Crepuscolo letterario di Luciana Fredella
L’amore che tutti noi abbiamo dentro
La parola a Nada Nuovo all’esordio letterario
giovedì 22 agosto 2019
15.58
Una serata di emozioni intense e tangibili quella vissuta lo scorso lunedì nell'incantevole scenario del Parco Archeologico di San Leucio a Canosa di Puglia(BT) che ha visto la partecipazione di Nada Nuovo(48 anni), in veste di scrittrice per la presentazione del suo primo libro "La Belle Epoque – 10 modi per diventare una donna perfetta", il manuale pratico per la crescita personale, alla presenza di un folto pubblico e dei rappresentanti delle associazioni culturali promotrici dell'evento. Artista poliedrica che dopo gli studi universitari ha creato il brand "Nada Nuovo" unico nel suo genere, realizzando artigianalmente i pezzi per i suoi clienti. Filosofia aziendale di Nada Nuovo sono: stile, eleganza, unicità, gusto, originalità nei dettagli con la voglia di moda Parigina e la genialità Italiana. La crescita professionale della stilista canosina si è accompagnata a quella spirituale e con molta determinazione ha deciso di condividere questa evoluzione interiore scrivendo un libro, in cui analizza quelli che sono stati i valori che le hanno consentito di arrivare ai vertici della sua professione, riscuotendo in questi anni consensi e riconoscimenti, come il Premio Dea Ebe ricevuto il mese scorso nella sua città natìa. A margine dell'incontro culturale, la scrittrice Nada Nuovo, all'esordio letterario ha risposto alle domande per la rubrica "Crepuscolo Letterario" di Canosaweb, primo portale cittadino.
Questa sua esperienza come scrittrice cosa le sta portando? Che tipo di rapporto ha adesso con il suo pubblico trattandosi di un target diverso? Di sicuro tanta emozione, davvero sta portando tanta emozione nel mio cuore, perché ciò che ho sempre voluto determinare nella mia vita è stato creare, valore nel mondo e nel mio ambiente, il mondo dal quale sono circondata. Questa é la mia vera mia missione: creare valore intorno a me e a tutte le persone che hanno bisogno.
Ne libro affronta e analizza i 10 valori che sono importanti per lei. Dei suoi valori qual è quello più importante? La fede. Ho fatto in modo che fosse il mio grande valore perché se non si ha fede, fiducia in se stessa ma anche fede nell'universo, affinchè ti possa aprire davvero la porta verso il raggiungimento delle mete, non si può fare nulla.
Una donna che ha raggiunto traguardi importanti come lei come vede la dispersione dei valori dei ragazzi? Molto dipende dai propri genitori, dalla propria famiglia e ciò che vedo, purtroppo è che il loro comportamento non è frutto delle loro azioni ma delle azioni della propria famiglia, quindi dipende tutto dall'ambiente in cui sono cresciuti. Io dico sempre che i giovani di oggi sono rovinati dai genitori della mia età perché ciò che loro non hanno ricevuto o potuto fare all'età dei loro figli, lo danno loro in maniera esagerata. Ai ragazzi di oggi bisogna insegnare ad affrontare soprattutto i no: non è con i si che si va avanti ma con i no e i no insegnano a crescere.
Il filo conduttore della sua vita pensavo fosse la determinazione e la volontà di raggiungere degli obiettivi, invece è possibile affermare che il filo conduttore sia l'amore che prova non solo nei confronti dei suoi sogni, del suo lavoro, ma anche di se stessa e verso gli altri?È così. Il mio libro parla d'amore e dell'amore che tutti noi abbiamo dentro. Io ho un grande amore verso me stessa, ho imparato ad amarmi anche se mi sono sempre amata perché sono sempre stata molto testarda. Ho imparato dai no, tuttavia ho trasformato quei no in si e, mi creda, è diverso: i si sono la determinazione, sta a noi trasformare i no in si e dunque in determinazione, dove determinazione non è testardaggine. Questa è la mia grande forza. Quindi tutto parte dalla fede, dall'amore per se stessi, ma il grande amore che mi differenzia dagli altri è che io voglio bene alle persone, le amo proprio, davvero non farei mai del male nemmeno a una mosca… Io amo le persone!
Bellissimo questo messaggio. Torna volentieri a Canosa di Puglia? Si, qui ho le mie radici, la mia vita, la mia energia. Io lo dico sempre: a Canosa vedo tanta energia positiva e l'ho sempre percepita. Io lo vedo quello che produce questa energia, questo amore per la città. Credo che io abbia ricevuto molta di questa positività dalla città che mi ha dato la vita e che poi mi ha dato le possibilità che mi hanno portata lontano. Sono stata determinata a voler andar via da Canosa per studiare: volevo viaggiare per il mondo per conoscere le varie culture e quindi per dare a me stessa tutto ciò che gli altri non potevano darmi. Ho avuto il coraggio e la determinazione di uscire dalla zona di comfort, quella rassicurante che non consente di crescere. La zona di comfort mi ha portato a crescere e Canosa l'ho sempre portata nel mio cuore.
