Storia e dintorni
Alla Pro Loco Canosa, "vivo apprezzamento" dal Presidente Mattarella
Soddisfazione da parte del Presidente Elia Marro e del maestro Peppino di Nunno
domenica 31 maggio 2020
13.52
Soddisfazione e gioia negli occhi del Presidente della Pro Loco Canosa, Elia Marro e del maestro Giuseppe Di Nunno, al momento della ricezione e della lettura della missiva di compiacimento a firma del Consigliere Direttore dell'Ufficio di Segreteria del Presidente della Repubblica, Simone Guerrini. La comunicazione scritta, datata Roma 25 maggio 2020, riporta: """ il Presidente della Repubblica ha ricevuto con piacere la lettera con la quale ha voluto renderlo partecipe dell'iniziativa promossa dall'Associazione Pro Loco di Canosa di Puglia che prevede l'illuminazione del Tricolore sulla facciata del Palazzo Iliceto, sede del Museo Civico, e desidera esprimere vivo apprezzamento per questo gesto simbolico, un modo per stringerci tutti insieme in un ideale abbraccio. Nel ringraziarLa per la poesia del maestro Giuseppe Di Nunno e per la stampa della Vergine Maria posta sul Torrino del Palazzo del Quirinale che cortesemente ha voluto fargli pervenire in dono, il Presidente Mattarella mi incarica di Inviare a Lei, ai Suoi concittadini e all'Associazione, che si sta prodigando per fornire sostegno agli anziani in questo periodo di emergenza, i più cordiali saluti ai quali mi permetto di unire i miei personali."""
Superata la commozione che una lettera così importante può provocare, il Presidente della Pro Loco Canosa, Elia Marro ed il maestro Giuseppe Di Nunno, redattore di Canosaweb, hanno inteso condividerla con tutti i tesserati del sodalizio e renderla pubblica sui social e organi di comunicazione in un momento storico particolare e difficile come questo che la comunità sta affrontando per cercare di risollevarsi e porre fine alla crisi economica e sociale in cui versa. "Impegno e dedizione pagano sempre!" – Riferiscono Marro e Di Nunno - "Questa lettera di compiacimento ne è la testimonianza concreta che gratifica e supporta l'operato svolto sia in ambito culturale che sociale per la collettività."
L'omaggio culturale dal titolo "Pietra di Tricolore" è stato realizzato nel periodo di lockdown per promuovere il Tricolore e l'Arte Sacra: "Si accende da sera all'alba il Torrino del Quirinale di un fascio di luce del Tricolore, su cui sventolano tre bandiere, il Tricolore, la Presidenziale, l'Europa. Ci sentiamo uniti a questo Tricolore di luce del Quirinale con il tricolore di luce che illumina Palazzo Iliceto a Canosa di Puglia, per iniziativa della PRO LOCO e della Azienda Playled." - Scriveva il 21 aprile 2020, il Cavaliere della Repubblica Peppino Di Nunno – "Dal Torrino del Colle di Roma, sotto un antico orologio con quadrante alla Romana e una lancetta a Stella cometa, si affaccia l'arte sacra musiva di una Madonna, mosaico di Giuseppe Conti del MDCCCII da un olio su tela del 1697 di Carlo Maratta. L'ho visto posando i passi sul Cortile d'Onore del Quirinale, l'ho ammirato con la Scuola e la Delegazione Sindacale di Canosa di Puglia con il Comune di Pederobba (TV), l'ho studiato con il Dottor Francesco Colalucci, e oggi ho scritto e dedicato in questo periodo travagliato" della storia italiana e mondiale a causa della pandemia.
Pietra di Tricolore
Passione Vivente a Canosa in pandemia,
non c'era gente in paese, in nessuna via,
c'era la Pro Loco, non un profeta, Elia,
ad innalzare le Croci sacre sulla collina,
freddo delle Palme di Domenica mattina,
l'erba era verde di primavera in fiore
sotto il sacro legno di fede del Signore,
sul legno il panno rosso della Crocifissione,
a Pasqua il panno bianco della Resurrezione.
Dal colle di Montescupolo si innalzava,
al colle dei Quaranta Martiri si affacciava,
e su questo colle si illumina una pietra stasera
sul Borgo del Castello il Tricolore di bandiera.
È Palazzo Iliceto, pietra museale e comunale,
luce di Tricolore come il Torrino del Quirinale.
In condivisione all'Italia, all'Onorato Presidente
anche a Canosa la PRO LOCO col suo presidente,
con l'offerta sui tre balconi la Ditta PLAYLED,
porgeva l'offerta italiana di un Tricolore al led,
scriveva Bartolo pur di notte in rete da Canosaweb,
bando civile del Sindaco Morra a case e balconi,
Tricolore in paese per Associazioni ed Istituzioni.
