Storia e dintorni
La dea Minerva di sapienza
L’elmo corinzio in tempi di pace
mercoledì 30 dicembre 2020
23.39
Mentre volge al termine l'anno travagliato dalla pandemia del 2020, in seguito a corrispondenza epistolare augurale condivisa con onore dal Generale di Divisione Vito Augelli, nostro stimato concittadino di Canosa e Comandante della Scuola di Polizia Economico-Finanziaria di Roma, abbiamo l'occasione di sfogliare il Calendario 2021 della Guardia di Finanza, percorso civile del servizio allo Stato e al Popolo Italiano, congiuntamente agli altri pregevoli Calendari 2021, come quello dell'Arma dei Carabinieri e quello ricevuto in dono dell'Esercito Italiano, che commemora il Centenario del Milite Ignoto. La lettura scaturisce dalla personale opera di studio e di divulgazione dei Santi Patroni delle Forze Armate e dell'Ordine, avviato in cinque anni dal 2015, iniziando con San Matteo il Patrono della Guardia di Finanza, consegnato in primis al Generale Vito Augelli nell'incontro presso la Sua casa paterna affacciata sulla Villa comunale di Canosa.. La copertina del Calendario della Guardia di Finanza ha come icona l'emblema della Scuola della Guardia di Finanza, riportato in raffigurazione archeologica nelle prime due pagine e ci ha motivato allo studio dello stesso e alla riscoperta della dea Minerva con elmo corinzio, patrimonio culturale della nostra civiltà dall'Antica Roma, nelle radici elleniche.
Eloquente è l'emblema della Scuola dove la dea Minerva evoca la sapienza, cardine della Scuola degli Ufficiali che ricevono al termine le "minerve", quali distintivi del Corpo, dove lo stesso motto latino connota il valore dell'istruzione e della formazione. Sostenuto dal nostro stimato Maresciallo Bartolomeo Carbone della GdF rileggiamo il motto: ANIMOS DOCTRINA MOLITUR, che evoca i valori e i principi antichi quanto moderni e attuali in ogni Scuola. Riportiamo una nostra traduzione: " l'istruzione (doctrina) edifica (molitur) gli animi (animos)". Nella dialettica interattiva tra il verbo "docēre" (insegnare) e il verbo "dîscere" (imparare), riscopriamo il valore dell'insegnamento, della formazione, del sapere, che edifica gli animi e ci rende nello "studio" "sapientes", come scrive Cicerone nelle Tusculanae Disputationes (libro V, par. 8): "Deinceps, omnes qui in rerum contemplatione studia ponebant, sapientes et habebantur et nominabantur" ("di seguito tutti quelli che ponevano diligenza nella conoscenza delle cose, erano stimati e chiamati sapienti"). È un augurio ai frequentatori della Scuola della Guardia di Finanza, come in tutta la Scuola Italiana nel rientro in presenza del nuovo Anno 2021.
Il simbolo della dea Minerva della Guardia di Finanza è stato dipinto anche da un artista di Cerignola nel 2017, Gioacchino Loporchio, ma raffigura l'antica divinità italica dei Romani della sapienza ed è presente nell'arte in molti luoghi sociali e culturali del Popolo Italiano. Incontriamo la dea Minerva nell'atrio d'ingresso dell'Ateneo di Bari, da noi frequentato come Studenti Universitari. Rivedo oggi nelle mie mani la Cento lire di acciaio in vigore prima dell'Euro, in cui è rappresentata la dea Minerva che protende la mano verso un albero di alloro: che bei ricordi! Ma, sulle vie delle antiche e preziose pietre dei tesori archeologici di Canosa, incontriamo i capitelli tufacei del tempio italico del IV secolo a. C. , "Santuario della Daunia" dedicato alla dea Minerva o Atena, come è scritto nella tesi di Laurea del Professor Ortwin Dally dell'Università di Heidelberg, che abbiamo avuto in copia e consegnato al Comune di Canosa.Nel tempio e nel capitello illustre la dea Minerva o Atena non riporta l'elmo guerriero di difesa, ma il diadema delle divinità.
