Storia e dintorni
Giornata Nazionale della Bandiera
Gentiloni a Reggio Emilia per il 221° anniversario della nascita
sabato 6 gennaio 2018
23.18
La Festa del Tricolore ricorre il 7 gennaio e celebra la nascita della bandiera dello Stato Italiano. Nella "Giornata Nazionale della Bandiera", festività italiana, si rende omaggio e si celebra il Tricolore e la sua importanza per tutta la nazione. Questa ricorrenza cade ogni anno il 7 gennaio, data che ricorda la nascita del tricolore, così come ufficializzato a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797. La ricorrenza, invece, è stata istituita in tempi ben più recenti, per la precisione, nel dicembre del 1996. La festa del tricolore o della bandiera italiana è una ricorrenza civile ricca di fascino. Le festività si svolgono in forma solenne e avvengono presso il Palazzo del Quirinale, dove si svolge il Cambio della Guardia in forma solenne, con il Reggimento dei Corazzieri che indossano le alte uniformi. Si tratta dello stesso rito che si ripete anche il 2 giugno, ovvero durante la festa della Repubblica. A presenziare, ci sono le maggiori cariche politiche dello Stato, fra cui il Presidente della Repubblica.
Nelle fonti storiche riceviamo dal Museo del Tricolore di Reggio Emilia il verbale della seduta del Congresso della Repubblica Cispadana del 7 gennaio 1797, con la mozione del deputato Giuseppe Compagnoni, letterato di idee illuministe. «Il Compagnoni fa mozione che lo stemma della Repubblica sia innalzato in tutti quei luoghi nei quali è solito che si tenga lo Stemma della Sovranità. (Decretato). Fa pure mozione che si renda universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di tre colori, Verde, Bianco e Rosso e che questi tre colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti. (Decretato)» Incominciava l'Era della Repubblica Cispadana, aggiungendo "Anno dell'Era volgare". L'introduzione dell'era volgare, dal latino vulgus (popolo), si fa risalire a Dionigi il Piccolo (VI sec.), che fissò la data di nascita di Cristo al 753 di Roma; usata dapprima soltanto da cronisti e poi in documenti imperiali nell'840 e negli atti pontifici del 968.
Nel Centenario della Bandiera il 7 gennaio del 1897 a Reggio Emilia, Giosuè Carducci nel discorso alla Bandiera illustra i tre colori, che nella bandiera cispadana sono rappresentati a bande orizzontali. " I colori della nostra primavera e del nostro paese, dal Cenisio all'Etna; le nevi delle alpi, l'aprile delle valli, le fiamme dei vulcani. Il bianco, la fede serena alle idee che fanno divina l'anima nella costanza dei savi; il verde, la perpetua rifioritura della speranza a frutto di bene nella gioventù de' poeti; il rosso, la passione ed il sangue dei martiri e degli eroi. E subito il popolo cantò alla sua bandiera ch'ella era la più bella di tutte e che sempre voleva lei e con lei la libertà. Il canto della Bandiera dei Tre Colori, che risuonava nella scuole, lo abbiamo ascoltato dalla Forze Armate e da un coro di bambini di Scuola nella nostra presenza al Quirinale l'11 Maggio 2011, nel Salone dei Corazzieri alla Presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Riproponiamo i versi con l'auspicio che venga cantato anche oggi a Scuola, da piccoli e grandi, nella sua attualità.
La bandiera dei tre colori (autori Cordigliani - Dall'Ongaro, 1848)
E la bandiera dei tre colori
sempre è stata la più bella,
noi vogliamo sempre quella,
noi vogliam la libertà,
noi vogliamo sempre quella,
noi vogliam la libertà,
la libertà, la libertà!
Tutti uniti in un sol fato
stretti intorno alla bandiera
griderem mattina e sera
viva viva il tricolor,
griderem mattina e sera
viva viva il tricolor,
il tricolor, il tricolor!
E la bandiera dei tre colori
sempre è stata la più bella,
noi vogliamo sempre quella,
noi vogliam la libertà,
noi vogliamo sempre quella,
noi vogliam la libertà,
la libertà, la libertà!
Per le celebrazioni del 221° anniversario della nascita della bandiera a Reggio Emilia, sarà il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni a rendere omaggio. Il 7 gennaio 2018, in qualità di rappresentante delle istituzioni nazionali, il premier prenderà parte a tutte le iniziative che sono state organizzate dal Comune di Reggio Emilia per ricordare quando nel 1797, i membri della Repubblica Cispadana riuniti in Sala del Tricolore, scelsero il tricolore verde, bianco e rosso come vessillo della stessa. Per la ricorrenza, il Museo del Tricolore di Reggio Emilia ospiterà fino al 14 gennaio la mostra fotografica e documentaria itinerante "La Grande Guerra" dedicata alla prima guerra mondiale. E' stata realizzata dall' Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito e curata dal Comando Militare Esercito Emilia Romagna, con la collaborazione del Comune reggiano.La mostra intende rievocare gli avvenimenti di cento anni fa facendo rivivere, attraverso fotografie, stampe e illustrazioni dell'epoca la grande e tragica vicenda dell'Italia in armi. Nei 41 mesi di conflitto, dal maggio 1915 al novembre 1918, oltre 5 milioni di Italiani prestarono servizio su tutti i fronti.