"Bellissino!", una sola parola in un solo rigo,
scriveva dal Veneto, dal Comune di Onigo.
Stasera, dai vetri della finestra ero affacciato,
ho visto la meraviglia del Palazzo illuminato,
illuminato sul basolato di Via Trieste e Trento
con civico, nazionale e spirituale sentimento,
dove approdò sposo Lino Banfi in godimento.
Il sentimento è ferito, muto in paese di dolore,
ma l'antica pietra sventola di luce del Tricolore,
lontano la Pietra di San Pietro si eleva al Signore,
sarà in paese, sarà nel mondo, vincerà l'Amore!
Bandiera di luci di sera,
Canto Italiano senza frontiera,
Paese mio che stai sulla collina,
Paese mio fondato sui Sette Colli,
Tu, Tricolore di luce vera decolli,
da Canosa di Puglia, via Traiana,
verso la storia di ogni via italiana.
Bandiera di luci di sera,
Canto Italiano senza frontiera,
VERDE speranza di questa dura Primavera,
BIANCO di preghiera come in San Pietro,
di un "Vescovo vestito di bianco" ansante,
ROSSO di sangue sacrificato su Croci di legno,
mute posate a terra dalla falce nera della Morte,
ma rosso regale dal cuore umano di ardore
che evoca alla storia il più grande valore.
Bandiera di luci di sera,
Canto Italiano senza frontiera,
finestra di paese, si fa sera,
Tricolore di luce è la bandiera,
il Canto degli Italiani si fa preghiera,
domani sarà l'inizio di una nuova era,
sarà la grande memoria di chi non c'era,
saranno i nostri figli, la nuova Primavera,
porteranno in mano la Bella bandiera.
Ob amorem patriae
Cav. Giuseppe Di Nunno
Associazione Pro Loco di Canosa, Presidente Elia Marro
La Madonna del Quirinale
Dal Torrino del Quirinale Vergine Maria
avvolta nel manto azzurro di celeste via,
Tu Madre, mostri tuo Figlio Bambino,
Bambino Sovrano benedicente divino,
«Oh Regina» che hai benedetto il Tricolore
in mano a Mameli fra bandiere di valore, (1)
volgi lo sguardo dall'alto di questo Colle
sulla terra bagnata di sudore nelle zolle,
volgi lo sguardo sulla "Casa degli Italiani"
che possano congiungere insieme le mani
purificate dal Virus per poter camminare,
per lavorare, pregare, amare e cantare
"Fratelli d'Italia" più di prima e ancora
su questa amata patria, in questa buia ora,
in questo "periodo travagliato" nazionale
nella voce del Presidente dal Quirinale,
in una rara Fratellanza, chiusa in vicinanza
che si espande da ogni casa a distanza.
Vergine Maria, sul Torrino di arte sacra
volgi lo sguardo su questo dolore sacro.
Vergine Maria, dal Colle del Quirinale
volgi lo sguardo d'emergenza nazionale.
Tu Madre creatura illibata del coraggio
nella Tua storia in cammino, in viaggio,
infondi coraggio ai Custodi Corazzieri,
a Medici e Sacerdoti, ai Volontari Alfieri,
«VIRTUS IN PERICULIS FIRMIOR»,
"Il coraggio è più forte nei pericoli",
dai Corazzieri in tutti i nostri vicoli.
Sul tuo capo sventolano tre bandiere
illuminate di Tricolore in queste sere,
"nell'ora della morte" ti hanno invocato
le vittime in solitudine nelle bare a terra,
liberaci o Maria dal morbo di tale guerra.
Togli dalle mani dell'uomo armi di potenza,
poni strumenti degni di virtù e di sapienza,
in questo ambiente già malato in decadenza
che tramandiamo alla nostra discendenza.
Benedici i Soldati che curano guarigione
e facci rileggere a nuovo la Costituzione
in questo Popolo di virtuosa vocazione
nei valori umani del cuore in conversione,
di arte, di scienza, di fede, cultura e amore,
mentre sorge in Croce la Pasqua del Signore.
A Te, Maria che abiti sul Colle del Quirinale,
da ogni casa Ti affidiamo i figli a Dio Padre,
Liberaci dal male, Misericordiosa Madre,
i bambini di oggi sono il vero futuro sociale.
E quando si spegneranno le luci di sera,
quando sarà esaudita la nostra preghiera,
ognuno in mano al vento la bella bandiera
e dopo lacrime di dolore sarà una nuova era,
era di valori dell'universale bene comune
che sarà da ogni malefico morbo immune
e sarà la bella Italia il più bel Comune,
dalla Sicilia alle Alpi, da Puglia al Piemonte
ricostruendo dopo la caduta un grande ponte.
