Storia e dintorni
L’Antico Santuario della Daunia
Il tufo di Canosa approda all’Università in Germania
venerdì 29 marzo 2019
16.48
Visitando il prestigioso parco archeologico di San Leucio di Canosa di Puglia(BT), scendiamo nella stratificazione delle civiltà alle radici del Tempio ellenico dedicato alla dea Minerva, o forse Demetra, che negli anni '90 approdò in Europa suggellato a livello accademico attraverso la Tesi di Dottorato presso l'Università di Heidelberg, ad opera del Prof. Ortwin Dally, che ho avuto il piacere di conoscere con un legame di storia e di amicizia, mentre studiava e ripuliva anche le pietre dalle erbe infestanti sotto il sole di luglio degli anni '90. Io ripensavo ai Telamoni del tempio, alti m. 5,30, figure virili architettoniche, presenti anche nel Medioevo e nel Rinascimento, volgarizzate anche nel linguaggio dialettale locale nella postura de "u tammàune". Il tempio è stato anche ricostruito in un modello di legno dallo stimato Dott. Nino Cavallo, già Assessore alla Cultura con il Sindaco Lomuscio nel 2000.
La Tesi del Prof. Ortwin Dally
La tesi è intitolata STUDIEN ZU ANTIKEN HEILIGTÜMERN (Studi di Antichi Santuari) - Ortwin Dally - Canosa, Località San Leucio. Abbiamo ricevuto il privilegio di una copia della Tesi, consegnata nel giugno 2012 al Sindaco La Salvia e trasmessa dall'Assessore alla Cultura Sabino Facciolongo alla Biblioteca Comunale. Dopo la tesi del Dottorato in Archeologia del prof. Ortwin Dally presso l'Università di Heidelberg, il Grifone dell'Istituto Archeologico Germanico, Deutsches Archäologisches Institut di Berlino con la Tesi di Dottorato ci ha inviato una sintesi degli atti del Convegno del 1996 a San Severo sulla Protostoria della Daunia, dove possiamo accedere in Italiano alle ricerche storiche sulle radici del tempio ellenico. É una breve presentazione dei risultati della tesi di dottorato discussa nel 1996 presso la Facoltà di Orientalistica e Scienze dell'Antichità dell'Università di Heidelberg col titolo "Canosa, località San Leucio. Ricerche sui processi di acculturazione dal VI al II secolo a. C.: il caso di un santuario daunio". La tesi fu anche presentata negli Atti del Convegno Nazionale a San Severo del 1996 sulla Protostoria della Daunia, dove Kaniusion, come attesta lo storico Strabone, assumeva un ruolo di eccellenza nell'opera (Gheographikà), Libro VI, cap. III, sez. 9. Dalle ricerche di Ortwin Dally emerge il "quadro di un primo edificio dell'ultimo quarto del VI secolo a.C.; un secondo edificio del IV sec. a. C. e la prima metà del III sec. ed un terzo edificio all'interno del santuario, da identificare con un tempio monumentale, di cui si conservano resti delle fondazioni e ..capitelli corinzi con protomi di divinità e frammenti di uno o più telamoni, reimpiegati nelle murature di una Chiesa tardo antica". Sono i famosi capitelli scolpiti nel tufo con testa muliebre con diadema, ad indicare le divinità del tempio ellenico. Il professor Patrizio Pensabene ha inquadrato cronologicamente l'edificio tra la fine del IV e l'inizio del III secolo a.C. , che costituisce un punto chiave nella romanizzazione della Daunia e di Canosa. Il tempio può essere confrontato per le sue dimensioni e le forme architettoniche con templi coevi greci della Grecia e dell'Asia Minore. Questo tempio attesta le nostre radici elleniche, di "Greci in Occidente" che approdati a Kanusion rendevano omaggio innanzitutto alle divinità, edificando su un'altura un tempio.
I committenti canosini del tempio
"Il tempio di Canosa costruito palesemente in pietra (il cosiddetto tufo) manifesta la peculiarità di Canosa, che ancora nel II secolo a.C. rimaneva vitale. Senza dubbio i committenti del tempio devono essere stati gli stessi canosini, cosa che risulta evidente all'analisi dei ricchissimi corredi sepolcrali del tardo III e del II sec. a.C.. Il tempio da un lato e le tombe dall'altro mettono in evidenza che i contatti di Canosa non si limitavano solo all'Apulia, ma si estendevano a numerosi centri del Mediterraneo orientale".
I Canosini nell'Antica Grecia
Scrive il Prof. Dally: "Documenti, iscrizioni e rinvenimenti archeologici attestano la presenza di Canosini in Grecia, i quali hanno anche rivestito cariche nei santuari di Apollo a Delfi e a Delo; i reperti dell'ellenizzazione attestano la posizione internazionale della città". Il tempo e il monumento sottolineano quindi la presenza di personaggi di Canosa, che rivestivano cariche nei Santuari della Grecia, in un legame tra la Polis causina e la Grecia di Atene. É la storia della radici del santuario dauno di Canosa di Puglia del IV sec. a. C., che diventeranno le stesse fondazioni stratificate del tempio sabiniano cristiano di San Leucio del VI secolo.