L'icona della dea Minerva romana trae origine dall'icona della dea Atena dell'Antica Grecia, e riporta in maniera analoga l'almo corinzio, indossato dai guerrieri per la difesa in battaglia. Ma l'elmo della dea Atena, della dea Minerva o elmo di Pericle, dello stesso emblema della Scuola della Guardia di Finanza rappresentato nel Calendario, viene raffigurato con il volto scoperto e rivolto sul collo, come avveniva per la dea Atena in tempo di pace. È in tempo di pace e di progresso che l'istruzione emerge nel suo valore, come abbiamo appreso nel dopoguerra dei due tragici conflitti mondiali del '900 e come abbiamo vissuto nella storia dei nostri padri, che "ci hanno mantenuto negli studi. Grazie papà!" Abbiamo scoperto nella pergamena artistica di Canusiusm la stessa "epigrafe greca" alla dea ATENA sul busto canosino di Demostene, smarrito e sull'elmo corinzio nella pregevole pergamena a Giovanni Bovio di Canusium del 1892 di Matteo Barboni, scoperta e illustrata dai miei studi nel 2018. Nell'opuscolo, promosso anche dalla Dirigente Scolastica Professoressa Grazia Di Nunno e consegnata alla nuova Dirigente Professoressa. Roberta Saccinto, leggiamo a pag. 12 l'iscrizione in greco sull'elmo, "TRITONAI", dei Tritoni , dei mitici flutti marini mitici su cui sono approdati i Greci in Occidente, e anche a Canosa nella Daunia.
E la virtù si coniuga alla sapienza, come ammaestra il sommo poeta Dante Alighieri, che evoca nel VII Centenario del 2021 il "cammin di nostra vita" "per seguir virtute e conoscenza". E la stessa Sapienza viene riportata e offerta nel Magistero dal Libro della Sapienza della Bibbia, dal Liber Sapientiae, il Libro greco del I sec. a. C., in una Bibbia che andrebbe letta laicamente nelle Scuole come libro antico di morale e di storia. Volge il tempo verso il nuovo anno A. D. 2021, e la Sapienza assunta in divinità nelle antiche civiltà delle nostre radici storiche e filosofiche, assurge spiritualmente anche nella Fede in Dio. Il modello di Natale di Gesù, dal Bambino nato a Betlemme, che è pietra miliare di storia e di vita, ci presenta la Sua crescita per piccoli e grandi di oggi, come riporta il Vangelo di Luca (2,52):«E Gesù cresceva in sapienza età e grazia davanti a Dio e agli uomini»... e così sia!
Buon Anno in sapienza, età e grazia!
Maestro Peppino Di Nunno
Eloquente è l'emblema della Scuola dove la dea Minerva evoca la sapienza, cardine della Scuola degli Ufficiali che ricevono al termine le "minerve", quali distintivi del Corpo, dove lo stesso motto latino connota il valore dell'istruzione e della formazione. Sostenuto dal nostro stimato Maresciallo Bartolomeo Carbone della GdF rileggiamo il motto: ANIMOS DOCTRINA MOLITUR, che evoca i valori e i principi antichi quanto moderni e attuali in ogni Scuola. Riportiamo una nostra traduzione: " l'istruzione (doctrina) edifica (molitur) gli animi (animos)". Nella dialettica interattiva tra il verbo "docēre" (insegnare) e il verbo "dîscere" (imparare), riscopriamo il valore dell'insegnamento, della formazione, del sapere, che edifica gli animi e ci rende nello "studio" "sapientes", come scrive Cicerone nelle Tusculanae Disputationes (libro V, par. 8): "Deinceps, omnes qui in rerum contemplatione studia ponebant, sapientes et habebantur et nominabantur" ("di seguito tutti quelli che ponevano diligenza nella conoscenza delle cose, erano stimati e chiamati sapienti"). È un augurio ai frequentatori della Scuola della Guardia di Finanza, come in tutta la Scuola Italiana nel rientro in presenza del nuovo Anno 2021.
