Storia e dintorni
Canosa e Molfetta, in memoria delle vittime del bombardamento del 6 novembre 1943
Don Carmine Catalano ha celebrato santa messa in commemorazione
giovedì 7 novembre 2024
9.55
Commozione e partecipazione alla santa messa in commemorazione delle vittime del bombardamento del 6 novembre 1943 che ieri sera si è tenuta presso la Chiesa del Carmine a Canosa di Puglia. "Fare memoria su quanto accaduto la sera del 6 novembre 1943 a Canosa" ha evocato il parroco Don Carmine Catalano che ha officiato il rito religioso alla presenza delle autorità cittadine, tra le quali: il sindaco di Canosa, Vito Malcangio; l'assessore alla cultura, Cristina Saccinto; il giornalista, Paolo Pinnelli; le rappresentanze delle associazioni d'arma e dell'ANPI di Molfetta con il dottor Salvatore Gadaleta, della BAT con il presidente Antonello Rustico e Cirillo Adriano per Canosa; la signora Nunzia Valentino(87 anni), sopravvissuta al bombardamento che annientò la sua famiglia di otto persone.
Le poche fonti esistenti - come ha ricordato il giornalista Paolo Pinnelli, a margine della messa - riportano che la sera del 6 novembre 1943 le città di Canosa e di Molfetta subirono un terribile bombardamento ad opera della "famigerata Luftflotte", l'aviazione tedesca di stanza in Italia, che fece incursioni aeree, lungo. la direttrice d'attacco Termoli-Foggia-Bari, provocando distruzioni e morti di persone innocenti, tra le quali molti bambini. «All'indomani dell'armistizio, abbandonata dai Tedeschi, subì un violento bombardamento che provocò numerosi morti e gravissime distruzioni. La popolazione si prodigò in una generosa gara di solidarietà in aiuto dei superstiti e dei senza tetto, dando prova d'elette virtù civiche e grande spirito d'abnegazione. 6 novembre 1943». E' la motivazione della Medaglia di Bronzo al Merito Civile, della quale è stata insignita la Città di Canosa di Puglia, in data 8 febbraio 2001, dopo la richiesta del comitato promotore con l'istruttoria redatta dal compianto Francesco Acquaviva, maresciallo in congedo dell'Aeronautica militare.
Mentre, il 13 aprile 2023, l'Amministrazione Comunale di Canosa per l'80° Anniversario del bombardamento del 6 novembre 1943, ha intitolato una piazza nel borgo antico del Castello per ricordare le vittime di uno degli eventi più tragici della storia della città. Alla ricostruzione storica, "non facile da effettuare alla luce delle difficoltà nel reperimento della documentazione", ha contributo il "Comitato spontaneo per la memoria della strage del 6 novembre 1943" presieduto da Don Carmine Catalano e dal giornalista Paolo Pinnelli grazie anche all'apporto dello storico e geopolitico Francesco Morra, che hanno fatto conoscere alla comunità, attraverso ricerche, studi, acquisizione di documenti e approfondimenti, pagine di storia che rischiavano di essere dimenticate e di perdersi nell'oblio.
Riproduzione@riservata
Foto a cura di Savino Mazzarella
Le poche fonti esistenti - come ha ricordato il giornalista Paolo Pinnelli, a margine della messa - riportano che la sera del 6 novembre 1943 le città di Canosa e di Molfetta subirono un terribile bombardamento ad opera della "famigerata Luftflotte", l'aviazione tedesca di stanza in Italia, che fece incursioni aeree, lungo. la direttrice d'attacco Termoli-Foggia-Bari, provocando distruzioni e morti di persone innocenti, tra le quali molti bambini. «All'indomani dell'armistizio, abbandonata dai Tedeschi, subì un violento bombardamento che provocò numerosi morti e gravissime distruzioni. La popolazione si prodigò in una generosa gara di solidarietà in aiuto dei superstiti e dei senza tetto, dando prova d'elette virtù civiche e grande spirito d'abnegazione. 6 novembre 1943». E' la motivazione della Medaglia di Bronzo al Merito Civile, della quale è stata insignita la Città di Canosa di Puglia, in data 8 febbraio 2001, dopo la richiesta del comitato promotore con l'istruttoria redatta dal compianto Francesco Acquaviva, maresciallo in congedo dell'Aeronautica militare.
Mentre, il 13 aprile 2023, l'Amministrazione Comunale di Canosa per l'80° Anniversario del bombardamento del 6 novembre 1943, ha intitolato una piazza nel borgo antico del Castello per ricordare le vittime di uno degli eventi più tragici della storia della città. Alla ricostruzione storica, "non facile da effettuare alla luce delle difficoltà nel reperimento della documentazione", ha contributo il "Comitato spontaneo per la memoria della strage del 6 novembre 1943" presieduto da Don Carmine Catalano e dal giornalista Paolo Pinnelli grazie anche all'apporto dello storico e geopolitico Francesco Morra, che hanno fatto conoscere alla comunità, attraverso ricerche, studi, acquisizione di documenti e approfondimenti, pagine di storia che rischiavano di essere dimenticate e di perdersi nell'oblio.
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Foto a cura di Savino Mazzarella