Storia e dintorni
Alla memoria di Savino Detto la Medaglia d’Onore
Alla cerimonia di Roma ha presenziato il figlio Nicola
martedì 31 gennaio 2023
23.12
Nel pomeriggio odierno a Roma presso la Sala della Promoteca del Campidoglio si è svolta la cerimonia di consegna delle medaglie d'onore conferite ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra nell'ultimo conflitto mondiale, come previsto dall'articolo 1, commi 1271-1276 della Legge Finanziaria per l'anno 1997 (legge 27 dicembre 2006, n. 296). Le medaglie d'onore sono state coniate dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Per l'occasione, tra gli altri, sono intervenuti il Prefetto di Roma Bruno Frattasi, l'assessore alla Cultura del Comune di Roma professor Miguel Gotor, il presidente della comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello e i rappresentanti delle associazioni degli internati militari.
Una medaglia d'onore è stata conferita alla memoria di Savino Detto(nato a Canosa di Puglia il 17.05.1923 e deceduto il 16.09.2015 a Canosa, ivi sepolto). Analfabeta, di religione cattolica, contadino, arruolato il 07.01.1943 e assegnato il 09.01.1943 al Reggimento 232 Fanteria, trasferito poi al Deposito 16 Reggimento Fanteria - Circ. 096100/08, in entrata il 31.01.1943 allo S.M.RE per il 943 Reggimento Fanteria, mobilitato il 24.04.1943. Fu catturato in Grecia dai tedeschi il 10.09.1943 e deportato in Germania. Il 16.03.1945 fu liberato dalle truppe Americane e rimpatriato giungendo il 05.08.1945 a Canosa, "percorrendo lunghi tratti a piedi o con mezzi di fortuna". Il 13.08.1945 si presentò al Distretto Militare di Barletta. "Nulla da eccepire sul comportamento tenuto all'atto della cattura e durante il periodo di prigionia", come riporta il foglio matricolare del soldato di leva Savino Detto che il 27.11.1948 fu collocato definitivamente in congedo illimitato registrato in ruolo n. 11871 B nella forza congedo. Si sposò con Mottola Savina da cui ebbe due figli Detto Nicola e Detto Nunzia
Commossi ed emozionati il figlio Nicola Detto ed i nipoti Sabino ed Annalisa che hanno presenziato alla cerimonia di Roma per il ritiro della medaglia d'onore concessa dal Presidente della Repubblica a tutti i cittadini italiani, civili e militari che, dopo l'8 settembre 1943, furono catturati e detenuti dai tedeschi nei lager (ex I.M.I., Internati Militari Italiani). "Non possiamo dimenticare – ricordando i deportati italiani – le sofferenze patite dai nostri militari, internati nei campi di prigionia tedesca, dopo il rifiuto di passare nelle file della Repubblica di Salò, alleata e complice dell'occupante nazista. Furono 650 mila. Il loro 'no' ha rappresentato un atto di estremo coraggio, di riscatto morale, di Resistenza." Come ha dichiarato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in occasione della celebrazione del Giorno della Memoria per commemorare le vittime dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici nei campi nazisti. Con il ricordo e la riflessione su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti si conserva nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia, affinchè simili eventi non possano mai più accadere.
Riproduzione@riservata
Una medaglia d'onore è stata conferita alla memoria di Savino Detto(nato a Canosa di Puglia il 17.05.1923 e deceduto il 16.09.2015 a Canosa, ivi sepolto). Analfabeta, di religione cattolica, contadino, arruolato il 07.01.1943 e assegnato il 09.01.1943 al Reggimento 232 Fanteria, trasferito poi al Deposito 16 Reggimento Fanteria - Circ. 096100/08, in entrata il 31.01.1943 allo S.M.RE per il 943 Reggimento Fanteria, mobilitato il 24.04.1943. Fu catturato in Grecia dai tedeschi il 10.09.1943 e deportato in Germania. Il 16.03.1945 fu liberato dalle truppe Americane e rimpatriato giungendo il 05.08.1945 a Canosa, "percorrendo lunghi tratti a piedi o con mezzi di fortuna". Il 13.08.1945 si presentò al Distretto Militare di Barletta. "Nulla da eccepire sul comportamento tenuto all'atto della cattura e durante il periodo di prigionia", come riporta il foglio matricolare del soldato di leva Savino Detto che il 27.11.1948 fu collocato definitivamente in congedo illimitato registrato in ruolo n. 11871 B nella forza congedo. Si sposò con Mottola Savina da cui ebbe due figli Detto Nicola e Detto Nunzia
Commossi ed emozionati il figlio Nicola Detto ed i nipoti Sabino ed Annalisa che hanno presenziato alla cerimonia di Roma per il ritiro della medaglia d'onore concessa dal Presidente della Repubblica a tutti i cittadini italiani, civili e militari che, dopo l'8 settembre 1943, furono catturati e detenuti dai tedeschi nei lager (ex I.M.I., Internati Militari Italiani). "Non possiamo dimenticare – ricordando i deportati italiani – le sofferenze patite dai nostri militari, internati nei campi di prigionia tedesca, dopo il rifiuto di passare nelle file della Repubblica di Salò, alleata e complice dell'occupante nazista. Furono 650 mila. Il loro 'no' ha rappresentato un atto di estremo coraggio, di riscatto morale, di Resistenza." Come ha dichiarato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in occasione della celebrazione del Giorno della Memoria per commemorare le vittime dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici nei campi nazisti. Con il ricordo e la riflessione su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti si conserva nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia, affinchè simili eventi non possano mai più accadere.
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