Storia e dintorni
L’Archivio fotografico dello Studio di Michele Cioci dichiarato di interesse storico
Sarà presentato in occasione della Domenica di Carta 2022
venerdì 7 ottobre 2022
17.05
Anche quest'anno sarà celebrata la "Domenica di Carta", l'iniziativa, in calendario il 9 ottobre, è promossa dal Ministero della cultura per valorizzare l'immenso e prezioso patrimonio archivistico e librario custodito nelle biblioteche e negli archivi dello Stato. In occasione della Domenica di Carta 2022, la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia presenta, attraverso un video, l'archivio fotografico dello Studio di Michele Cioci di Canosa di Puglia. L'Archivio, dichiarato di interesse storico particolarmente importante, raccoglie l'intera produzione della professione di fotografo di Michele Cioci. Si compone di negativi raccolti in buste originali con impressione tipografica del nome della ditta, differenziabili per tipologia.
Le fotografie raccontano il cosiddetto "processo di costruzione della famiglia coniugale intima" che si dispiega in Italia tra Ottocento e Novecento, comportando il cambiamento dei rapporti di parentela, le forme e le rappresentazioni di genere e di generazione. L'amore, l'affettività, l'intimità e l'unità familiare diventano il codice in cui la famiglia rappresenta sé stessa, andando a sostituire gradualmente i rapporti di subordinazione legati all'autorità, all'austerità e al distacco della figura paterna. È emblematica la documentazione fotografica del cosiddetto fenomeno di "socializzazione dell'infanzia" ossia l'attenzione da parte della famiglia all'itinerario di crescita dei figli e dunque alle istituzioni per l'educazione, al compimento dei sacramenti (battesimo, comunione, cresima), ma anche alla cura del bambino attraverso il benessere fisico (il bambino nudo simboleggia una sana nutrizione e forte stato di salute) ed economico.
L'interesse culturale dell'archivio fotografico di Michele Cioci risiede non soltanto nel carattere storico che rappresenta, ma anche nel valore sociologico ed etnoantropologico che la documentazione fotografica è in grado di evocare, assumendo un ruolo di testimonianza/documento insieme pubblico e privato, una sorta di catalizzatore della disponibilità, dell'attenzione, della memoria degli interlocutori, ma anche il tramite per l'apertura verso ulteriori percorsi conoscitivi. Il video sarà trasmesso domenica 9 ottobre 2022, a partire dalle ore 10:30, sul sito istituzionale della Soprintendenza https://sab-puglia.cultura.gov.it/home e sui suoi canali social.
Riproduzione@riservata
Le fotografie raccontano il cosiddetto "processo di costruzione della famiglia coniugale intima" che si dispiega in Italia tra Ottocento e Novecento, comportando il cambiamento dei rapporti di parentela, le forme e le rappresentazioni di genere e di generazione. L'amore, l'affettività, l'intimità e l'unità familiare diventano il codice in cui la famiglia rappresenta sé stessa, andando a sostituire gradualmente i rapporti di subordinazione legati all'autorità, all'austerità e al distacco della figura paterna. È emblematica la documentazione fotografica del cosiddetto fenomeno di "socializzazione dell'infanzia" ossia l'attenzione da parte della famiglia all'itinerario di crescita dei figli e dunque alle istituzioni per l'educazione, al compimento dei sacramenti (battesimo, comunione, cresima), ma anche alla cura del bambino attraverso il benessere fisico (il bambino nudo simboleggia una sana nutrizione e forte stato di salute) ed economico.
L'interesse culturale dell'archivio fotografico di Michele Cioci risiede non soltanto nel carattere storico che rappresenta, ma anche nel valore sociologico ed etnoantropologico che la documentazione fotografica è in grado di evocare, assumendo un ruolo di testimonianza/documento insieme pubblico e privato, una sorta di catalizzatore della disponibilità, dell'attenzione, della memoria degli interlocutori, ma anche il tramite per l'apertura verso ulteriori percorsi conoscitivi. Il video sarà trasmesso domenica 9 ottobre 2022, a partire dalle ore 10:30, sul sito istituzionale della Soprintendenza https://sab-puglia.cultura.gov.it/home e sui suoi canali social.
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