Storia e dintorni
Canosa, la città dei sette colli
«Paese mio che stai sulla collina»
venerdì 18 ottobre 2019
22.08
Nel Convegno odierno "Ambiente e Paesaggio, tra passato presente e futuro" tenutosi a Canosa di Puglia(BT), organizzato e promosso dall' ANCRI BAT Canusium, presieduto dal Cavaliere Cosimo Sciannamea, è stata anche offerta alle autorità convenute una pagina culturale sul paesaggio collinare di Canosa condivisa dagli studenti e dai docenti del Liceo Statale "Enrico Fermi" con la diligente cura della dirigente scolastica Professoressa Nunzia Silvestri. Si tratta di una ricerca storica e filologica realizzata dal maestro Peppino Di Nunno e sostenuta per la stampa dal Cavaliere Cosimo Sciannamea nell'offerta alle Istituzioni civili, militari e religiose. Con lo stesso valente Presidente in un pomeriggio estivo ci siamo recati alle falde di Canosa per fotografare sui vigneti la Collina del Castello, "sentinella" premurgiana che si affaccia sulla piana dell'Ofanto, che porge il benvenuto a quanti giungono da Nord nella Città dei Sette Colli.Peraltro questi colli,"amene colline" descritte dall'ingegnere Cerletti nell'atlante di viticoltura ed enologia del territorio nella fine dell'800, rivestono anche una problematica ambientale di sfruttamento indiscriminato dell'argilla per fare cemento e vanno in alcune parti regimentati con terrazzamenti già esistenti nel 900 e alberati per imbrigliare i "terreni sciolti" sabbiosi che scorrono a valle in piazza nei forti temporali.
La fondazione di Canosa
Canosa di Puglia, "Civitas Canusina …fundata autem erat in planitie Campaniae Apuliae supra septem colles ascensu faciles…".
"La città di Canosa ..... era stata fondata inoltre in una pianura della Puglia della Campania (medievale) sopra a sette colli, agevoli in salita". (Abate Damadeno -1675, riportato nella Relatio del Prevosto Tortora del 1758 ( cap. VI, 1).
Le rocche storiche di due colli
"Septem colles…. supra quorum duos præeminebant duæ munitissimæ arces", "i sette colli, sopra due dei quali emergevano due rocche molto fortificate": la "famigerata S. Angeli arx" e il "castrum Regionis Sanctorum Quadraginta", che corrispondono al Colle Sant'Angelo del sito archeologico di S. Leucio rinvenuto nel 1925 e al Colle dei Quaranta Martiri" del borgo antico del Castello (Relatio Ecclesiae Canusinae del Prevosto Tortora).
Il prof. Giuseppe Morea, nel convegno del 22 aprile 1969 nell'aula magna del Circolo Didattico "S. Lucia", sul tema dell'Acropoli-Castello di Canosa, scrisse:
"Oltre al Castello acropoli diomedea sul Colle detto dei Santi Quaranta Martiri, un'altra fortezza, detta dei Santi Angeli, era situato sul colle detto di Sant'Angelo"; "sulla collina di Santa Lucia, dove si trovava l'altra fortezza, detta dei Ss. Angeli, distrutta dai Longobardi nel 588 d. C.", nell'invasione dell'Italia Bizantina.
I sette colli
Colle dei Quaranta Martiri, Colle San Giovanni, Colle Santa Sofia, Colle San Giorgio, Colle Montescupolo, Colle Sant'Angelo, Colle San Pietro.
Così vengono descritti in un manifesto del 1981:
"Situata su una altura e circondata da vasti campi, Canosa di Puglia assomiglia alle città collinari dell'antica Grecia, le cui rovine punteggiano ancora le coste ioniche dell'Asia Minore.
Li affidiamo al Sindaco, ai governanti, alle Associazioni, agli abitanti e li tramandiamo alle nuove generazioni eredi e custodi di tale patrimonio.
Ricerche storiche a cura del maestro Cav. Giuseppe Di Nunno, ob amorem patriae
La fondazione di Canosa
Canosa di Puglia, "Civitas Canusina …fundata autem erat in planitie Campaniae Apuliae supra septem colles ascensu faciles…".
"La città di Canosa ..... era stata fondata inoltre in una pianura della Puglia della Campania (medievale) sopra a sette colli, agevoli in salita". (Abate Damadeno -1675, riportato nella Relatio del Prevosto Tortora del 1758 ( cap. VI, 1).
Le rocche storiche di due colli
"Septem colles…. supra quorum duos præeminebant duæ munitissimæ arces", "i sette colli, sopra due dei quali emergevano due rocche molto fortificate": la "famigerata S. Angeli arx" e il "castrum Regionis Sanctorum Quadraginta", che corrispondono al Colle Sant'Angelo del sito archeologico di S. Leucio rinvenuto nel 1925 e al Colle dei Quaranta Martiri" del borgo antico del Castello (Relatio Ecclesiae Canusinae del Prevosto Tortora).
Il prof. Giuseppe Morea, nel convegno del 22 aprile 1969 nell'aula magna del Circolo Didattico "S. Lucia", sul tema dell'Acropoli-Castello di Canosa, scrisse:
"Oltre al Castello acropoli diomedea sul Colle detto dei Santi Quaranta Martiri, un'altra fortezza, detta dei Santi Angeli, era situato sul colle detto di Sant'Angelo"; "sulla collina di Santa Lucia, dove si trovava l'altra fortezza, detta dei Ss. Angeli, distrutta dai Longobardi nel 588 d. C.", nell'invasione dell'Italia Bizantina.
I sette colli
Colle dei Quaranta Martiri, Colle San Giovanni, Colle Santa Sofia, Colle San Giorgio, Colle Montescupolo, Colle Sant'Angelo, Colle San Pietro.
Così vengono descritti in un manifesto del 1981:
"Situata su una altura e circondata da vasti campi, Canosa di Puglia assomiglia alle città collinari dell'antica Grecia, le cui rovine punteggiano ancora le coste ioniche dell'Asia Minore.
Li affidiamo al Sindaco, ai governanti, alle Associazioni, agli abitanti e li tramandiamo alle nuove generazioni eredi e custodi di tale patrimonio.
Ricerche storiche a cura del maestro Cav. Giuseppe Di Nunno, ob amorem patriae