Crepuscolo letterario di Luciana Fredella
La violenza sull’altro
Il tema affrontato da Giuseppe Petrarca nel romanzo “L’Avvoltoio”
lunedì 22 ottobre 2018
16.30
Il giorno 22 ottobre di 39 anni fa l'allora Presidente della Repubblica Italiana Sandro Pertini fa richiesta al leader cecoslovacco Gustáv Husàk, di applicare gli accordi firmati nell'Atto finale di Helsinki sul rispetto dei diritti umani, azione promossa dal movimento di opposizione cecoslovacco formato da intellettuali che firmarono un manifesto denominato "Charta77". Il mondo della cultura, che nel passato ha determinato scelte importanti in campo politico, pare che abbia perso di efficacia negli ultimi anni e il rispetto dei diritti minimi delle persone in quanto esseri umani, pare stia venendo meno. Eppure molti sono gli autori che attraverso i loro libri approfondiscono, se pur in forma romanzata, problematiche sociali e in un certo senso politiche. A questo proposito per il LXX anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, che si celebrerà il 10 dicembre 2018, il Club per l'UNESCO di Canosa di Puglia ha organizzato una serie di incontri con alcuni scrittori che consentiranno tali approfondimenti. Il primo incontro si è tenuto proprio lo scorso sabato, con l'autore Giuseppe Petrarca e il suo libro "L'Avvoltoio", pubblicato da Homo Scrivens, un medical thriller che squarcia il silenzio di un mondo di omertà e interessi economici, tra politica, mafia e corruzione, in cui sono stati affrontati gli scottanti ed attualissimi temi del traffico illegale di organi a danno di clandestini e l'immigrazione. Toccanti sono stati gli interventi degli ospiti: Don Michele Malcangio della Parrocchia Maria SS. Assunta di Canosa che sin dall'arrivo degli immigrati si è prodigato per l'accoglienza e l'integrazione dei ragazzi africani giunti in città, dalla traduzione dei passi più importanti della messa in lingua inglese, alla concessione del campo di calcio passando per cene di comunità e attività volte al loro coinvolgimento; Erhiowho Oma Lucky, un giovane che ha commosso la platea con la sua testimonianza di fuga dalla Nigeria. Le pagine del libro di Petrarca si insinuano nella testa del lettore e inducono a profonde riflessioni. La storia è ambientata in Sicilia e già dalla storia leggendaria della principessa del Libano, Sicilia appunto, è possibile capire il destino dell'isola, ovvero porto di ingresso per coloro che qui approdano dal Mediterraneo, un porto che include, e il mare, il nostro mare, che è e sarà sempre non un ostacolo ma il trait d'union di culture, di popoli. Così, l'epidemia scoppiata nel centro di accoglienza di Cara Manente e il traffico di organi sono il movente per sottolineare quanto possa essere disumano il comportamento di chi trae profitto dalla disperazione di coloro che scappano per non perire in guerre politiche, religiose, e quanto oltre possa spingere l'odio, o, come dice l'autore, la paura del diverso, dello straniero "che diventa il nemico da combattere, perché i poveri hanno sempre avuto il triste ruolo di capro espiatorio". Il commissario Lombardo, personaggio protagonista dei libri precedenti di Giuseppe Petrarca, intitolati Corpi senza storia. Un'indagine del commissario Lombardo e Inchiostro rosso. La prima indagine del commissario Lombardo, anche in questo romanzo "L'Avvoltoio" occupa un ruolo di primo piano. Lo scrittore Giuseppe Petrarca, vive a Napoli dove lavora per un primario gruppo assicurativo e collabora con l'organizzazione umanitaria "Medici Senza Frontiere". Nel corso della presentazione dell'ultimo lavoro letterario dello scrittore partenopeo,svoltosi presso Il Centro Studi e Ricerche "Dr Sergio Fontana, 1900-1982" a Canosa di Puglia(BT), sono inoltre intervenuti :il Direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, dottor Aldo Patruno; il Presidente di Confindustria BAT, Dottor Sergio Fontana; l'assessore alle politiche sociali del Comune di Canosa, Marcella Demitri e il presidente del Club per l'Unesco Canosa, Patrizia Minerva. Una serata coinvolgente, caratterizzata da un dibattito intenso e sentito sui valori dell' umanità e della solidarietà.