Storia e dintorni
Fare squadra con gli attrattori più forti
L'ingegnere Andrea Pugliese sul Museo Archeologico Nazionale e sullo sviluppo turistico di Canosa
lunedì 6 luglio 2020
16.39
"Fare squadra con gli attrattori più forti è ciò che anch'io su questa pagina, sebbene da profano, ho sempre predicato come strategia necessaria." Esordisce così l'ingegnere Andrea Pugliese nel suo intervento su Facebook sul tema molto dibattuto del Museo Archeologico Nazionale e dello sviluppo turistico della Città di Canosa di Puglia che la Redazione di Canosaweb, primo portale cittadino, da anni sta seguendo e aggiornando la rubrica "Storia e dintorni". "Aggiungerei solo la splendida zona umida di Margherita di Savoia. Per il resto condivido la necessità di darsi un respiro più ampio rispetto al campanile e trovare le sinergie sul territorio." – Continua l'ingegnere Andrea Pugliese - "L'esigenza di pensare ad un futuro migliore, più sereno, non solo per noi ma soprattutto per le future generazioni, spinge ciascuno di noi, sugli argomenti più 'popolari' a dare il proprio contributo, anche quando, in alcuni casi potremmo vivere benissimo anche senza leggerlo. Oggi il tema, nelle piazze reali e virtuali, è il turismo legato alla archeologia, soprattutto legato ai musei. Tutti credono, alcuni a buon titolo, altri meno, di poter dare il proprio contributo, dimenticando una premessa che sarebbe sempre utile fare quando si parla del bene comune: chi sono e cosa ho fatto, sull'argomento, per poter dire la mia. Provo a non sbagliare io, citando tre mie referenze: ho scritto e diretto un progetto che si chiamava 'Lavoro & Sviluppo' premiato e finanziato dal Ministero del Lavoro e dell'Industria che puntava al turismo come leva di creare economia e occupazione. Sono da anni componente del gruppo di valutazione del progetti strategici di un sindacato di impresa, che è leader per fatturato e numero di addetti nella valorizzazione dei beni culturali. Ed, infine, sono componente del gruppo di audit che supporta una multiutility nella gestione delle commesse, fra l'altro legate anche alla gestione e valorizzazione di alcuni musei nel mondo."
L'ingegnere Andrea Pugliese entra nei dettagli del suo intervento pubblicato sui social, in particolare sulla pagina di CanoSIamo, l'Associazione dei Canosini di Roma: "Proverei in venti righe a dire quello che penso sulla la provincia Barletta Andria Trani che ha i due più grossi attrattori culturali della Puglia (Castel del Monte e Canne della Battaglia). Ma nonostante, ciò il numero di presenze turistiche nella BAT è il più basso, addirittura nessuna delle città raggiunge le 100 mila presenze nel 2019 (Trani 72 mila, Barletta 64 mila e Canosa 12 mila). I turisti che vengono in Puglia a spendere ci vengono per il mare, e se passano da Castel del Monte o Canne della Battaglia ci stanno 2 ore (la visita media a Castel del Monte è stimata in 45 minuti) e poi vanno via a spendere i loro soldi nel Salento o nel Gargano. Cosa può fare una città che ha una straordinaria potenzialità archeologica? Fare squadra con gli attrattori più forti e far si che il turista sia in grado di programmare una vacanza qui che duri almeno i 4 giorni che sono il break even che rende la sosta remunerativamente vantaggiosa per il sistema dei fornitori di servizi e di beni che il territorio offre. Vi è quindi la necessità di avere un interlocutore imprenditoriale, uno di quelli che ogni mattina si sveglia e sa che deve pagare stipendi e bollette a fine mese, che sappia mettere insieme cinque stelle di questo territorio: Federico II (la rete dei castelli), archeologia (Canne della Battaglia e Canosa di Puglia), la rete dei borghi (Montegrosso e Loconia in primis che hanno unicità straordinarie e sono la porta di due parchi, quello dell'Alta Murgia e quello dell'Ofanto), la risorsa acqua (Ofanto, gli invasi e del dighe e mare) e quello agroalimentare (olio e vino sono eccellenze)".
