Storia e dintorni
Gli archivi storico fotografici vanno tutelati
Un piano strategico per la messa in sicurezza
venerdì 18 gennaio 2019
23.48
Non si sono ancora spenti i riflettori sul convegno improntato sul tema "Archivi storico fotografici. Quali problematiche e possibili prospettive", tenutosi sabato scorso a Canosa di Puglia(BT) presso il "Centro Studi e Ricerche Sergio Fontana". Si continua tramite i media e i social a discutere di quanto trattato durante l'arco della mattinata che ha visto la partecipazione di qualificati relatori del settore unitamente alle autorità tra le quali l'europarlamentare della Commissione Cultura ed Istruzione, Isabella Adinolfi che ha parlato delle scelte politiche europee per prevenire e contenere la dispersione degli Archivi e della collezioni pubbliche e private ed il Direttore Generale del Dipartimento Cultura della Regione Puglia, Aldo Patruno che ha focalizzato l'attenzione sui contenitori culturali possibili e i possibili strumenti finanziari per l'attuazione di un piano strategico per la messa in sicurezza degli archivi privati. E' stato il Presidente Confindustria zona territoriale BAT, Sergio Fontana, a fare gli onori di casa e a dare il via ai lavori condotti magistralmente da Sandro Giuseppe Sardella(Curatore del Museo dei Vescovi di Canosa di Puglia), con gli interventi di Bersanofio Chiedi, Presidente Puglia Archoclub d'Italia Onlus, che ha parlato degli archivi fotografici ai tempi dei social; seguito dall'assessore alla cultura, Mara Gerardi che ha portato i saluti del sindaco di Canosa, Roberto Morra e poi ha relazionato sul Fondo Fotografico Rossi-Pansini, acquisito a patrimonio del Comune, davanti ad un pubblico interessato al destino delle collezioni e degli archivi pubblici e privati "in un'epoca in cui si tende a disfarsi della memoria". .
La storia dei Fratelli Alinari, fondatori a Firenze nel 1852, della più antica azienda al mondo tutt'ora operante nel campo della fotografia e della comunicazione per immagini, ha arricchito il convegno con spunti concreti, utili per evidenziare l'importanza degli archivi come ha sostenuto Emanuela Sesti, responsabile scientifico della Fondazione Alinari. :"Il patrimonio di oltre 5.000.000 di fotografie documenta la storia dell'Italia e del mondo dalla metà dell'800 ai giorni nostri: arte, cultura, industria, società, paesaggio. L'offerta iconografica, il brand riconosciuto a livello internazionale e l'esperienza acquisita consentono di gestire progetti di comunicazione e offrire servizi personalizzati: mostre, pubblicazioni, progetti educational, multimediali, prodotti on demand, licensing, campagne fotografiche, servizi di ricerca iconografica, gestione di archivi fotografici. La produzione è in grado di associare alle più raffinate tecniche artigianali dell'800, come la stampa diretta a contatto dalle lastre di vetro originali e la collotipia, le moderne tecnologie di riproduzione, come le stampe fine art in tiratura limitata, alle mostre tradizionali, progetti di comunicazione visiva e multimediale, personalizzabili su richiesta. All'interno della azienda anche la Casa Editrice, che fu potenziata da Vittorio Alinari, e in seguito, grazie al ricco patrimonio dell'Archivio Fotografico, ha incrementato le sue collane arricchendole continuamente con numerose pubblicazioni. La società che ha sede nello stesso stabilimento dal 1863, visitabile su appuntamento. Alinari ha realizzato numerose manifestazioni in occasione di ricorrenze, anniversari, eventi speciali, convegni, fiere, ecc., sia per clienti pubblici che privati, sia in Italia che all'estero".
La fotografia è un bene culturale che va tutelato,promosso e valorizzato."Inventariare,catalogare e digitalizzare immagini e documenti riguardanti la fotografia storica e contemporanea", sono tra gli scopi della Fototeca Provinciale di Fermo come ha detto il Presidente FIOF Marche, Diego Pizi collaboratore tecnico-scientifico della stessa che ha già costituito una ricca e articolata raccolta fotografica destinata alla documentazione del patrimonio storico artistico, archeologico, architettonico, paesaggistico, etnoantropologico del territorio e degli aspetti identitari della società e della cultura italiana di questo secolo. Sulla Legge 22 aprile 1941 n. 633 che ha introdotto la protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio e sul Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 che ha istituito il Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137 si è soffermata la dottoressa Francesca Perrone, Bibliografica della Puglia e Basilicata della Soprintendenza ai Beni Archivistici. con particolare riferimento sullo stato dell'arte relativo alle politiche di tutela e valorizzazione del Bene Storico/Artistico Fotografico in Puglia e Basilicata. Non da meno, l'intervento del Presidente Nazionale Archeoclub d'Italia Onlus, Claudio Zucchelli, che ha relazionato su quanto gli archivi fotografici siano un Patrimonio Culturale materiale ed immateriale.