La pioggia bagnava San Pietro, Maria Piangeva,
Papa Francesco la Città e il Mondo benediceva,
Lacrime di Madonna, lacrime di Cristo,
presto finirà il Dolore che abbiamo visto,
Santa Maria del Torrino del Quirinale
volgi il sorriso verso la Luce Pasquale,
devono crescere i nostri figli nell'amore,
devono crescere innocenti nel dolore,
devono crescere per un mondo migliore,
.... e così sia!
(1) Corteo di 30.000 patrioti con Mameli a Genova,
al Santuario dell'Oregina il 10 Dicembre 1847 con
la "benedizione delle bandiere".
Maestro Peppino Di Nunno da Canosa di Puglia
Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana
Superata la commozione che una lettera così importante può provocare, il Presidente della Pro Loco Canosa, Elia Marro ed il maestro Giuseppe Di Nunno, redattore di Canosaweb, hanno inteso condividerla con tutti i tesserati del sodalizio e renderla pubblica sui social e organi di comunicazione in un momento storico particolare e difficile come questo che la comunità sta affrontando per cercare di risollevarsi e porre fine alla crisi economica e sociale in cui versa. "Impegno e dedizione pagano sempre!" – Riferiscono Marro e Di Nunno - "Questa lettera di compiacimento ne è la testimonianza concreta che gratifica e supporta l'operato svolto sia in ambito culturale che sociale per la collettività."
L'omaggio culturale dal titolo "Pietra di Tricolore" è stato realizzato nel periodo di lockdown per promuovere il Tricolore e l'Arte Sacra: "Si accende da sera all'alba il Torrino del Quirinale di un fascio di luce del Tricolore, su cui sventolano tre bandiere, il Tricolore, la Presidenziale, l'Europa. Ci sentiamo uniti a questo Tricolore di luce del Quirinale con il tricolore di luce che illumina Palazzo Iliceto a Canosa di Puglia, per iniziativa della PRO LOCO e della Azienda Playled." - Scriveva il 21 aprile 2020, il Cavaliere della Repubblica Peppino Di Nunno – "Dal Torrino del Colle di Roma, sotto un antico orologio con quadrante alla Romana e una lancetta a Stella cometa, si affaccia l'arte sacra musiva di una Madonna, mosaico di Giuseppe Conti del MDCCCII da un olio su tela del 1697 di Carlo Maratta. L'ho visto posando i passi sul Cortile d'Onore del Quirinale, l'ho ammirato con la Scuola e la Delegazione Sindacale di Canosa di Puglia con il Comune di Pederobba (TV), l'ho studiato con il Dottor Francesco Colalucci, e oggi ho scritto e dedicato in questo periodo travagliato" della storia italiana e mondiale a causa della pandemia.
Pietra di Tricolore
Passione Vivente a Canosa in pandemia,
non c'era gente in paese, in nessuna via,
c'era la Pro Loco, non un profeta, Elia,
ad innalzare le Croci sacre sulla collina,
freddo delle Palme di Domenica mattina,
l'erba era verde di primavera in fiore
sotto il sacro legno di fede del Signore,
sul legno il panno rosso della Crocifissione,
a Pasqua il panno bianco della Resurrezione.
Dal colle di Montescupolo si innalzava,
al colle dei Quaranta Martiri si affacciava,
e su questo colle si illumina una pietra stasera
sul Borgo del Castello il Tricolore di bandiera.
È Palazzo Iliceto, pietra museale e comunale,
luce di Tricolore come il Torrino del Quirinale.
In condivisione all'Italia, all'Onorato Presidente
anche a Canosa la PRO LOCO col suo presidente,
con l'offerta sui tre balconi la Ditta PLAYLED,
porgeva l'offerta italiana di un Tricolore al led,
scriveva Bartolo pur di notte in rete da Canosaweb,
bando civile del Sindaco Morra a case e balconi,
Tricolore in paese per Associazioni ed Istituzioni.
"Bellissino!", una sola parola in un solo rigo,
scriveva dal Veneto, dal Comune di Onigo.
Stasera, dai vetri della finestra ero affacciato,
ho visto la meraviglia del Palazzo illuminato,
illuminato sul basolato di Via Trieste e Trento
con civico, nazionale e spirituale sentimento,
dove approdò sposo Lino Banfi in godimento.
Il sentimento è ferito, muto in paese di dolore,
ma l'antica pietra sventola di luce del Tricolore,
lontano la Pietra di San Pietro si eleva al Signore,
sarà in paese, sarà nel mondo, vincerà l'Amore!
