Crepuscolo letterario di Luciana Fredella
I "voli pindarici" di Dario Agrimi
Ad Andria le istallazioni dell'artista
domenica 14 agosto 2022
23.22
Da qualche giorno ad Andria(BT) sta suscitando curiosità e reazioni controverse l' istallazione realizzata dall'artista Dario Agrimi, noto per le sue opere eclettiche, che apre la XXVI Edizione del Festival Castel dei Mondi 2022. Collocate in Piazza Catuma, le sculture realizzate con silicone hanno le forme di due anziani: un uomo SOFISMA e una donna in VOLI PINDARICI. Ciò che colpisce non è certo il fatto che si tratti di due persone di età avanzata, quanto le azioni in cui sono state immortalate: SOFISMA (l'uomo) infatti è in bilico su un trampolino alto 13 metri pronto a tuffarsi in un secchio pieno d'acqua collocato sul piano di calpestìo, mentre VOLI PINDARICI (la donna) è sospesa a 2 metri dal pavimento con la testa appoggiata alla parete di un'ipotetica stanza, intenta a levarsi/elevarsi da terra. Le figure sono realizzate nei minimi dettagli e ciò che attrae il pubblico è il dubbio che si tratti di persone reali: l'incarnato, le macchie della pelle tipiche degli anziani, le pieghe delle rughe, la consistenza dei capelli, le vene in evidenza e "gli acciacchi" violacei delle piccole ulcere che spesso hanno i nonni, le mani nodose, lo smalto consumato alle mani e ai piedi della donna
La realizzazione delle statue ha impegnato Agrimi per la durata di sei mesi. Dei provini si sono tenuti per selezionare dei campioni idonei a fornire i vari dettagli che caratterizzano un corpo consumato dal tempo e dalla gravità. Dallo studio accurato e dell'osservazione dei vari modelli sono nati questi due capolavori di arte iperrealista. Un totem esplicativo in piazza, riporta il significato e il significante che ha ispirato l'artista Dario Agrimi, tuttavia se ci si colloca al limite delle istallazioni, sarà stimolante e divertente ascoltare cosa pensano coloro che le guardano. Non è difficile ipotizzare che forse lo scopo che spinge Dario Agrimi a creare le sue opere sia vedere le reazioni del pubblico, leggere lo stupore e l'incredulità sul volto delle persone, proprio come sta avvenendo con SOFISMA e VOLI PINDARICI.
Dario Agrimi nato ad Atri in Abruzzo nel 1980, opera nel campo dell'arte contemporanea con creazioni concettuali dall'età di 18 anni. L'artista Dario Agrimi attualmente vive in Puglia. Nel suo studio di Trani, ex capannone industriale, realizza opere che spaziano dalla pittura all'installazione, privilegiando anche il campo fotografico, scultoreo e video. I suoi ultimi esperimenti sono il risultato di una ricerca maniacale volta alla perfezione che mette in scena un iperrealismo che amplifica le emozioni e riduce la distanza tra realtà e finzione.
La realizzazione delle statue ha impegnato Agrimi per la durata di sei mesi. Dei provini si sono tenuti per selezionare dei campioni idonei a fornire i vari dettagli che caratterizzano un corpo consumato dal tempo e dalla gravità. Dallo studio accurato e dell'osservazione dei vari modelli sono nati questi due capolavori di arte iperrealista. Un totem esplicativo in piazza, riporta il significato e il significante che ha ispirato l'artista Dario Agrimi, tuttavia se ci si colloca al limite delle istallazioni, sarà stimolante e divertente ascoltare cosa pensano coloro che le guardano. Non è difficile ipotizzare che forse lo scopo che spinge Dario Agrimi a creare le sue opere sia vedere le reazioni del pubblico, leggere lo stupore e l'incredulità sul volto delle persone, proprio come sta avvenendo con SOFISMA e VOLI PINDARICI.
Dario Agrimi nato ad Atri in Abruzzo nel 1980, opera nel campo dell'arte contemporanea con creazioni concettuali dall'età di 18 anni. L'artista Dario Agrimi attualmente vive in Puglia. Nel suo studio di Trani, ex capannone industriale, realizza opere che spaziano dalla pittura all'installazione, privilegiando anche il campo fotografico, scultoreo e video. I suoi ultimi esperimenti sono il risultato di una ricerca maniacale volta alla perfezione che mette in scena un iperrealismo che amplifica le emozioni e riduce la distanza tra realtà e finzione.