Storia e dintorni
A devozione del Venerabile Padre Losito
Traslate le spoglie mortali del Redentorista
mercoledì 17 gennaio 2018
18.27
La giornata del 15 gennaio 2018 passerà agli annali della storia religiosa canosina, che ha visto nella Concattedrale Basilica di S. Sabino la ricognizione e la traslazione delle spoglie mortali del Venerabile Padre Antonio Maria Losito, alla presenza, tra gli altri designati, dei componenti del Tribunale Ecclesiastico:Don Giannicola Agresti(delegato vescovile),Mons. Felice Bacco(promotore di giustizia) e don Carmine Catalano(notaio attuario).Nel mattino è stata aperta la tomba di Padre Antonio Maria Losito(Canosa,16/12/1838-Pagani, 18/07/1917) rilevando l'urna di legno che custodisce le ossa del Redentorista di Canosa, traslata da Pagani nel 1983, dove riposavano nella Casa che venera la Tomba di Sant'Alfonso. Nella stessa Cappella dedicata al Santo Compatrono di Canosa di Puglia (BT) dall'800 era stata posta l'urna delle spoglie mortali. Nella cerimonia di lunedì scorso nella Cattedrale di Canosa, l'urna è stata accolta dai tantissimi fedeli e devoti alla presenza del Vescovo della Diocesi di Andria Mons. Luigi Mansi, dei sacerdoti redentoristi giunti da Pagani, dei sacerdoti di Canosa, dal Postulatore, Padre Antonio Marrazzo C.SS.R. e dal Vice Postulatore, don Mario Porro. In religioso silenzio i devoti hanno reso omaggio accostandosi all'urna posta solennemente nel presbiterio in gesti ricchi di interiorità spirituale, che conferiscono dignità alla memoria dei nostri padri del 900 che hanno incontrato, conosciuto e riconosciuto la bontà e carità di "Padre Antonio". Si riapre sulla terra e in cielo un secolo di storia, di devozione, di fede del popolo canosino e della Chiesa di Canosa e di Pagani verso il Padre Redentorista Venerabile, Padre Antonio Maria Losito. "Signore donaci Sacerdoti Santi" invoca una preghiera:
Signore donaci Sacerdoti santi!
Per predicare la tua verità.
Per dirigere le anime.
Per accogliere i peccatori.
Per condurre a te i fanciulli.
Per santificare le famiglie.
Per consolare gli ammalati.
Per aiutare i poveri.
Per benedire il lavoro dell'uomo.
Per non dimenticare il cielo.
Signore donaci Santo Padre Antonio! E così sia.
Nella Cattedrale di San Sabino a porte chiuse, come previsto dalla procedura, si è svolta la ricognizione delle ossa del Venerabile Padre Antonio Maria Losito nella Cappella di San Giuseppe alla presenza della Commissione preposta: i componenti del tribunale ecclesiastico; il Postulatore, Padre Antonio Marrazzo C.SS.R.; il Vice Postulatore, don Mario Porro;Padre Serafino Fiore(Provinciale Napoletano C.SS.R); Padre Maurizio Iannuario(Maestro dei Novizi C.SS.R); Don Ettore Lestingi(Cancelliere Vescovile); Mons. Nicola de Ruvo(Segretario del Vescovo) ; i periti medici dott. Nicola Agresti e dott.Graziano Calabrese;l'architetto, Donato Capacchione; i professori Ruggero Di Dio e Agostino Di Pietro nel ruolo di fotografi ; Rino Di Nunno, tecnico-necroforo e Francesco Sergio tecnico-edile.
La memorabile giornata si è conclusa con la solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo della Diocesi di Andria Mons. Luigi Mansi, davanti a centinaia di fedeli, alle autorità religiose, militari e civili, tra le quali il sindaco Roberto Morra, il presidente del consiglio comunale Antonio Marzullo, il consigliere regionale Francesco Ventola. Al termine della celebrazione, c'è stata la benedizione del nuovo sepolcro e la reposizione dei resti mortali del Venerabile Servo di Dio, dal popolo chiamato "il Padre Santo", un sacerdote che seppe essere guida spirituale di grandi figure della Chiesa del suo tempo. Significative le valutazioni dei Consultori Teologi sulla personalità di Padre Losito espresse nel corso della "Relatio et Vota", tra le quali :
«Luminoso esempio di fede, di carità, di zelo apostolico, di prudente saggezza, di pietà, umiltà, illibatezza di costumi, spirito di penitenza e di sacrificio, per la fortezza e la costanza nelle prove, la fedeltà al dovere, la dimenticanza di sé fino alla donazione totale per il bene temporale e spirituale del prossimo, sempre tutto a gloria di Dio!».
«Vero figlio e seguace di Sant'Alfonso Maria de' Liguori, il Servo di Dio, con la sua vita teologale ed apostolica, ha sempre voluto porre al centro dell'attenzione di tutti coloro che ricorrevano a lui, la misericordia del Padre e "la grande meraviglia della redenzione" … Egli nella debolezza della sua salute e nell'ordinarietà dei suoi costumi, è, per i suoi contemporanei, per i suoi paesani, per chi lo ha conosciuto e ancora può accostarsi, attraverso i suoi scritti, nonché per i membri della famiglia redentorista, un ulteriore segno che il Signore ci ha offerto del suo piegarsi sul bisognoso e sul peccatore, un ennesima vivida immagine del buon Samaritano, Gesù Cristo, da imitare nella vita religiosa e presbiterale».
