Storia e dintorni
Antimafia sociale e legalità
Lectio magistralis del capo della Polizia Lamberto Giannini all’Università di Foggia
mercoledì 16 novembre 2022
9.49
Il capo della Polizia Lamberto Giannini è stato ospite, nella mattina di ieri, dell'Università di Foggia dove, nell'aula "G. Cipriani" del dipartimento di "Studi umanistici, Lettere, Beni culturali e Scienze della formazione", ha tenuto una lectio magistralis sul tema "Antimafia sociale e legalità", alla presenza di numerose autorità civili e militari della regione e di molti studenti dell'ateneo. Dopo l'introduzione del rettore dell'Università Pierpaolo Limone e gli interventi del prefetto di Foggia Maurizio Valiante, del questore Ferdinando Rossi e del procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Foggia Ludovico Vaccaro, moderati dalla delegata per la Comunicazione e le relazioni esterne dell'Università Raffaella Palmieri, il Rettore ha dato la parola al Capo della Polizia.
"Volevo fare un excursus - ha detto il prefetto Giannini introducendo l'argomento della sua lezione - che scorre negli anni quello che è successo nel nostro Paese, ma anche nel mondo, come lo abbiamo affrontato, per darvi una dimostrazione plastica che c'è una rincorsa continua delle norme, e che a un certo punto si può anche riuscire ad avere dei provvedimenti per munire la nostra società di qualche contromisura, facendolo con una conoscenza di tipo preventivo". Il Capo della Polizia ha iniziato dagli anni '70, con la comparsa delle Brigate Rosse e la loro escalation di violenza, a cui ha fatto seguito l'adeguamento del sistema legislativo. Poi la lotta alla criminalità organizzata, in particolare la guerra alla mafia, le stragi, e gli interventi adottati per affrontare questi fenomeni. L'inizio di guerre in altri paesi che hanno visto il coinvolgimento dell'Italia, con l'invio di contingenti, la nascita del fenomeno dei foreign fighters e della radicalizzazione, che arriva anche nel nostro Paese. Poi i terroristi stranieri che preparano, in Italia, attacchi ad altri paesi. La comparsa di Al Qaeda, l'attacco alle torri gemelle. L'importanza della costituzione del Casa (Comitato di analisi strategica antiterrorismo) che prevede la collaborazione costante tra tutti gli attori nell'ambito della prevenzione e della sicurezza, quindi intelligence e Forze dell'ordine, con scambio costante di informazioni, che permette di valutare e arginare le minacce. Poi gli attacchi terroristici nelle città europee e la lotta ai foreign fighters, che hanno portato ad ulteriori modifiche del sistema legislativo.
"Questo excursus è un esempio fondamentale per capire che lo studio e la conoscenza - ha concluso il Prefetto - la capacità di guardare in tutto il mondo, ci ha dato delle chiavi di volta importanti per capire come affinare gli strumenti che possano permettere alla nostra società di affrontare e reagire, tutelando i propri cittadini, da tutte le minacce, sia interne sia che arrivino da altre parti del mondo". Al termine del suo intervento all'Università il Capo della Polizia, accompagnato dal questore di Foggia, ha visitato gli uffici della questura dove ha incontrato una rappresentanza di dirigenti, funzionari e personale, nonché i segretari provinciali delle rappresentanze sindacali della Polizia di Stato e dell'Amministrazione civile dell'Interno.
"Volevo fare un excursus - ha detto il prefetto Giannini introducendo l'argomento della sua lezione - che scorre negli anni quello che è successo nel nostro Paese, ma anche nel mondo, come lo abbiamo affrontato, per darvi una dimostrazione plastica che c'è una rincorsa continua delle norme, e che a un certo punto si può anche riuscire ad avere dei provvedimenti per munire la nostra società di qualche contromisura, facendolo con una conoscenza di tipo preventivo". Il Capo della Polizia ha iniziato dagli anni '70, con la comparsa delle Brigate Rosse e la loro escalation di violenza, a cui ha fatto seguito l'adeguamento del sistema legislativo. Poi la lotta alla criminalità organizzata, in particolare la guerra alla mafia, le stragi, e gli interventi adottati per affrontare questi fenomeni. L'inizio di guerre in altri paesi che hanno visto il coinvolgimento dell'Italia, con l'invio di contingenti, la nascita del fenomeno dei foreign fighters e della radicalizzazione, che arriva anche nel nostro Paese. Poi i terroristi stranieri che preparano, in Italia, attacchi ad altri paesi. La comparsa di Al Qaeda, l'attacco alle torri gemelle. L'importanza della costituzione del Casa (Comitato di analisi strategica antiterrorismo) che prevede la collaborazione costante tra tutti gli attori nell'ambito della prevenzione e della sicurezza, quindi intelligence e Forze dell'ordine, con scambio costante di informazioni, che permette di valutare e arginare le minacce. Poi gli attacchi terroristici nelle città europee e la lotta ai foreign fighters, che hanno portato ad ulteriori modifiche del sistema legislativo.
"Questo excursus è un esempio fondamentale per capire che lo studio e la conoscenza - ha concluso il Prefetto - la capacità di guardare in tutto il mondo, ci ha dato delle chiavi di volta importanti per capire come affinare gli strumenti che possano permettere alla nostra società di affrontare e reagire, tutelando i propri cittadini, da tutte le minacce, sia interne sia che arrivino da altre parti del mondo". Al termine del suo intervento all'Università il Capo della Polizia, accompagnato dal questore di Foggia, ha visitato gli uffici della questura dove ha incontrato una rappresentanza di dirigenti, funzionari e personale, nonché i segretari provinciali delle rappresentanze sindacali della Polizia di Stato e dell'Amministrazione civile dell'Interno.