione per ottenere che in un prossimo decreto integrativo vengano inseriti anche i tre comuni pugliesi ufficialmente ammessi alle misure", dando la disponibilità a mantenere costantemente informato il Consiglio sugli sviluppi della trattativa.
"In realtà – ricorda l'assessore – il governo, dopo aver previsto le Zone franche urbane, le aveva lasciate senza finanziamenti. Invece la Regione Puglia se ne era occupata anticipando i tempi già con le risorse comunitarie della programmazione 2007-2013. Infatti aveva avviato specifici interventi non solo nelle tre Zone franche riconosciute ufficialmente dal ministero e cioè Andria, Lecce e Taranto ma anche nelle altre otto – Santeramo, Barletta, Molfetta, Foggia, Manfredonia, San Severo, Lucera e Manduria – ritenute ammissibili dalla Regione Puglia, ma non approvate dal ministero". "Nel complesso la Regione ha già promosso in queste aree interventi per circa 74 milioni di euro, di cui 63 milioni di euro per la riqualificazione urbana, ed 11 per agevolazioni alle micro e piccole imprese. Si ricorderà che il bando regionale dedicato alle Start up di nuove imprese prevedeva finanziamenti specifici per gli esercizi commerciali che ricadevano in tutte le Zone franche, anche in quelle non riconosciute dal ministero". "In ogni caso – chiarisce Loredana Capone – il ministero non ha mai previsto fino ad oggi alcun finanziamento statale. Con il nuovo decreto il governo individua lo strumento, ma saranno le Regioni a finanziarlo con le proprie risorse. La Regione Puglia, che non ha più risorse disponibili sul Fesr, avendo impegnato già tutto, cercherà ulteriori risorse sul Fas".
Il Consiglio regionale ha intanto approvato ieri all'unanimità un Ordine del giorno, presentato dal Consigliere regionale Anna Nuzziello e sottoscritto dai consiglieri Angelo Disabato, Giovanni Brigante, Francesco Laddomada, Antonio Galati, Michele Losappio, Ignazio Zullo, Nino Marmo, Donato Pentassuglia, Andrea Caroppo ed altri, con il quale "impegna il Presidente del Consiglio e la Giunta regionale ad avviare rapidamente tutte le iniziative presso il Consiglio dei ministri e il Parlamento affinché si possano rendere operative le Zone Franche Urbane pugliesi, dotandole di adeguate risorse finanziarie". Le Zone Franche Urbane (ZFU) – si legge nell'odg - rappresentano un importante volano per lo sviluppo economico delle aree svantaggiate del nostro territorio, permettendo, attraverso politiche di defiscalizzazione, una maggiore competitività delle aziende e un generale miglioramento della qualità di vita della collettività che vi risiede.
Andria, Lecce, Taranto, Barletta, Foggia, Lucera, Manduria, Manfredonia, Molfetta, San Severo e Santeramo in Colle sono i comuni pugliesi individuati; di questi solo tre, Taranto, Lecce ed Andria, sono stati ufficialmente ammessi dal Ministero dello Sviluppo Economico ad usufruire delle dotazioni finanziarie e delle agevolazioni fiscali previste per le ZFU. Nel dibattito successivo all'illustrazione dell'ordine del giorno da parte del consigliere Nuzziello che non ha nascosto la propria perplessità circa un recupero a posteriori, l'assessore Capone ha informato il Consiglio di aver avviato con il MISE una "proficua interlocuzione per ottenere che in un prossimo decreto integrativo vengano inseriti anche i tre comuni pugliesi ufficialmente ammessi alle misure", dando la disponibilità a mantenere costantemente informato il Consiglio sugli sviluppi della trattativa.