Bandiera di luci di sera,
Canto Italiano senza frontiera,
Paese mio che stai sulla collina,
Paese mio fondato sui Sette Colli,
Tu, Tricolore di luce vera decolli,
da Canosa di Puglia, via Traiana,
verso la storia di ogni via italiana.
Bandiera di luci di sera,
Canto Italiano senza frontiera,
VERDE speranza di questa dura Primavera,
BIANCO di preghiera come in San Pietro,
di un "Vescovo vestito di bianco" ansante,
ROSSO di sangue sacrificato su Croci di legno,
mute posate a terra dalla falce nera della Morte,
ma rosso regale dal cuore umano di ardore
che evoca alla storia il più grande valore.
Bandiera di luci di sera,
Canto Italiano senza frontiera,
finestra di paese, si fa sera,
Tricolore di luce è la bandiera,
il Canto degli Italiani si fa preghiera,
domani sarà l'inizio di una nuova era,
sarà la grande memoria di chi non c'era,
saranno i nostri figli, la nuova Primavera,
porteranno in mano la Bella bandiera.
Ob amorem patriae
Cav. Giuseppe Di Nunno
Associazione Pro Loco di Canosa, Presidente Elia Marro
La Madonna del Quirinale
Dal Torrino del Quirinale Vergine Maria
avvolta nel manto azzurro di celeste via,
Tu Madre, mostri tuo Figlio Bambino,
Bambino Sovrano benedicente divino,
«Oh Regina» che hai benedetto il Tricolore
in mano a Mameli fra bandiere di valore, (1)
volgi lo sguardo dall'alto di questo Colle
sulla terra bagnata di sudore nelle zolle,
volgi lo sguardo sulla "Casa degli Italiani"
che possano congiungere insieme le mani
purificate dal Virus per poter camminare,
per lavorare, pregare, amare e cantare
"Fratelli d'Italia" più di prima e ancora
su questa amata patria, in questa buia ora,
in questo "periodo travagliato" nazionale
nella voce del Presidente dal Quirinale,
in una rara Fratellanza, chiusa in vicinanza
che si espande da ogni casa a distanza.
Vergine Maria, sul Torrino di arte sacra
volgi lo sguardo su questo dolore sacro.
Vergine Maria, dal Colle del Quirinale
volgi lo sguardo d'emergenza nazionale.
Tu Madre creatura illibata del coraggio
nella Tua storia in cammino, in viaggio,
infondi coraggio ai Custodi Corazzieri,
a Medici e Sacerdoti, ai Volontari Alfieri,
«VIRTUS IN PERICULIS FIRMIOR»,
"Il coraggio è più forte nei pericoli",
dai Corazzieri in tutti i nostri vicoli.
Sul tuo capo sventolano tre bandiere
illuminate di Tricolore in queste sere,
"nell'ora della morte" ti hanno invocato
le vittime in solitudine nelle bare a terra,
liberaci o Maria dal morbo di tale guerra.
Togli dalle mani dell'uomo armi di potenza,
poni strumenti degni di virtù e di sapienza,
in questo ambiente già malato in decadenza
che tramandiamo alla nostra discendenza.
Benedici i Soldati che curano guarigione
e facci rileggere a nuovo la Costituzione
in questo Popolo di virtuosa vocazione
nei valori umani del cuore in conversione,
di arte, di scienza, di fede, cultura e amore,
mentre sorge in Croce la Pasqua del Signore.
A Te, Maria che abiti sul Colle del Quirinale,
da ogni casa Ti affidiamo i figli a Dio Padre,
Liberaci dal male, Misericordiosa Madre,
i bambini di oggi sono il vero futuro sociale.
E quando si spegneranno le luci di sera,
quando sarà esaudita la nostra preghiera,
ognuno in mano al vento la bella bandiera
e dopo lacrime di dolore sarà una nuova era,
era di valori dell'universale bene comune
che sarà da ogni malefico morbo immune
e sarà la bella Italia il più bel Comune,
dalla Sicilia alle Alpi, da Puglia al Piemonte
ricostruendo dopo la caduta un grande ponte.
La pioggia bagnava San Pietro, Maria Piangeva,
Papa Francesco la Città e il Mondo benediceva,
Lacrime di Madonna, lacrime di Cristo,
presto finirà il Dolore che abbiamo visto,
Santa Maria del Torrino del Quirinale
volgi il sorriso verso la Luce Pasquale,
devono crescere i nostri figli nell'amore,
devono crescere innocenti nel dolore,
devono crescere per un mondo migliore,
.... e così sia!
(1) Corteo di 30.000 patrioti con Mameli a Genova,
al Santuario dell'Oregina il 10 Dicembre 1847 con
la "benedizione delle bandiere".
Maestro Peppino Di Nunno da Canosa di Puglia
Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana