Storia e dintorni
La Cattedra Episcopale di Canosa
Icona architettonica della Cattedrale di San Sabino
domenica 16 giugno 2019
8.09
Le ricerche storiche non sono solo studio, ma diventano scambi culturali e offerte formative, divulgando in una pagina scritta le conoscenze, come ha apprezzato nelle occasioni Don Felice Bacco nei convegni storici della Scuola Mazzini e Bovio. Nel giorno del mio 70° compleanno, ho consegnato la pagina di un'offerta formativa ai diligenti Studenti della Classe 3^ A del Liceo Statale Enrico Fermi di Canosa, coadiuvato dalla Docente di Storia dell'Arte Professoressa Raffaella Ciani. I giovani si erano accostati in visita in precedenza alla Cattedra Episcopale, icona architettonica dalla Cattedrale, di cui abbiamo riletto insieme la simbologia dei bassorilievi. I marmi scolpiti e i bassorilievi del seggio episcopale del Vescovo Ursone del 1080 offrono una lettura per comprendere, oltre i sontuosi marmi bianchi greci, forse dell'isola di Paros, la simbologia "teologica" della Cattedra che vive perennemente nel Magistero della Chiesa e che riporta verosimilmente le indicazioni del Vescovo Ursone, committente, cui un tempo era dedicata anche nella toponomastica Via Ursone, oggi Via Piave. La Cattedra riconduce ai testi sacri del trono del Re Salomone (1 Re, cap. 10, v. 18-20). Preziose nell'aspetto artistico e rilevanti nel significato simbolico religioso sono le raffigurazioni poste in basso.
Sono zoomorfismi che si ispirano alla cultura bizantina dell'Oriente e del Mediterraneo.GLI ELEFANTI: Sugli elefanti che incedono con bardatura, femmina a dx e maschio a sin. di chi siede, poggia il seggio episcopale a sottolineare l'aspetto trionfale dell'autorità del Vescovo, simile a un re.
LE PROTOMI LEONINE
Le quattro maschere leonine alla base della Cattedra nei modelli bizantini rappresentano la regalità e maestosità dell'autorità del Presule, inciso nel termine "Praesul" in latino medievale, PSUL, nell'epigrafe del bracciolo sinistro.
LA PIGNA
Sulla cuspide dello schienale della Cattedra è raffigurata la Pigna, simbolo spesso trascurato nella lettura. E' simbolo di Fede nelle radici cristiane.
La pigna marmorea, presente anche nel Pergamo e sul Ciborio, è situata in pietra nelle radici degli antichi secoli sulla sommità del tetto della Cattedrale sabiniana del VI secolo. La gigantesca Pigna bronzea di San Pietro nel Vaticano viene citata da Dante nella Divina Commedia (Inferno, Canto XXXI, v. 58-60). La pigna viene poi ripresa e riportata nella "rinchiera" in ghisa della Villa Comunale attigua ala Cattedrale e per 14 volte sugli angoli dell'Orchestra armonica, fino alla fine dell'800 nella ringhiera della Scuola Giovanni Bovio, riscoperta nella sua fondazione.
La lettura della Cattedra episcopale è stata accolta e condivisa da Don Severino Dianich, già Presidente dell'Associazione del Teologi Italiani, in visita a Canosa in Cattedrale nel febbraio 2011, ospite di Mons. Felice Bacco. Con gli Studenti abbiamo approfondito il lemma latino ed italiano della Cattedra e la scansione latina della parola Vescovo, definito ANTISTES (Ecclesiae Canusinae) negli eventi del VI secolo del Vescovo Sabino con San Benedetto, come scrive Gregorio Magno; PRAESVL nel latino medievale della Cattedra, EPISCOPVS nel tempo della Chiesa a noi prossimo. Una ragazza della Classe aggiunge con acume: "perciò chiamiamo Cattedra Episcopale".
Bravi Ragazzi!
Una nota del Ministero, del MIUR . Direzione Generale Sez. Studenti Dottoressa Giovanna Boda che ci ha onorato della Visita al Quirinale nell'Ottobre 2018, ci ha comunicato: """Carissimo Maestro, è un vero piacere ricevere i suoi aggiornamenti sulle attività che svolgete per i nostri ragazzi con tanto entusiasmo, energia e consapevolezza, che mostrano la parte più bella della scuola ed il lavoro che ogni giorno porta avanti per la formazione dei nostri studenti! Un caro saluto."""
In conclusione, saluto la Docente Professoressa Raffaella Ciani. e la Dirigente Scolastica Professoressa Nunzia Silvestri, sulle vie dei marmi bianchi iscritti della Cattedra del Vescovo.
Ricerche storiche a cura del maestro Peppino Di Nunno
Supporto fotografico a cura di Pierluigi Di Noia.
Sono zoomorfismi che si ispirano alla cultura bizantina dell'Oriente e del Mediterraneo.
GLI ELEFANTI: Sugli elefanti che incedono con bardatura, femmina a dx e maschio a sin. di chi siede, poggia il seggio episcopale a sottolineare l'aspetto trionfale dell'autorità del Vescovo, simile a un re.
LE AQUILE Le due aquilette a tutto rilievo, poste frontalmente in posizione ieratica e inserite in una cornice a racemi, indicano l'acume della parola del Presule, illuminata dallo Spirito Santo.E' la Parola del Vescovo nel Magistero della Chiesa.
LE SFINGI Sulla formella di sinistra sono decorate due sfingi affrontate verso una palmetta. Queste creature alate a forma di sfinge, compaiono nell'arte babilonese e sono simili ai Cherubini di forma beluina presenti sul coperchio aureo, "Kapporeth", "Propiziatorio", dell'Arca dell'Alleanza.Sono segno di custudia e di difesa della parola di Dio.
I GRIFI Sulla formella di destra sono raffigurati due grifi rivolti al centro verso un calice, che rappresenta il mistero dell'Eucarestia. Il grifo nell'araldica cristiana è simbolo di custodia e di vigilanza, in analogia alla funzione pastorale del Vescovo.
LE PROTOMI LEONINE
Le quattro maschere leonine alla base della Cattedra nei modelli bizantini rappresentano la regalità e maestosità dell'autorità del Presule, inciso nel termine "Praesul" in latino medievale, PSUL, nell'epigrafe del bracciolo sinistro.
LA PIGNA
Sulla cuspide dello schienale della Cattedra è raffigurata la Pigna, simbolo spesso trascurato nella lettura. E' simbolo di Fede nelle radici cristiane.
La pigna marmorea, presente anche nel Pergamo e sul Ciborio, è situata in pietra nelle radici degli antichi secoli sulla sommità del tetto della Cattedrale sabiniana del VI secolo. La gigantesca Pigna bronzea di San Pietro nel Vaticano viene citata da Dante nella Divina Commedia (Inferno, Canto XXXI, v. 58-60). La pigna viene poi ripresa e riportata nella "rinchiera" in ghisa della Villa Comunale attigua ala Cattedrale e per 14 volte sugli angoli dell'Orchestra armonica, fino alla fine dell'800 nella ringhiera della Scuola Giovanni Bovio, riscoperta nella sua fondazione.
La lettura della Cattedra episcopale è stata accolta e condivisa da Don Severino Dianich, già Presidente dell'Associazione del Teologi Italiani, in visita a Canosa in Cattedrale nel febbraio 2011, ospite di Mons. Felice Bacco. Con gli Studenti abbiamo approfondito il lemma latino ed italiano della Cattedra e la scansione latina della parola Vescovo, definito ANTISTES (Ecclesiae Canusinae) negli eventi del VI secolo del Vescovo Sabino con San Benedetto, come scrive Gregorio Magno; PRAESVL nel latino medievale della Cattedra, EPISCOPVS nel tempo della Chiesa a noi prossimo. Una ragazza della Classe aggiunge con acume: "perciò chiamiamo Cattedra Episcopale".
Bravi Ragazzi!
Una nota del Ministero, del MIUR . Direzione Generale Sez. Studenti Dottoressa Giovanna Boda che ci ha onorato della Visita al Quirinale nell'Ottobre 2018, ci ha comunicato: """Carissimo Maestro, è un vero piacere ricevere i suoi aggiornamenti sulle attività che svolgete per i nostri ragazzi con tanto entusiasmo, energia e consapevolezza, che mostrano la parte più bella della scuola ed il lavoro che ogni giorno porta avanti per la formazione dei nostri studenti! Un caro saluto."""
In conclusione, saluto la Docente Professoressa Raffaella Ciani. e la Dirigente Scolastica Professoressa Nunzia Silvestri, sulle vie dei marmi bianchi iscritti della Cattedra del Vescovo.
Ricerche storiche a cura del maestro Peppino Di Nunno
Supporto fotografico a cura di Pierluigi Di Noia.