"Il Museo oggi è un tema che corre solo il rischio di farci perdere la visione – conclude l'ingegnere Andrea Pugliese - che si deve avere quando si immagina un progetto di sviluppo: ad esempio sarebbe utile l'informazione che un museo nella gestione dei servizi diretti è un attività economicamente suicida, per chi le imprese le vive. Noi generiamo reddito e profitti dai servizi aggiuntivi che un museo mette in campo: ovvero da quei servizi che utilizzando l'idea attrattiva del territorio e la spettacolarizzano promuovendo nuove forme di intrattenimento e fruizione. Quindi per i giovani che pensano ad un futuro qui, non pensate ai contenitori, la cui individuazione non spetta a noi, come forse è giusto che sia, pensate ai contenuti, alle idee che possano generare reddito dalla vostra passione e per avere qualche ispirazione vi invito a vedere qualche progetto promosso al Museo del Prado o al Grande Museo Egizio del Cairo".
L'ingegnere Andrea Pugliese entra nei dettagli del suo intervento pubblicato sui social, in particolare sulla pagina di CanoSIamo, l'Associazione dei Canosini di Roma: "Proverei in venti righe a dire quello che penso sulla la provincia Barletta Andria Trani che ha i due più grossi attrattori culturali della Puglia (Castel del Monte e Canne della Battaglia). Ma nonostante, ciò il numero di presenze turistiche nella BAT è il più basso, addirittura nessuna delle città raggiunge le 100 mila presenze nel 2019 (Trani 72 mila, Barletta 64 mila e Canosa 12 mila). I turisti che vengono in Puglia a spendere ci vengono per il mare, e se passano da Castel del Monte o Canne della Battaglia ci stanno 2 ore (la visita media a Castel del Monte è stimata in 45 minuti) e poi vanno via a spendere i loro soldi nel Salento o nel Gargano. Cosa può fare una città che ha una straordinaria potenzialità archeologica? Fare squadra con gli attrattori più forti e far si che il turista sia in grado di programmare una vacanza qui che duri almeno i 4 giorni che sono il break even che rende la sosta remunerativamente vantaggiosa per il sistema dei fornitori di servizi e di beni che il territorio offre. Vi è quindi la necessità di avere un interlocutore imprenditoriale, uno di quelli che ogni mattina si sveglia e sa che deve pagare stipendi e bollette a fine mese, che sappia mettere insieme cinque stelle di questo territorio: Federico II (la rete dei castelli), archeologia (Canne della Battaglia e Canosa di Puglia), la rete dei borghi (Montegrosso e Loconia in primis che hanno unicità straordinarie e sono la porta di due parchi, quello dell'Alta Murgia e quello dell'Ofanto), la risorsa acqua (Ofanto, gli invasi e del dighe e mare) e quello agroalimentare (olio e vino sono eccellenze)".
"Il Museo oggi è un tema che corre solo il rischio di farci perdere la visione – conclude l'ingegnere Andrea Pugliese - che si deve avere quando si immagina un progetto di sviluppo: ad esempio sarebbe utile l'informazione che un museo nella gestione dei servizi diretti è un attività economicamente suicida, per chi le imprese le vive. Noi generiamo reddito e profitti dai servizi aggiuntivi che un museo mette in campo: ovvero da quei servizi che utilizzando l'idea attrattiva del territorio e la spettacolarizzano promuovendo nuove forme di intrattenimento e fruizione. Quindi per i giovani che pensano ad un futuro qui, non pensate ai contenitori, la cui individuazione non spetta a noi, come forse è giusto che sia, pensate ai contenuti, alle idee che possano generare reddito dalla vostra passione e per avere qualche ispirazione vi invito a vedere qualche progetto promosso al Museo del Prado o al Grande Museo Egizio del Cairo".