Crepuscolo letterario di Luciana Fredella
VUOTO per i Bastardi di Pizzofalcone
Maurizio de Giovanni presenta il nuovo romanzo
domenica 13 gennaio 2019
22.48
Sotto le vacanze natalizie è stato pubblicato "Vuoto", per Giulio Einaudi Editore, il nuovo romanzo di Maurizio de Giovanni della serie I bastardi di Pizzofalcone. La trama verte sulla scomparsa di una professoressa di un istituto tecnico. E se non fosse per una collega, nessuno se ne preoccuperebbe. Il marito, un ricco industriale, sostiene che la donna se ne sia andata di propria volontà, e non esistono prove del contrario. Tuttavia qualcosa non convince nella vicenda tanto da indurre "i bastardi" a svolgere un'indagine informale e soprattutto non autorizzata. Con la momentanea assenza di Pisanelli, si aggiunge alla squadra la vice commissaria Elsa Martini che mostra sin da subito il suo carattere spigoloso. Nel corso delle indagini, scopriranno che anche le vite piú piene possono nascondere un vuoto incolmabile. Un vuoto che ha innumerevoli colori: uno per ogni paura, uno per ogni orrore. Per la rubrica "Crepuscolo Letterario" di Canosaweb incontriamo nuovamente Maurizio de Giovanni, reduce dal grande successo della seconda serie televisiva "I Bastardi di Pizzofalcone", ne approfittiamo per ringraziarlo per averci dedicato del tempo alle nostre domande, complimentandoci lo scrittore per il premio Napoletani Illustri conferito il 18 dicembre 2018 durante la LXIV edizione del Premio Napoli.
In questo nuovo romanzo "Vuoto", dopo la momentanea assenza di Pisanelli, il più anziano componente della questura del quartiere, compare la vice commissaria Elsa Martini, una donna particolare, pratica e, manco a dirlo, "bastarda" ovvero colpevole di un reato. Tuttavia di Elsa non si conosce il passato privato, che è un particolare nuovo nei suoi romanzi. Infatti di solito durante il romanzo lei è solito narrare il passato che induce il lettore ad entrare in empatia con il personaggio, in questo caso no. Come mai? Non sono d'accordo. Il passato di Elsa si intravede in Vuoto. Sarò più prodigo di dettagli nel prossimo libro, soprattutto a proposito del misterioso, almeno allo stato, padre della sua bambina. Ma non sono autorizzato a fornire altri particolari: il contratto con Einaudi, come noto, prevede la castrazione in caso di spoiler… La vicenda su cui si trovano ad indagare i Bastardi tocca un argomento abbastanza attuale e purtroppo quasi quotidiano: la scomparsa di una donna. Si comincia dunque a parlare di "vuoto".
Quanto può essere pieno il vuoto? Il vuoto paradossalmente può essere riempito più del pieno.Per dirne una, non sapremmo niente di Avetrana se la Scazzi fosse morta di malattia, magari pure dopo atroci tormenti. In molte circostanze l'assenza finisce per pesare più della presenza.
Ho trovato interessantissima l'associazione dei colori al vuoto perché di solito al colore si associa qualcosa di positivo, nel suo romanzo, al contrario, i colori caratterizzano vari tipi di vuoto. Da cosa ha tratto ispirazione per creare tante sfumature di vuoto? È mia abitudine concedermi delle carrellate in cui i personaggi si intuiscano ma non siano esplicitamente dichiarati. Stavolta per ciascun Bastardo ho scelto una tinta diversa, che potesse fare intuire di chi stessi parlando, senza esplicitarlo del tutto.
Con 'Sara al tramonto' ha cominciato a celare la città e in 'Vuoto' ho notato la medesima assenza, eppure a Napoli parlano le vie, gli edifici, gli odori. Forse Napoli non le parla più creando questo "vuoto"? Napoli c'è sempre nei miei libri. Ho sempre detto che non avrei mai scritto niente se non fossi di Napoli. E' vero che il racconto di Sara potrebbe essere ambientato ovunque. Ma quando mi capita di rileggere, un particolare che mi faccia pensare a questa meravigliosa città in cui ho avuto la fortuna di nascere lo trovo sempre. Anche senza volerlo.
La seconda serie della fiction ha avuto degli ascolti molto alti e di cui mi complimento sia con lei che con il regista Alessandro D'Alatri che l'ha magistralmente diretta migliorandola notevolmente. Considerando la scena finale dell'ultima puntata presumo che è in corso la stesura la terza serie. Cosa può rivelarci in merito? Non posso rivelare niente, se non che effettivamente la terza serie è già in lavorazione. Sicuramente i Bastardi non sono tutti morti. O no?!
Leggendo 'Vuoto', dopo aver visto la fiction, purtroppo ho riscontrato che alcune situazioni sono state manifestate rendendo la lettura svelata, ovvero private di quella tensione che di solito incollano il lettore alle pagine del libro. È una scelta voluta o è stato un caso che la serie sia stata trasmessa prima dell'uscita del romanzo? I libri sono una cosa e la fiction un'altra: non mi curo dei collegamenti tra l'una e l'altra. Del resto, si tratta di due linguaggi diversi i cui punti di contatto sono molto più labili di quanto si potrebbe credere.
Come ha annunciato da tempo, nel 2019 scriverà l'ultimo capitolo di Ricciardi e l'ultimo capitolo de I Bastardi, prevede che usciranno anche Mina Settembre, I Guardiani e Sara? Il prossimo libro di Sara dovrebbe uscire, se me lo fanno scrivere, il 12 marzo 2019.Mina Settembre, nonostante sia già pronto, sarà in libreria a settembre 2019.Quanto a I Guardiani, ho in serbo una sorpresa che ha a che fare col fantastico mondo dei fumetti.