Itinerario culturale 2019
Oggi 2019 in contrada Santa Lucia lo storico Colle di Sant'Angelo, che attende la perduta toponomastica della "famigerata S. Angeli arx", la ricerca vuole contribuire a valorizzare l'inaugurazione del nuovo allestimento del Parco Archeologico e del Museo di San Leucio con il Sindaco Roberto Morra, mentre salutiamo il Preg.mo Prof. Ortwin Dally, Direttore dell'Istituto Archeologico Germanico di Roma, Deutsches Archäologisches Institut, autore insigne di conferenze culturali, che potrebbe su invito approdare .... anche a Canosa per evocare le radici del Santuario della Daunia, patrimonio europeo di Canosa di Puglia tra visitatori nel turismo e tesi di laurea. Auguri Parco Archeologico di San Leucio!
maestro Giuseppe Di Nunno (stilus magistri).
- Ricerche storiche e Studi del prof. Ortwin Dally (divieto di riproduzione e pubblicazione senza citare la fonte).
La Tesi del Prof. Ortwin Dally
La tesi è intitolata STUDIEN ZU ANTIKEN HEILIGTÜMERN (Studi di Antichi Santuari) - Ortwin Dally - Canosa, Località San Leucio. Abbiamo ricevuto il privilegio di una copia della Tesi, consegnata nel giugno 2012 al Sindaco La Salvia e trasmessa dall'Assessore alla Cultura Sabino Facciolongo alla Biblioteca Comunale. Dopo la tesi del Dottorato in Archeologia del prof. Ortwin Dally presso l'Università di Heidelberg, il Grifone dell'Istituto Archeologico Germanico, Deutsches Archäologisches Institut di Berlino con la Tesi di Dottorato ci ha inviato una sintesi degli atti del Convegno del 1996 a San Severo sulla Protostoria della Daunia, dove possiamo accedere in Italiano alle ricerche storiche sulle radici del tempio ellenico. É una breve presentazione dei risultati della tesi di dottorato discussa nel 1996 presso la Facoltà di Orientalistica e Scienze dell'Antichità dell'Università di Heidelberg col titolo "Canosa, località San Leucio. Ricerche sui processi di acculturazione dal VI al II secolo a. C.: il caso di un santuario daunio". La tesi fu anche presentata negli Atti del Convegno Nazionale a San Severo del 1996 sulla Protostoria della Daunia, dove Kaniusion, come attesta lo storico Strabone, assumeva un ruolo di eccellenza nell'opera (Gheographikà), Libro VI, cap. III, sez. 9. Dalle ricerche di Ortwin Dally emerge il "quadro di un primo edificio dell'ultimo quarto del VI secolo a.C.; un secondo edificio del IV sec. a. C. e la prima metà del III sec. ed un terzo edificio all'interno del santuario, da identificare con un tempio monumentale, di cui si conservano resti delle fondazioni e ..capitelli corinzi con protomi di divinità e frammenti di uno o più telamoni, reimpiegati nelle murature di una Chiesa tardo antica". Sono i famosi capitelli scolpiti nel tufo con testa muliebre con diadema, ad indicare le divinità del tempio ellenico. Il professor Patrizio Pensabene ha inquadrato cronologicamente l'edificio tra la fine del IV e l'inizio del III secolo a.C. , che costituisce un punto chiave nella romanizzazione della Daunia e di Canosa. Il tempio può essere confrontato per le sue dimensioni e le forme architettoniche con templi coevi greci della Grecia e dell'Asia Minore. Questo tempio attesta le nostre radici elleniche, di "Greci in Occidente" che approdati a Kanusion rendevano omaggio innanzitutto alle divinità, edificando su un'altura un tempio.
I committenti canosini del tempio
"Il tempio di Canosa costruito palesemente in pietra (il cosiddetto tufo) manifesta la peculiarità di Canosa, che ancora nel II secolo a.C. rimaneva vitale. Senza dubbio i committenti del tempio devono essere stati gli stessi canosini, cosa che risulta evidente all'analisi dei ricchissimi corredi sepolcrali del tardo III e del II sec. a.C.. Il tempio da un lato e le tombe dall'altro mettono in evidenza che i contatti di Canosa non si limitavano solo all'Apulia, ma si estendevano a numerosi centri del Mediterraneo orientale".
I Canosini nell'Antica Grecia
Scrive il Prof. Dally: "Documenti, iscrizioni e rinvenimenti archeologici attestano la presenza di Canosini in Grecia, i quali hanno anche rivestito cariche nei santuari di Apollo a Delfi e a Delo; i reperti dell'ellenizzazione attestano la posizione internazionale della città". Il tempo e il monumento sottolineano quindi la presenza di personaggi di Canosa, che rivestivano cariche nei Santuari della Grecia, in un legame tra la Polis causina e la Grecia di Atene. É la storia della radici del santuario dauno di Canosa di Puglia del IV sec. a. C., che diventeranno le stesse fondazioni stratificate del tempio sabiniano cristiano di San Leucio del VI secolo.
Itinerario culturale 2019
Oggi 2019 in contrada Santa Lucia lo storico Colle di Sant'Angelo, che attende la perduta toponomastica della "famigerata S. Angeli arx", la ricerca vuole contribuire a valorizzare l'inaugurazione del nuovo allestimento del Parco Archeologico e del Museo di San Leucio con il Sindaco Roberto Morra, mentre salutiamo il Preg.mo Prof. Ortwin Dally, Direttore dell'Istituto Archeologico Germanico di Roma, Deutsches Archäologisches Institut, autore insigne di conferenze culturali, che potrebbe su invito approdare .... anche a Canosa per evocare le radici del Santuario della Daunia, patrimonio europeo di Canosa di Puglia tra visitatori nel turismo e tesi di laurea. Auguri Parco Archeologico di San Leucio!
maestro Giuseppe Di Nunno (stilus magistri).
- Ricerche storiche e Studi del prof. Ortwin Dally (divieto di riproduzione e pubblicazione senza citare la fonte).