Quali sono i suoi progetti futuri? A parte la fashion week del prossimo 22 settembre a Milano in cui sfilerà proprio il mio brand, nell'immediato futuro c'è un progetto con il Museo Borsalino di Alessandria un evento che vedrà il coinvolgimento della stampa internazionale. Ma la mia vera meta al momento è poter raggiungere e vincere il Golden Globe come miglior stilista cinematografica.
E noi glielo auguriamo.
Luciana Fredella
Questa sua esperienza come scrittrice cosa le sta portando? Che tipo di rapporto ha adesso con il suo pubblico trattandosi di un target diverso? Di sicuro tanta emozione, davvero sta portando tanta emozione nel mio cuore, perché ciò che ho sempre voluto determinare nella mia vita è stato creare, valore nel mondo e nel mio ambiente, il mondo dal quale sono circondata. Questa é la mia vera mia missione: creare valore intorno a me e a tutte le persone che hanno bisogno.
Ne libro affronta e analizza i 10 valori che sono importanti per lei. Dei suoi valori qual è quello più importante? La fede. Ho fatto in modo che fosse il mio grande valore perché se non si ha fede, fiducia in se stessa ma anche fede nell'universo, affinchè ti possa aprire davvero la porta verso il raggiungimento delle mete, non si può fare nulla.
Una donna che ha raggiunto traguardi importanti come lei come vede la dispersione dei valori dei ragazzi? Molto dipende dai propri genitori, dalla propria famiglia e ciò che vedo, purtroppo è che il loro comportamento non è frutto delle loro azioni ma delle azioni della propria famiglia, quindi dipende tutto dall'ambiente in cui sono cresciuti. Io dico sempre che i giovani di oggi sono rovinati dai genitori della mia età perché ciò che loro non hanno ricevuto o potuto fare all'età dei loro figli, lo danno loro in maniera esagerata. Ai ragazzi di oggi bisogna insegnare ad affrontare soprattutto i no: non è con i si che si va avanti ma con i no e i no insegnano a crescere.
Il filo conduttore della sua vita pensavo fosse la determinazione e la volontà di raggiungere degli obiettivi, invece è possibile affermare che il filo conduttore sia l'amore che prova non solo nei confronti dei suoi sogni, del suo lavoro, ma anche di se stessa e verso gli altri?È così. Il mio libro parla d'amore e dell'amore che tutti noi abbiamo dentro. Io ho un grande amore verso me stessa, ho imparato ad amarmi anche se mi sono sempre amata perché sono sempre stata molto testarda. Ho imparato dai no, tuttavia ho trasformato quei no in si e, mi creda, è diverso: i si sono la determinazione, sta a noi trasformare i no in si e dunque in determinazione, dove determinazione non è testardaggine. Questa è la mia grande forza. Quindi tutto parte dalla fede, dall'amore per se stessi, ma il grande amore che mi differenzia dagli altri è che io voglio bene alle persone, le amo proprio, davvero non farei mai del male nemmeno a una mosca… Io amo le persone!
Bellissimo questo messaggio. Torna volentieri a Canosa di Puglia? Si, qui ho le mie radici, la mia vita, la mia energia. Io lo dico sempre: a Canosa vedo tanta energia positiva e l'ho sempre percepita. Io lo vedo quello che produce questa energia, questo amore per la città. Credo che io abbia ricevuto molta di questa positività dalla città che mi ha dato la vita e che poi mi ha dato le possibilità che mi hanno portata lontano. Sono stata determinata a voler andar via da Canosa per studiare: volevo viaggiare per il mondo per conoscere le varie culture e quindi per dare a me stessa tutto ciò che gli altri non potevano darmi. Ho avuto il coraggio e la determinazione di uscire dalla zona di comfort, quella rassicurante che non consente di crescere. La zona di comfort mi ha portato a crescere e Canosa l'ho sempre portata nel mio cuore.
Quali sono i suoi progetti futuri? A parte la fashion week del prossimo 22 settembre a Milano in cui sfilerà proprio il mio brand, nell'immediato futuro c'è un progetto con il Museo Borsalino di Alessandria un evento che vedrà il coinvolgimento della stampa internazionale. Ma la mia vera meta al momento è poter raggiungere e vincere il Golden Globe come miglior stilista cinematografica.
E noi glielo auguriamo.
Luciana Fredella