Ob amorem patriae
Auguri Bandiera del Tricolore d'Italia!
maestro Giuseppe Di Nunno
Nelle fonti storiche riceviamo dal Museo del Tricolore di Reggio Emilia il verbale della seduta del Congresso della Repubblica Cispadana del 7 gennaio 1797, con la mozione del deputato Giuseppe Compagnoni, letterato di idee illuministe. «Il Compagnoni fa mozione che lo stemma della Repubblica sia innalzato in tutti quei luoghi nei quali è solito che si tenga lo Stemma della Sovranità. (Decretato). Fa pure mozione che si renda universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di tre colori, Verde, Bianco e Rosso e che questi tre colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti. (Decretato)» Incominciava l'Era della Repubblica Cispadana, aggiungendo "Anno dell'Era volgare". L'introduzione dell'era volgare, dal latino vulgus (popolo), si fa risalire a Dionigi il Piccolo (VI sec.), che fissò la data di nascita di Cristo al 753 di Roma; usata dapprima soltanto da cronisti e poi in documenti imperiali nell'840 e negli atti pontifici del 968.
Nel Centenario della Bandiera il 7 gennaio del 1897 a Reggio Emilia, Giosuè Carducci nel discorso alla Bandiera illustra i tre colori, che nella bandiera cispadana sono rappresentati a bande orizzontali. " I colori della nostra primavera e del nostro paese, dal Cenisio all'Etna; le nevi delle alpi, l'aprile delle valli, le fiamme dei vulcani. Il bianco, la fede serena alle idee che fanno divina l'anima nella costanza dei savi; il verde, la perpetua rifioritura della speranza a frutto di bene nella gioventù de' poeti; il rosso, la passione ed il sangue dei martiri e degli eroi. E subito il popolo cantò alla sua bandiera ch'ella era la più bella di tutte e che sempre voleva lei e con lei la libertà. Il canto della Bandiera dei Tre Colori, che risuonava nella scuole, lo abbiamo ascoltato dalla Forze Armate e da un coro di bambini di Scuola nella nostra presenza al Quirinale l'11 Maggio 2011, nel Salone dei Corazzieri alla Presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Riproponiamo i versi con l'auspicio che venga cantato anche oggi a Scuola, da piccoli e grandi, nella sua attualità.
La bandiera dei tre colori (autori Cordigliani - Dall'Ongaro, 1848)
E la bandiera dei tre colori
sempre è stata la più bella,
noi vogliamo sempre quella,
noi vogliam la libertà,
noi vogliamo sempre quella,
noi vogliam la libertà,
la libertà, la libertà!
Tutti uniti in un sol fato
stretti intorno alla bandiera
griderem mattina e sera
viva viva il tricolor,
griderem mattina e sera
viva viva il tricolor,
il tricolor, il tricolor!
E la bandiera dei tre colori
sempre è stata la più bella,
noi vogliamo sempre quella,
noi vogliam la libertà,
noi vogliamo sempre quella,
noi vogliam la libertà,
la libertà, la libertà!
Per le celebrazioni del 221° anniversario della nascita della bandiera a Reggio Emilia, sarà il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni a rendere omaggio. Il 7 gennaio 2018, in qualità di rappresentante delle istituzioni nazionali, il premier prenderà parte a tutte le iniziative che sono state organizzate dal Comune di Reggio Emilia per ricordare quando nel 1797, i membri della Repubblica Cispadana riuniti in Sala del Tricolore, scelsero il tricolore verde, bianco e rosso come vessillo della stessa. Per la ricorrenza, il Museo del Tricolore di Reggio Emilia ospiterà fino al 14 gennaio la mostra fotografica e documentaria itinerante "La Grande Guerra" dedicata alla prima guerra mondiale. E' stata realizzata dall' Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito e curata dal Comando Militare Esercito Emilia Romagna, con la collaborazione del Comune reggiano.La mostra intende rievocare gli avvenimenti di cento anni fa facendo rivivere, attraverso fotografie, stampe e illustrazioni dell'epoca la grande e tragica vicenda dell'Italia in armi. Nei 41 mesi di conflitto, dal maggio 1915 al novembre 1918, oltre 5 milioni di Italiani prestarono servizio su tutti i fronti.
Ob amorem patriae
Auguri Bandiera del Tricolore d'Italia!
maestro Giuseppe Di Nunno