
Canosa: Tra Storia e Cultur@
Canosa: Celebrazioni sobrie per l'80° Anniversario della Liberazione d'Italia dal nazifascismo
Nel ricordo di Papa Francesco e al suo richiamo alla Resistenza
venerdì 25 aprile 2025
21.02
Celebrazioni sobrie come imposto dal lutto nazionale per l'ottantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo (1945-2025) nel ricordo di Papa Francesco e al suo richiamo alla Resistenza che significa pace per tutti non solo per alcuni e lotta quotidiana per assicurare a tutti le stesse condizioni di benessere e giustizia. "E' sempre tempo di Resistenza", le parole di Papa Francesco citate dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella per significare il senso profondo della festa della Liberazione: «Nel 1945 l'Italia si univa nuovamente - Sud e Nord - dopo che quest'ultimo era stato separato e trattenuto in ostaggio dai nazisti e dalla Repubblica di Salò. Tante le sofferenze e i caratteri originali della Resistenza ligure, solidamente collegata ai centri di Torino e di Milano e destinata, come essi, a soffrire sino in fondo la barbarie nazista e fascista».
La storia narra che all'alba del 25 aprile 1945 erano rimasti solo pochi territori del Nord Italia in mano alle truppe tedesche, e ai loro alleati della Repubblica Sociale Italiana (RSI)ancora fedele a Benito Mussolini. Proprio quel giorno, alle 8 del mattino, la radio del CLN , Comitato di Liberazione Nazionale – il coordinamento dei partigiani italiani – lanciò l'insurrezione in tutti i territori ancora occupati. Per questo motivo, il 25 aprile è il giorno in cui l'Italia ricorda la liberazione dal nazifascismo. Quel che era rimasto del regime fascista in Italia crollò rapidamente, e così le truppe angloamericane entrarono senza problemi nelle grandi città del Nord. Il 28 aprile 1945, tre giorni dopo, Benito Mussolini tentò di fuggire verso la Svizzera, ma fu intercettato da alcuni partigiani che lo fucilarono insieme alla sua storica amante Claretta Petacci. Dal 25 aprile 1945, quindi, l'Italia dovette ricominciare da zero, distrutta da una guerra che l'aveva fortemente segnata dopo oltre vent'anni di dittatura fascista.
Anche a Canosa di Puglia, la cerimonia dell'80° Anniversario della Liberazione d'Italia dal nazifascismo, si è svolta in forma ridotta per il lutto nazionale alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, dei rappresentanti delle associazioni d'arma e combattentistiche, dei volontari dei sodalizi locali e della Banda musicale "G. Verdi" . All'interno della villa comunale si è svolta l'alzabandiera, cui ha fatto seguito la deposizione della corona d'alloro al Monumento ai Caduti con l'intervento del sindaco di Canosa Vito Malcangio e la benedizione di Mons. Felice Bacco che ha pregato per il Papa. La cerimonia del 25 aprile si è conclusa con la deposizione della corona d'alloro al cippo commemorativo delle "Vittime del Bombardamento del 6 Novembre 1943", uno degli eventi più tragici della storia della città.
Riproduzione@riservata
La storia narra che all'alba del 25 aprile 1945 erano rimasti solo pochi territori del Nord Italia in mano alle truppe tedesche, e ai loro alleati della Repubblica Sociale Italiana (RSI)ancora fedele a Benito Mussolini. Proprio quel giorno, alle 8 del mattino, la radio del CLN , Comitato di Liberazione Nazionale – il coordinamento dei partigiani italiani – lanciò l'insurrezione in tutti i territori ancora occupati. Per questo motivo, il 25 aprile è il giorno in cui l'Italia ricorda la liberazione dal nazifascismo. Quel che era rimasto del regime fascista in Italia crollò rapidamente, e così le truppe angloamericane entrarono senza problemi nelle grandi città del Nord. Il 28 aprile 1945, tre giorni dopo, Benito Mussolini tentò di fuggire verso la Svizzera, ma fu intercettato da alcuni partigiani che lo fucilarono insieme alla sua storica amante Claretta Petacci. Dal 25 aprile 1945, quindi, l'Italia dovette ricominciare da zero, distrutta da una guerra che l'aveva fortemente segnata dopo oltre vent'anni di dittatura fascista.
Anche a Canosa di Puglia, la cerimonia dell'80° Anniversario della Liberazione d'Italia dal nazifascismo, si è svolta in forma ridotta per il lutto nazionale alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, dei rappresentanti delle associazioni d'arma e combattentistiche, dei volontari dei sodalizi locali e della Banda musicale "G. Verdi" . All'interno della villa comunale si è svolta l'alzabandiera, cui ha fatto seguito la deposizione della corona d'alloro al Monumento ai Caduti con l'intervento del sindaco di Canosa Vito Malcangio e la benedizione di Mons. Felice Bacco che ha pregato per il Papa. La cerimonia del 25 aprile si è conclusa con la deposizione della corona d'alloro al cippo commemorativo delle "Vittime del Bombardamento del 6 Novembre 1943", uno degli eventi più tragici della storia della città.
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