Con somma tristezza dei suoi lettori, ha deciso di non fare più presentazioni nel 2019 dunque, a parte scrivere, quali sono i suoi progetti futuri? Intendo dedicarmi soprattutto al teatro.Le presentazioni saranno ridotte a quelle istituzionali, con un format di stampo appunto teatrale. Solo Ricciardi non verrà più presentato: è l'ultimo della serie e non voglio correre il rischio che vengano date anticipazioni di sorta durante un incontro con i lettori.
Un ringraziamento particolare e un grande in bocca al lupo per i suoi progetti dalla Redazione di CanosaWeb.
Luciana Fredella
In questo nuovo romanzo "Vuoto", dopo la momentanea assenza di Pisanelli, il più anziano componente della questura del quartiere, compare la vice commissaria Elsa Martini, una donna particolare, pratica e, manco a dirlo, "bastarda" ovvero colpevole di un reato. Tuttavia di Elsa non si conosce il passato privato, che è un particolare nuovo nei suoi romanzi. Infatti di solito durante il romanzo lei è solito narrare il passato che induce il lettore ad entrare in empatia con il personaggio, in questo caso no. Come mai? Non sono d'accordo. Il passato di Elsa si intravede in Vuoto. Sarò più prodigo di dettagli nel prossimo libro, soprattutto a proposito del misterioso, almeno allo stato, padre della sua bambina. Ma non sono autorizzato a fornire altri particolari: il contratto con Einaudi, come noto, prevede la castrazione in caso di spoiler… La vicenda su cui si trovano ad indagare i Bastardi tocca un argomento abbastanza attuale e purtroppo quasi quotidiano: la scomparsa di una donna. Si comincia dunque a parlare di "vuoto".
Quanto può essere pieno il vuoto? Il vuoto paradossalmente può essere riempito più del pieno.Per dirne una, non sapremmo niente di Avetrana se la Scazzi fosse morta di malattia, magari pure dopo atroci tormenti. In molte circostanze l'assenza finisce per pesare più della presenza.
Ho trovato interessantissima l'associazione dei colori al vuoto perché di solito al colore si associa qualcosa di positivo, nel suo romanzo, al contrario, i colori caratterizzano vari tipi di vuoto. Da cosa ha tratto ispirazione per creare tante sfumature di vuoto? È mia abitudine concedermi delle carrellate in cui i personaggi si intuiscano ma non siano esplicitamente dichiarati. Stavolta per ciascun Bastardo ho scelto una tinta diversa, che potesse fare intuire di chi stessi parlando, senza esplicitarlo del tutto.
Con 'Sara al tramonto' ha cominciato a celare la città e in 'Vuoto' ho notato la medesima assenza, eppure a Napoli parlano le vie, gli edifici, gli odori. Forse Napoli non le parla più creando questo "vuoto"? Napoli c'è sempre nei miei libri. Ho sempre detto che non avrei mai scritto niente se non fossi di Napoli. E' vero che il racconto di Sara potrebbe essere ambientato ovunque. Ma quando mi capita di rileggere, un particolare che mi faccia pensare a questa meravigliosa città in cui ho avuto la fortuna di nascere lo trovo sempre. Anche senza volerlo.
La seconda serie della fiction ha avuto degli ascolti molto alti e di cui mi complimento sia con lei che con il regista Alessandro D'Alatri che l'ha magistralmente diretta migliorandola notevolmente. Considerando la scena finale dell'ultima puntata presumo che è in corso la stesura la terza serie. Cosa può rivelarci in merito? Non posso rivelare niente, se non che effettivamente la terza serie è già in lavorazione. Sicuramente i Bastardi non sono tutti morti. O no?!
Leggendo 'Vuoto', dopo aver visto la fiction, purtroppo ho riscontrato che alcune situazioni sono state manifestate rendendo la lettura svelata, ovvero private di quella tensione che di solito incollano il lettore alle pagine del libro. È una scelta voluta o è stato un caso che la serie sia stata trasmessa prima dell'uscita del romanzo? I libri sono una cosa e la fiction un'altra: non mi curo dei collegamenti tra l'una e l'altra. Del resto, si tratta di due linguaggi diversi i cui punti di contatto sono molto più labili di quanto si potrebbe credere.
Come ha annunciato da tempo, nel 2019 scriverà l'ultimo capitolo di Ricciardi e l'ultimo capitolo de I Bastardi, prevede che usciranno anche Mina Settembre, I Guardiani e Sara? Il prossimo libro di Sara dovrebbe uscire, se me lo fanno scrivere, il 12 marzo 2019.Mina Settembre, nonostante sia già pronto, sarà in libreria a settembre 2019.Quanto a I Guardiani, ho in serbo una sorpresa che ha a che fare col fantastico mondo dei fumetti.
Con somma tristezza dei suoi lettori, ha deciso di non fare più presentazioni nel 2019 dunque, a parte scrivere, quali sono i suoi progetti futuri? Intendo dedicarmi soprattutto al teatro.Le presentazioni saranno ridotte a quelle istituzionali, con un format di stampo appunto teatrale. Solo Ricciardi non verrà più presentato: è l'ultimo della serie e non voglio correre il rischio che vengano date anticipazioni di sorta durante un incontro con i lettori.
Un ringraziamento particolare e un grande in bocca al lupo per i suoi progetti dalla Redazione di CanosaWeb.
Luciana Fredella