Crepuscolo letterario di Luciana Fredella
A scuola di recitazione
Pierluigi Corallo sarà il direttore
sabato 21 settembre 2019
14.05
E' di questi giorni la notizia che a Trani(BT) si inaugura una scuola di recitazione diretta dall'attore Pierluigi Corallo(42anni), noto al pubblico per aver interpretato "Ris Roma" e "Squadra Antimafia" in TV, dopo una solida formazione teatrale. È diplomato alla Scuola del Piccolo Teatro, diretta da Giorgio Strehler. È stato protagonista in molti spettacoli al Piccolo Teatro e nei principali Teatri Italiani per vent'anni con famosi registi tra i quali Luca Ronconi, Massimo Castri, Gigi Proietti, Ugo Gregoretti e Giorgio Albertazzi. Di recente è stato co-protagonista nella fiction "La Scorta di Borsellino" su Canale 5 con Greta Scarano mentre sul grande schermo ha interpretato Enzo ne "Il Grande Spirito" di Sergio Rubini. Collabora con i comici Lillo e Greg come imitatore alla trasmissione radiofonica 610 su Radio2. Tra le prime anticipazioni annunciate quella che dal 23 settembre, a Trani presso la sede della scuola in via Malcangi n.69, si terranno lezioni aperte e gratuite durante le quali verrà presentato il programma delle lezioni. Per poter partecipare bisogna prenotarsi inviando una mail a info@aprgroup.it oppure un messaggio Whatsapp al numero 370.1412748. In prossimità dell'inaugurazione, l'attore Pierluigi Corallo ha dedicato del tempo per rispondere alle domande della rubrica "Crepuscolo Letterario" di Canosaweb, primo portale cittadino on line.
Pierluigi Corallo, come ha intuito che la sua professione sarebbe stata quella della recitazione? Ho iniziato a sognarla dopo una recita da adolescente quando recitavo nella compagnia di Mario Francavilla a Trani, era uno spettacolo comico e il mio personaggio faceva molto ridere e questo mi fece pensare che forse ci ero portato. Chiaramente ho capito che sarebbe stato il mio lavoro quando sono entrato alla scuola del Piccolo e alcuni insegnanti mi hanno dato fiducia che potevo farcela.
A suo parere quanto conta il talento e quanto la preparazione accademica? Il talento serve ma è la preparazione che conta davvero. Contrariamente a quello che si pensa il talento ti lascia a terra se non ti prepari veramente bene. La preparazione che sia accademica o professionale imparata sul campo è tutto.
Quali sono state le maggiori difficoltà che ha incontrato all'inizio del percorso? Le difficoltà si incontrano sempre. Sia all'inizio che durante. E tante volte si è portati a pensare che sia un mestiere che non riceve la giusta gratificazione a meno che non si viva sui red carpet e si abbiano contratti milionari. Fortunatamente non è così. La motivazione te la da anche uno sguardo di un allievo che si avvicina ad una materia sconosciuta e senti che senza di te non sarebbe accaduto.
Qual è lo spettacolo a cui è maggiormente legato? John Gabriel Borkman di Ibsen regia di Massimo Castri. Era un capolavoro e io recitavo danzando un valzer. Era la storia di un ragazzo che veniva caricato di tante responsabilità ma alla fine trovava la forza di lasciare la sua famiglia di origine, problema che personalmente non ho mai avuto, i miei mi hanno sempre lasciato molto libero, ma credo che sia un nodo fondamentale nella vita di molti.
Ha mai pensato di dedicarsi alla regia o scrivere un testo? Quando ero ragazzo volevo essere come Troisi, Benigni o Nuti. Sognavo un film scritto diretto e interpretato. Il compianto Mario Valgoi mi disse, se vuoi dirigere gli attori impara prima a recitare bene. Non so se ci sono riuscito ma mi piacerebbe fare un regìa. Forse questa nuova Scuola di Recitazione mi darà la possibilità di passare a farlo presto. Ho scritto già un testo sulla vita di Walt Disney che porto nelle scuole e quest'anno anche in Teatro. Spero sia il primo di molti.
Con chi ha sempre desiderato lavorare, ovvero chi desidera che la diriga e con chi vorreste recitare? Woody Allen.
