Storia e dintorni
Il grande successo della 63^ Coppa San Sabino
La Coppa San Sabino è rimasta una delle ultime gare ciclistiche per dilettanti
martedì 5 agosto 2014
15.49
E' già un piccolo campione Marlen Zmorka (Team Palazzago Fenice), il ciclista ucraino vincitore della 63^ Coppa San Sabino. Medaglia di bronzo a cronometro agli Europei juniores del 2010, vincitore di varie corse tra il 2013 e il 2014, il formidabile passista ha potuto giovarsi di un percorso adatto a lui. Tolto il "piccolo muro" di Via Falcone, salita breve ma ripida e tagliagambe, adatta a corridori del tipo del tipo Moreno Argentin o Philippe Gilbert, il compito di far selezione quest'anno è stato assegnato al tratto di salita della Strada Statale che porta a Barletta, lunga un km e mezzo, ma dalle pendenze più dolci e adatte ai passisti, e che per caratteristiche tecniche ricorda molto Capo Mele, uno dei 3 Capi storici della Milano – Sanremo.
Così Zmorka ha avuto la meglio sul bielorusso Nikolaj Shumov (General Store Bottoli Zardini Merida) – battuto allo sprint – e sul polacco Marcin Mrozek (Vejus Tmf Cicli Magnum) giunto a 48 secondi dal duo di testa.
Ed è stato come ritornare agli anni del ciclismo dilettanti prima della caduta del Muro di Berlino, quando le squadre dell'Est dominavano i circuiti dilettantistici. Così lo sprint a due di quest'anno ha ricordato un altro sprint tra due corridori dell'Est che il 24 marzo 1988 si disputarono, a Canosa, la vittoria di tappa della Settimana Ciclistica Internazionale Pugliese per dilettanti, quando Uwe Ampler, tedesco dell'Est, si impose allo sprint su Roman Kreuziger, cecoslovacco (semitappa mattutina di 63 km disputatasi sul circuito cittadino di Canosa; nel pomeriggio la Canosa-Bari fu vinta allo sprint da un giovanissimo Mario Cipollini).
Ha avuto parecchio risalto sulla stampa questa 63^ edizione della Coppa San Sabino: persino una citazione sulla Home Page nazionale del quotidiano La Stampa (vedi foto) oltre ad essere stata la notizia principale nella Home Page della Federazione Ciclistica Regionale Pugliese.
La Coppa San Sabino è rimasta una delle ultime gare ciclistiche per dilettanti che si svolgono al Sud e in Puglia in particolare; le 63 edizioni ininterrotte, a partire ormai dal 1951, la fanno la seconda più antica della Puglia dopo la Targa Crocifisso di Polignano a Mare (quest'anno 65 edizioni) e davanti alla Coppa Messapica di Ceglie Messapica giunta alla 55^ edizione.
Grande merito va dato ai gruppi sportivi storici di Canosa che hanno organizzato questa magnifica corsa nel corso degli anni: prima il Gruppo Sportivo Iacobone e oggi il Gruppo Sportivo Patruno che continua ad organizzare e tener viva questa antica tradizione, così come grande merito va dato al Comitato Feste Patronali e agli Enti che hanno sostenuto la corsa, Comune, Provincia BAT e Regione.
E un merito, voglio ricordarlo, va dato a Marino Pagano e Michele Di Ruggiero per aver pubblicato il volume con tutte le foto della Coppa San Sabino nei vari decenni oltre a Bartolo Carbone e Savino Mazzarella che con i loro scritti e le loro foto e video raccontano le gesta del ciclismo a Canosa.
Credo che la città tutta, dovrebbe continuare a fare il possibile per continuare nei prossimi anni a tenere alta questa grande manifestazione di ciclismo che rappresenta una parte della storia cittadina. Per continuare a fare della Coppa San Sabino la "classicissima del Sud".
Francesco Morra
Così Zmorka ha avuto la meglio sul bielorusso Nikolaj Shumov (General Store Bottoli Zardini Merida) – battuto allo sprint – e sul polacco Marcin Mrozek (Vejus Tmf Cicli Magnum) giunto a 48 secondi dal duo di testa.
Ed è stato come ritornare agli anni del ciclismo dilettanti prima della caduta del Muro di Berlino, quando le squadre dell'Est dominavano i circuiti dilettantistici. Così lo sprint a due di quest'anno ha ricordato un altro sprint tra due corridori dell'Est che il 24 marzo 1988 si disputarono, a Canosa, la vittoria di tappa della Settimana Ciclistica Internazionale Pugliese per dilettanti, quando Uwe Ampler, tedesco dell'Est, si impose allo sprint su Roman Kreuziger, cecoslovacco (semitappa mattutina di 63 km disputatasi sul circuito cittadino di Canosa; nel pomeriggio la Canosa-Bari fu vinta allo sprint da un giovanissimo Mario Cipollini).
Ha avuto parecchio risalto sulla stampa questa 63^ edizione della Coppa San Sabino: persino una citazione sulla Home Page nazionale del quotidiano La Stampa (vedi foto) oltre ad essere stata la notizia principale nella Home Page della Federazione Ciclistica Regionale Pugliese.
La Coppa San Sabino è rimasta una delle ultime gare ciclistiche per dilettanti che si svolgono al Sud e in Puglia in particolare; le 63 edizioni ininterrotte, a partire ormai dal 1951, la fanno la seconda più antica della Puglia dopo la Targa Crocifisso di Polignano a Mare (quest'anno 65 edizioni) e davanti alla Coppa Messapica di Ceglie Messapica giunta alla 55^ edizione.
Grande merito va dato ai gruppi sportivi storici di Canosa che hanno organizzato questa magnifica corsa nel corso degli anni: prima il Gruppo Sportivo Iacobone e oggi il Gruppo Sportivo Patruno che continua ad organizzare e tener viva questa antica tradizione, così come grande merito va dato al Comitato Feste Patronali e agli Enti che hanno sostenuto la corsa, Comune, Provincia BAT e Regione.
E un merito, voglio ricordarlo, va dato a Marino Pagano e Michele Di Ruggiero per aver pubblicato il volume con tutte le foto della Coppa San Sabino nei vari decenni oltre a Bartolo Carbone e Savino Mazzarella che con i loro scritti e le loro foto e video raccontano le gesta del ciclismo a Canosa.
Credo che la città tutta, dovrebbe continuare a fare il possibile per continuare nei prossimi anni a tenere alta questa grande manifestazione di ciclismo che rappresenta una parte della storia cittadina. Per continuare a fare della Coppa San Sabino la "classicissima del Sud".
Francesco Morra