« … Fu un religioso di profonda fede … Autentico testimone del Vangelo, si adoperò in un apostolato instancabile, fatto di predicazioni, confessioni ed opere di carità … Nella sua umiltà, si dimostrò, comunque, valido mediatore ed efficiente uomo di governo, sia come Superiore che come Padre Provinciale. Animato da spirito di sacrificio e dall'amore verso Dio e verso i fratelli, non si risparmiò mai nelle opere di carità a favore dei bisognosi di ogni genere e nei confronti dei suoi confratelli; il suo motto era "amare e patire", per la gloria di Dio e la salvezza delle anime … ».
La consistenza delle virtù teologali e cardinali praticate da Padre Losito sulla base delle numerose testimonianze raccolte e dei documenti acquisiti agli atti, sono raccolte nella "Positio ", stampata in due volumi che constano di 780 pagine, curate dal Vicepostulatore Don Mario Porro e dal collaboratore storico professor Michele Allegro, diacono permanente. Il 30 settembre 2015, Padre Antonio Maria Losito è stato dichiarato Venerabile dalla Santa Madre Chiesa, perché gli sono state riconosciute le virtù eroiche professate in vita.
Signore donaci Sacerdoti santi!
Per predicare la tua verità.
Per dirigere le anime.
Per accogliere i peccatori.
Per condurre a te i fanciulli.
Per santificare le famiglie.
Per consolare gli ammalati.
Per aiutare i poveri.
Per benedire il lavoro dell'uomo.
Per non dimenticare il cielo.
Signore donaci Santo Padre Antonio! E così sia.
Nella Cattedrale di San Sabino a porte chiuse, come previsto dalla procedura, si è svolta la ricognizione delle ossa del Venerabile Padre Antonio Maria Losito nella Cappella di San Giuseppe alla presenza della Commissione preposta: i componenti del tribunale ecclesiastico; il Postulatore, Padre Antonio Marrazzo C.SS.R.; il Vice Postulatore, don Mario Porro;Padre Serafino Fiore(Provinciale Napoletano C.SS.R); Padre Maurizio Iannuario(Maestro dei Novizi C.SS.R); Don Ettore Lestingi(Cancelliere Vescovile); Mons. Nicola de Ruvo(Segretario del Vescovo) ; i periti medici dott. Nicola Agresti e dott.Graziano Calabrese;l'architetto, Donato Capacchione; i professori Ruggero Di Dio e Agostino Di Pietro nel ruolo di fotografi ; Rino Di Nunno, tecnico-necroforo e Francesco Sergio tecnico-edile.
La memorabile giornata si è conclusa con la solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo della Diocesi di Andria Mons. Luigi Mansi, davanti a centinaia di fedeli, alle autorità religiose, militari e civili, tra le quali il sindaco Roberto Morra, il presidente del consiglio comunale Antonio Marzullo, il consigliere regionale Francesco Ventola. Al termine della celebrazione, c'è stata la benedizione del nuovo sepolcro e la reposizione dei resti mortali del Venerabile Servo di Dio, dal popolo chiamato "il Padre Santo", un sacerdote che seppe essere guida spirituale di grandi figure della Chiesa del suo tempo. Significative le valutazioni dei Consultori Teologi sulla personalità di Padre Losito espresse nel corso della "Relatio et Vota", tra le quali :
«Luminoso esempio di fede, di carità, di zelo apostolico, di prudente saggezza, di pietà, umiltà, illibatezza di costumi, spirito di penitenza e di sacrificio, per la fortezza e la costanza nelle prove, la fedeltà al dovere, la dimenticanza di sé fino alla donazione totale per il bene temporale e spirituale del prossimo, sempre tutto a gloria di Dio!».
«Vero figlio e seguace di Sant'Alfonso Maria de' Liguori, il Servo di Dio, con la sua vita teologale ed apostolica, ha sempre voluto porre al centro dell'attenzione di tutti coloro che ricorrevano a lui, la misericordia del Padre e "la grande meraviglia della redenzione" … Egli nella debolezza della sua salute e nell'ordinarietà dei suoi costumi, è, per i suoi contemporanei, per i suoi paesani, per chi lo ha conosciuto e ancora può accostarsi, attraverso i suoi scritti, nonché per i membri della famiglia redentorista, un ulteriore segno che il Signore ci ha offerto del suo piegarsi sul bisognoso e sul peccatore, un ennesima vivida immagine del buon Samaritano, Gesù Cristo, da imitare nella vita religiosa e presbiterale».
« … Fu un religioso di profonda fede … Autentico testimone del Vangelo, si adoperò in un apostolato instancabile, fatto di predicazioni, confessioni ed opere di carità … Nella sua umiltà, si dimostrò, comunque, valido mediatore ed efficiente uomo di governo, sia come Superiore che come Padre Provinciale. Animato da spirito di sacrificio e dall'amore verso Dio e verso i fratelli, non si risparmiò mai nelle opere di carità a favore dei bisognosi di ogni genere e nei confronti dei suoi confratelli; il suo motto era "amare e patire", per la gloria di Dio e la salvezza delle anime … ».
La consistenza delle virtù teologali e cardinali praticate da Padre Losito sulla base delle numerose testimonianze raccolte e dei documenti acquisiti agli atti, sono raccolte nella "Positio ", stampata in due volumi che constano di 780 pagine, curate dal Vicepostulatore Don Mario Porro e dal collaboratore storico professor Michele Allegro, diacono permanente. Il 30 settembre 2015, Padre Antonio Maria Losito è stato dichiarato Venerabile dalla Santa Madre Chiesa, perché gli sono state riconosciute le virtù eroiche professate in vita.