Come mai ha deciso di istituire una scuola di recitazione a Trani e cosa si aspetta dai suoi allievi?Per motivi familiari da un anno a questa parte mi divido tra Trani dove sono nato e Roma, con fugaci incursioni a Milano. Mi sembrava di non utilizzare al meglio il tempo che passavo in Puglia e ho pensato che mi piacerebbe creare una scuola di recitazione professionistica come quella che ho frequentato a Milano, dove si va per 8 ore al giorno, 6 giorni alla settimana, dove non si paga per frequentare, dove si presentano in mille e ne entrano venti, da dove una volta uscito puoi davvero affacciarti sul mondo del lavoro. E' un percorso lungo e il primo gradino è una scuola di recitazione a pagamento per ragazzi di elementari, medie e superiori e un gruppo adulti. Per ora sarò l'unico insegnante ma contiamo di sviluppare il progetto in diverse discipline con una sede che sia punto di riferimento per iniziative culturali della città. Bisogna avere grandi progetti. Sempre.
Grazie e buon lavoro
Luciana Fredella
Pierluigi Corallo, come ha intuito che la sua professione sarebbe stata quella della recitazione? Ho iniziato a sognarla dopo una recita da adolescente quando recitavo nella compagnia di Mario Francavilla a Trani, era uno spettacolo comico e il mio personaggio faceva molto ridere e questo mi fece pensare che forse ci ero portato. Chiaramente ho capito che sarebbe stato il mio lavoro quando sono entrato alla scuola del Piccolo e alcuni insegnanti mi hanno dato fiducia che potevo farcela.
A suo parere quanto conta il talento e quanto la preparazione accademica? Il talento serve ma è la preparazione che conta davvero. Contrariamente a quello che si pensa il talento ti lascia a terra se non ti prepari veramente bene. La preparazione che sia accademica o professionale imparata sul campo è tutto.
Quali sono state le maggiori difficoltà che ha incontrato all'inizio del percorso? Le difficoltà si incontrano sempre. Sia all'inizio che durante. E tante volte si è portati a pensare che sia un mestiere che non riceve la giusta gratificazione a meno che non si viva sui red carpet e si abbiano contratti milionari. Fortunatamente non è così. La motivazione te la da anche uno sguardo di un allievo che si avvicina ad una materia sconosciuta e senti che senza di te non sarebbe accaduto.
Qual è lo spettacolo a cui è maggiormente legato? John Gabriel Borkman di Ibsen regia di Massimo Castri. Era un capolavoro e io recitavo danzando un valzer. Era la storia di un ragazzo che veniva caricato di tante responsabilità ma alla fine trovava la forza di lasciare la sua famiglia di origine, problema che personalmente non ho mai avuto, i miei mi hanno sempre lasciato molto libero, ma credo che sia un nodo fondamentale nella vita di molti.
Ha mai pensato di dedicarsi alla regia o scrivere un testo? Quando ero ragazzo volevo essere come Troisi, Benigni o Nuti. Sognavo un film scritto diretto e interpretato. Il compianto Mario Valgoi mi disse, se vuoi dirigere gli attori impara prima a recitare bene. Non so se ci sono riuscito ma mi piacerebbe fare un regìa. Forse questa nuova Scuola di Recitazione mi darà la possibilità di passare a farlo presto. Ho scritto già un testo sulla vita di Walt Disney che porto nelle scuole e quest'anno anche in Teatro. Spero sia il primo di molti.
Con chi ha sempre desiderato lavorare, ovvero chi desidera che la diriga e con chi vorreste recitare? Woody Allen.
Come mai ha deciso di istituire una scuola di recitazione a Trani e cosa si aspetta dai suoi allievi?Per motivi familiari da un anno a questa parte mi divido tra Trani dove sono nato e Roma, con fugaci incursioni a Milano. Mi sembrava di non utilizzare al meglio il tempo che passavo in Puglia e ho pensato che mi piacerebbe creare una scuola di recitazione professionistica come quella che ho frequentato a Milano, dove si va per 8 ore al giorno, 6 giorni alla settimana, dove non si paga per frequentare, dove si presentano in mille e ne entrano venti, da dove una volta uscito puoi davvero affacciarti sul mondo del lavoro. E' un percorso lungo e il primo gradino è una scuola di recitazione a pagamento per ragazzi di elementari, medie e superiori e un gruppo adulti. Per ora sarò l'unico insegnante ma contiamo di sviluppare il progetto in diverse discipline con una sede che sia punto di riferimento per iniziative culturali della città. Bisogna avere grandi progetti. Sempre.
Grazie e buon lavoro
Luciana Fredella