Il simbolo della dea Minerva della Guardia di Finanza è stato dipinto anche da un artista di Cerignola nel 2017, Gioacchino Loporchio, ma raffigura l'antica divinità italica dei Romani della sapienza ed è presente nell'arte in molti luoghi sociali e culturali del Popolo Italiano. Incontriamo la dea Minerva nell'atrio d'ingresso dell'Ateneo di Bari, da noi frequentato come Studenti Universitari. Rivedo oggi nelle mie mani la Cento lire di acciaio in vigore prima dell'Euro, in cui è rappresentata la dea Minerva che protende la mano verso un albero di alloro: che bei ricordi! Ma, sulle vie delle antiche e preziose pietre dei tesori archeologici di Canosa, incontriamo i capitelli tufacei del tempio italico del IV secolo a. C. , "Santuario della Daunia" dedicato alla dea Minerva o Atena, come è scritto nella tesi di Laurea del Professor Ortwin Dally dell'Università di Heidelberg, che abbiamo avuto in copia e consegnato al Comune di Canosa.Nel tempio e nel capitello illustre la dea Minerva o Atena non riporta l'elmo guerriero di difesa, ma il diadema delle divinità.
L'icona della dea Minerva romana trae origine dall'icona della dea Atena dell'Antica Grecia, e riporta in maniera analoga l'almo corinzio, indossato dai guerrieri per la difesa in battaglia. Ma l'elmo della dea Atena, della dea Minerva o elmo di Pericle, dello stesso emblema della Scuola della Guardia di Finanza rappresentato nel Calendario, viene raffigurato con il volto scoperto e rivolto sul collo, come avveniva per la dea Atena in tempo di pace. È in tempo di pace e di progresso che l'istruzione emerge nel suo valore, come abbiamo appreso nel dopoguerra dei due tragici conflitti mondiali del '900 e come abbiamo vissuto nella storia dei nostri padri, che "ci hanno mantenuto negli studi. Grazie papà!" Abbiamo scoperto nella pergamena artistica di Canusiusm la stessa "epigrafe greca" alla dea ATENA sul busto canosino di Demostene, smarrito e sull'elmo corinzio nella pregevole pergamena a Giovanni Bovio di Canusium del 1892 di Matteo Barboni, scoperta e illustrata dai miei studi nel 2018. Nell'opuscolo, promosso anche dalla Dirigente Scolastica Professoressa Grazia Di Nunno e consegnata alla nuova Dirigente Professoressa. Roberta Saccinto, leggiamo a pag. 12 l'iscrizione in greco sull'elmo, "TRITONAI", dei Tritoni , dei mitici flutti marini mitici su cui sono approdati i Greci in Occidente, e anche a Canosa nella Daunia.
E la virtù si coniuga alla sapienza, come ammaestra il sommo poeta Dante Alighieri, che evoca nel VII Centenario del 2021 il "cammin di nostra vita" "per seguir virtute e conoscenza". E la stessa Sapienza viene riportata e offerta nel Magistero dal Libro della Sapienza della Bibbia, dal Liber Sapientiae, il Libro greco del I sec. a. C., in una Bibbia che andrebbe letta laicamente nelle Scuole come libro antico di morale e di storia. Volge il tempo verso il nuovo anno A. D. 2021, e la Sapienza assunta in divinità nelle antiche civiltà delle nostre radici storiche e filosofiche, assurge spiritualmente anche nella Fede in Dio. Il modello di Natale di Gesù, dal Bambino nato a Betlemme, che è pietra miliare di storia e di vita, ci presenta la Sua crescita per piccoli e grandi di oggi, come riporta il Vangelo di Luca (2,52):«E Gesù cresceva in sapienza età e grazia davanti a Dio e agli uomini»... e così sia!
Buon Anno in sapienza, età e grazia!
Maestro Peppino Di Nunno