Storia e dintorni
La Battaglia di Canne
Memoria della toponomastica di Canosa
domenica 6 ottobre 2019
22.48
L'eccidio storico di Canne tra l'esercito dei Cartaginesi e dei Romani rievoca ancora oggi la memoria della battaglia tra l'esercito cartaginese condotto da Annibale e l'esercito romano, datata al 2 agosto del 216 a. C.
Toponomastica cannense a Canosa
Come cultore della toponomastica antica canosina, ritrovo l'evento di Canne suggellato nei titoli delle strade dell'800 e del '900 di Canosa, che costituiscono un unicum storico della Battaglia di Canne a Canosa e che conferiscono dignità alla storia di Canusium. Gli stessi scrittori Polibio e Tito Livio, figurano in Vico Polibio, 2^ traversa a destra di Via Anfiteatro e in Via Tito Livio, che attraversa Settembrini mentre gli studenti si recano a Scuola. Ma c'è un percorso di continuità da Via Varrone, dalla Piazza del Municipio verso via Cerignola, nel nome del Console romano Terenzio Varrone che sopravvisse e riparò a Venosa, e di Vico Paolo Emilio, un tempo "da Corso Garibaldi a Piazza Umberto I" e trasferito in seguito in una traversa di Vico Flavio Quinzio, scendendo a sinistra su Via Varrone, come ha collaborato nella verifica il Corpo dei Vigili Urbani. Paolo Emilio fu il Console morto eroicamente in battaglia. E ritroviamo Via Canne nella fine dell'800, "già S. Biagio, dalla piazza XX Settembre e finisce alla via Busa", seguendo una linea ideale da Via Varrone, affiancando la Chiesa di San Biagio fino ad incontrare Via Busa. E da via Busa ritroviamo via Annibale, in seguito Ammiraglio Caracciolo. In seguito Via Canne è stata trasferita in una traversa di Via Anfiteatro, dove ci siamo recati in una impegnativa ricerca fotografica con l'amico Cav. Cosimo Sciannamea. E la Via Busa, in seguito via Oberdan, rende omaggio e onore alla Matrona Busa, il cui titolo è rimasto in una piccola traversa della "Salita Castello" lungo la scalinata della Torre Civica, eclissata in "via Stalingrado".
Ma il toponimo monumentale più eloquente nel contesto cittadino è la stele dedicata a Scipione nella Villa Comunale, legata a Canne nell'inaugurazione del suo Antiquarium nella Domenica del 20 aprile 1958 dal Ministro Aldo Moro, in visita a Canne e a Canosa, come abbiamo riscoperto nel 2016 nella memoria storica. La stele è stata restaurata volontariamente da una mia opera nell'epigrafe nel luglio del 1996 e inaugurata con gli alunni di Scuola Elementare De Muro Lomanto nel corteo del 2 agosto 1996 con il Commissario Prefettizio Iaculli. Pagine di pietre di strade di Canosa legate alla Battaglia di Canne: Vico Polibio e Via Tito Livio, Via Varrone e Vico Paolo Emilio, Via Annibale, Via Canne, Via Busa e stele di Scipione....la storia è memoria e maestra di vita!
Patrocinio del Comune di Canosa Associazione PRO LOCO di Canosa e Assessorato alla Cultura
Il Sindaco del Comune di Barletta Dott. Cosimo Damiano Cannito nel ricevere la pagina culturale ha trasmesso, in data 30 settembre scorso. una nota nel "ringraziare per l'attenzione riservata a Canne della Battaglia attraverso la toponomastica e per il contributo offerto alla valorizzazione del sito, di riconosciuto interesse storico, che rappresenta un patrimonio di straordinario valore per tutto il nostro territorio".
Siamo lieti per questa comunanza tra Barletta e Canosa, sulle vie di Canne della Battaglia.
Ob amorem patriae
Maestro Peppino Di Nunno
Toponomastica cannense a Canosa
Come cultore della toponomastica antica canosina, ritrovo l'evento di Canne suggellato nei titoli delle strade dell'800 e del '900 di Canosa, che costituiscono un unicum storico della Battaglia di Canne a Canosa e che conferiscono dignità alla storia di Canusium. Gli stessi scrittori Polibio e Tito Livio, figurano in Vico Polibio, 2^ traversa a destra di Via Anfiteatro e in Via Tito Livio, che attraversa Settembrini mentre gli studenti si recano a Scuola. Ma c'è un percorso di continuità da Via Varrone, dalla Piazza del Municipio verso via Cerignola, nel nome del Console romano Terenzio Varrone che sopravvisse e riparò a Venosa, e di Vico Paolo Emilio, un tempo "da Corso Garibaldi a Piazza Umberto I" e trasferito in seguito in una traversa di Vico Flavio Quinzio, scendendo a sinistra su Via Varrone, come ha collaborato nella verifica il Corpo dei Vigili Urbani. Paolo Emilio fu il Console morto eroicamente in battaglia. E ritroviamo Via Canne nella fine dell'800, "già S. Biagio, dalla piazza XX Settembre e finisce alla via Busa", seguendo una linea ideale da Via Varrone, affiancando la Chiesa di San Biagio fino ad incontrare Via Busa. E da via Busa ritroviamo via Annibale, in seguito Ammiraglio Caracciolo. In seguito Via Canne è stata trasferita in una traversa di Via Anfiteatro, dove ci siamo recati in una impegnativa ricerca fotografica con l'amico Cav. Cosimo Sciannamea. E la Via Busa, in seguito via Oberdan, rende omaggio e onore alla Matrona Busa, il cui titolo è rimasto in una piccola traversa della "Salita Castello" lungo la scalinata della Torre Civica, eclissata in "via Stalingrado".
Ma il toponimo monumentale più eloquente nel contesto cittadino è la stele dedicata a Scipione nella Villa Comunale, legata a Canne nell'inaugurazione del suo Antiquarium nella Domenica del 20 aprile 1958 dal Ministro Aldo Moro, in visita a Canne e a Canosa, come abbiamo riscoperto nel 2016 nella memoria storica. La stele è stata restaurata volontariamente da una mia opera nell'epigrafe nel luglio del 1996 e inaugurata con gli alunni di Scuola Elementare De Muro Lomanto nel corteo del 2 agosto 1996 con il Commissario Prefettizio Iaculli. Pagine di pietre di strade di Canosa legate alla Battaglia di Canne: Vico Polibio e Via Tito Livio, Via Varrone e Vico Paolo Emilio, Via Annibale, Via Canne, Via Busa e stele di Scipione....la storia è memoria e maestra di vita!
Patrocinio del Comune di Canosa Associazione PRO LOCO di Canosa e Assessorato alla Cultura
Il Sindaco del Comune di Barletta Dott. Cosimo Damiano Cannito nel ricevere la pagina culturale ha trasmesso, in data 30 settembre scorso. una nota nel "ringraziare per l'attenzione riservata a Canne della Battaglia attraverso la toponomastica e per il contributo offerto alla valorizzazione del sito, di riconosciuto interesse storico, che rappresenta un patrimonio di straordinario valore per tutto il nostro territorio".
Siamo lieti per questa comunanza tra Barletta e Canosa, sulle vie di Canne della Battaglia.
Ob amorem patriae
Maestro Peppino Di Nunno