Marionette di Canosa
Marionette di Canosa
Storia e dintorni

Le marionette di Canosa: un prezioso unicum

Vera espressione di identità collettiva

Nel ricco panorama del patrimonio culturale canosino, famoso in particolare per le sue testimonianze archeologiche, un posto di grande rilievo spetta alle collezioni di antiche marionette della Famiglia Dell'Aquila- Taccardi. Finora non conosciuto e valorizzato come meriterebbe, recentemente il complesso è stato oggetto di manifestazione di grande interesse da parte del Ministero della Cultura: un attento sopralluogo è stato effettuato sul materiale dalla dottoressa Maria Concetta Di Micco, responsabile del Patrimonio Storico Artistico della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle province BAT e Foggia, che ne ha riconosciuto il valore artistico, sociale e culturale e ha prospettato il possibile avvio in tempi brevi di azioni mirate all'inventario e catalogazione dei contesti e alla dichiarazione di importante interesse degli stessi. Gli esemplari di Canosa rappresentano un prezioso unicum, testimonianza della tradizione marionettistica pugliese che, dopo un lungo viaggio nel tempo e nel mondo, è giunta intatta fino ai giorni nostri; una testimonianza che ha non solo valore artistico ma anche sociale e didattico e un esempio straordinario, vivo dal 1882, di cultura popolare.

La collezione è attualmente proprietà di due famiglie (Taccardi-Catalano e Taccardi Salvatore) che hanno ereditato tutto ciò che faceva parte dell'antico Teatro delle Marionette "Aurora" di Canosa di Puglia; ad esse va riconosciuto il merito di aver custodito con amore nel tempo il loro patrimonio e tutta la documentazione relativa evitandone lo smembramento ed il degrado. La storia della Famiglia Dell'Aquila, la loro attività a Canosa, i copioni di scena manoscritti, oltre 500, i fondali dipinti, la qualità artigianale e soprattutto la specificità degli esemplari sono un punto di riferimento unico per l'Italia meridionale, riferibile di fatto all'ultima compagnia di marionette o pupi di tradizione napoletana, secondo la definizione di Daniele Giancane nel libro "Alla ricerca di una cultura - Le marionette di Canosa", pubblicato nel 1985. Attraverso questi esemplari, nella straordinaria varietà di fisionomie, abiti, ornamenti, armature che li contraddistingue, è stata raccontata la storia dei Paladini di Francia, di Carlo Magno, delle Crociate, con copioni tratti dalla "Gerusalemme Liberata" di Torquato Tasso e dall'"Orlando Furioso" di Ludovico Ariosto, trascritti in linguaggio popolare per raggiungere il loro pubblico del tempo, fino alla maschera napoletana di Pulcinella: uno straordinario incontro tra la cultura aulica e quella popolare, con risvolti sociali e pedagogici il cui influsso nella società pugliese del tempo merita di essere studiato e approfondito.

Il complesso è costituito da circa 150 marionette, anche di grandi dimensioni, realizzate con cura in ogni dettaglio: testa scolpita in faggio o noce, occhi di cristallo; abiti in stoffe d'epoca, di seta o velluto, arricchiti da piume, ricami e lustrini, veli di pizzo ricamati a mano e gioielli; armature in lamine metalliche (rame, bronzo alpacca) sapientemente lavorate e assemblate. Fanno inoltre parte della collezione numerosi fondali dipinti su tela che rappresentano con linguaggio fantastico e poetico i luoghi di svolgimento delle varie storie e circa 500 manoscritti di fine 800 ed inizi del 900 che riportano i copioni degli spettacoli.

Per tutti questi elementi il contesto sembra poter rientrare in pieno nella categoria dei beni definiti "intangibile cultural heritage" nella World Heritage List dell'Unesco, che si riferisce all'insieme delle tradizioni, espressioni orali, arti dello spettacolo, rituali, artigianato che sono espressione "vivente" dell'identità delle comunità e delle popolazioni che in esse si riconoscono. Questo riconoscimento è già stato attribuito in Italia al "Teatro delle marionette siciliane- Opera dei Pupi". La tutela di questi beni, vera espressione di identità collettiva, che rientra nel dispositivo del Codice 42/2004, prevede espressamente la diffusione della loro conoscenza, la promozione delle diverse espressioni culturali in essi rappresentate e la loro trasmissione intergenerazionale.

In questa ottica la Pro Loco di Canosa, il Direttore del Dipartimento Turismo,Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia dottor Aldo Patruno, l'Amministrazione Comunale, con il supporto di molti cittadini interessati, stanno lavorando alla realizzazione di un museo a Canosa dedicato ad ospitare questo contesto, da individuare in uno dei palazzi storici di proprietà comunale. In spazi espositivi adeguati, con l'ausilio di apparati scenografici studiati appositamente, e delle nuove tecnologie di esperienza visuale, le antiche marionette potrebbero continuare a vivere la loro storia antica e a comunicarla, attraverso nuovi linguaggi, al pubblico di oggi.

Si auspica quindi l'avvio di un percorso di fruizione e valorizzazione di questo importante fondo, in collaborazione con il Ministero della Cultura e con gli Enti territoriali competenti, per tutelarne in primo luogo l'insieme e trasmetterlo integro alle future generazioni, e per restituire a Canosa un momento importante di nuova crescita e sviluppo culturale. Un' altra tappa nel percorso di recupero del senso della sua identità, delle tradizioni e dei saperi che nel tempo hanno modellato la storia della sua comunità.
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