"Insieme al presidente nazionale del Fondo Internazionale per la Fotografia, Ruggiero di Benedetto,intervenuto nel convegno, abbiamo lanciato un sasso in un lago, ora le onde circolari inizieranno a propagarsi ed a produrre gli effetti sperati. Sono certo che i relatori che hanno partecipato alla discussione avranno a riguardo una sensibilità più spiccata verso il mondo della fotografia in generale e soprattutto, ci si renderà conto di essere in tanti a sostenere questa forma d'arte. La fotografia è memoria, conservarla è la nostra ragione di vita altrimenti il nostro futuro non avrà un passato. Attendiamo ora le risposte seguendo un percorso ben definito". – Ha dichiarato a conclusione dei lavori, il promotore del convegno Gianni Pansini, collezionista e storico della fotografia che ha fatto conoscere le sue esperienze professionali acquisite in questi anni e che ora intende sostenerle, portando avanti il progetto di salvaguardare e promuovere l'immenso patrimonio fotografico accumulato negli anni, di grande valenza storico–artistico- culturale, ed in particolare gli archivi privati, ritenibili parte inscindibile del Patrimonio Culturale Italiano ed Europeo, da preservare correttamente e tramandare alle giovani generazioni.
Bartolo Carbone
Foto a cura di Salvatore Carbone
La storia dei Fratelli Alinari, fondatori a Firenze nel 1852, della più antica azienda al mondo tutt'ora operante nel campo della fotografia e della comunicazione per immagini, ha arricchito il convegno con spunti concreti, utili per evidenziare l'importanza degli archivi come ha sostenuto Emanuela Sesti, responsabile scientifico della Fondazione Alinari. :"Il patrimonio di oltre 5.000.000 di fotografie documenta la storia dell'Italia e del mondo dalla metà dell'800 ai giorni nostri: arte, cultura, industria, società, paesaggio. L'offerta iconografica, il brand riconosciuto a livello internazionale e l'esperienza acquisita consentono di gestire progetti di comunicazione e offrire servizi personalizzati: mostre, pubblicazioni, progetti educational, multimediali, prodotti on demand, licensing, campagne fotografiche, servizi di ricerca iconografica, gestione di archivi fotografici. La produzione è in grado di associare alle più raffinate tecniche artigianali dell'800, come la stampa diretta a contatto dalle lastre di vetro originali e la collotipia, le moderne tecnologie di riproduzione, come le stampe fine art in tiratura limitata, alle mostre tradizionali, progetti di comunicazione visiva e multimediale, personalizzabili su richiesta. All'interno della azienda anche la Casa Editrice, che fu potenziata da Vittorio Alinari, e in seguito, grazie al ricco patrimonio dell'Archivio Fotografico, ha incrementato le sue collane arricchendole continuamente con numerose pubblicazioni. La società che ha sede nello stesso stabilimento dal 1863, visitabile su appuntamento. Alinari ha realizzato numerose manifestazioni in occasione di ricorrenze, anniversari, eventi speciali, convegni, fiere, ecc., sia per clienti pubblici che privati, sia in Italia che all'estero".
La fotografia è un bene culturale che va tutelato,promosso e valorizzato."Inventariare,catalogare e digitalizzare immagini e documenti riguardanti la fotografia storica e contemporanea", sono tra gli scopi della Fototeca Provinciale di Fermo come ha detto il Presidente FIOF Marche, Diego Pizi collaboratore tecnico-scientifico della stessa che ha già costituito una ricca e articolata raccolta fotografica destinata alla documentazione del patrimonio storico artistico, archeologico, architettonico, paesaggistico, etnoantropologico del territorio e degli aspetti identitari della società e della cultura italiana di questo secolo. Sulla Legge 22 aprile 1941 n. 633 che ha introdotto la protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio e sul Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 che ha istituito il Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137 si è soffermata la dottoressa Francesca Perrone, Bibliografica della Puglia e Basilicata della Soprintendenza ai Beni Archivistici. con particolare riferimento sullo stato dell'arte relativo alle politiche di tutela e valorizzazione del Bene Storico/Artistico Fotografico in Puglia e Basilicata. Non da meno, l'intervento del Presidente Nazionale Archeoclub d'Italia Onlus, Claudio Zucchelli, che ha relazionato su quanto gli archivi fotografici siano un Patrimonio Culturale materiale ed immateriale.
"Insieme al presidente nazionale del Fondo Internazionale per la Fotografia, Ruggiero di Benedetto,intervenuto nel convegno, abbiamo lanciato un sasso in un lago, ora le onde circolari inizieranno a propagarsi ed a produrre gli effetti sperati. Sono certo che i relatori che hanno partecipato alla discussione avranno a riguardo una sensibilità più spiccata verso il mondo della fotografia in generale e soprattutto, ci si renderà conto di essere in tanti a sostenere questa forma d'arte. La fotografia è memoria, conservarla è la nostra ragione di vita altrimenti il nostro futuro non avrà un passato. Attendiamo ora le risposte seguendo un percorso ben definito". – Ha dichiarato a conclusione dei lavori, il promotore del convegno Gianni Pansini, collezionista e storico della fotografia che ha fatto conoscere le sue esperienze professionali acquisite in questi anni e che ora intende sostenerle, portando avanti il progetto di salvaguardare e promuovere l'immenso patrimonio fotografico accumulato negli anni, di grande valenza storico–artistico- culturale, ed in particolare gli archivi privati, ritenibili parte inscindibile del Patrimonio Culturale Italiano ed Europeo, da preservare correttamente e tramandare alle giovani generazioni.
Bartolo Carbone
Foto a cura di Salvatore Carbone